FSJ Observatory / Osservatorio SLSG

Luigi IANNICELLI FSJ Observatory / Osservatorio SLSG

Membri

DI STASI AngelaDirettore Scientifico
CAPELLI Fausto - Direttore della Rivista di Diritto comunitario e degli Scambi internazionaliCoordinatore
MENGOZZI Paolo - già Avvocato generale della Corte di Giustizia dell’Unione europeaCoordinatore
NASCIMBENE Bruno - Professore Emerito-Università statale di MilanoCoordinatore
PANEBIANCO Massimo - Professore Emerito-Università di SalernoCoordinatore
TIZZANO Antonio - Vice Presidente emerito della Corte di Giustizia dell’Unione europeaCoordinatore
VILLANI Ugo - Professore Emerito-Università di Bari Coordinatore
BARUFFI Maria Caterina - Ordinario di Diritto Internazionale-Università di BergamoMembro
BUONOMENNA FrancescoMembro
CASALE Lucia - Presidente della Sezione penale del Tribunale di Salerno-Presidente del CPO del Consiglio giudiziarioMembro
DE SANTIS FrancescoMembro
GIANNELLI Antonella - Sostituto Procuratore Generale presso la Corte di Appello di SalernoMembro
IANNICELLI LuigiMembro
KALB LuigiMembro
LANA Anton GiulioMembro
LAMBERTI ARMANDOMembro
LONARDO Loris - Ordinario f.r. di Diritto Civile-Università di SalernoMembro
NINO MicheleMembro
ORIOLO AnnaMembro
PALLADINO RossanaMembro
PANELLA Lina - Ordinario di Diritto Internazionale-Università di MessinaMembro
PENNETTA Piero - Ordinario f.r. di Diritto Internazionale-Università di SalernoMembro
PISTONE PasqualeMembro
RUSSO Iside - Presidente della Corte di Appello di SalernoMembro
RUSSO TeresaMembro
SCIANCALEPORE GiovanniMembro
D'AVINO Gaetano - Dottore di ricerca in Spazio europeo di libertà,sicurezza e giustizia e cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale-Università di SalernoMembro
FESTA Angela - Ricercatore di Diritto dell'Unione europea-Università della CampaniaMembro
IERMANO ANNAMembro
MARTONE ANGELAMembro
NADDEO GIOVANNAMembro
VOLPE VincenzoResponsabile Tecnico

Approvato con delibera del Dipartimento di Diritto Pubblico e Teoria e Storia delle Istituzioni del 5 marzo 2012, è stato istituito presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche (Scuola di Giurisprudenza) come laboratorio di ricerca, laboratorio didattico e per attività di terza missione.

Esso costituisce una rete di accademici, di rappresentanti del mondo delle professioni legali e delle istituzioni giudiziarie nonché della diplomazia, esperti nel settore del Diritto dell'Unione europea visto nelle sue ricadute applicative all'interno dell'ordinamento italiano. La sinergia tra i suoi componenti (portatori di competenze ed esperienze differenziate di carattere sia teorico che pratico) è posta al servizio di un territorio in cui si riflettono limiti ed asimmetrie nella compiuta realizzazione di uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia.

  • Laboratorio di ricerca: le attività si muovono in linea con la previsione normativa dell'articolo 67 TFUE che prevede che l'Unione "realizza uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia nel rispetto dei diritti fondamentali nonché dei diversi ordinamenti giuridici e delle diverse tradizioni giuridiche degli Stati membri".

Esse si propongono di sviluppare alcuni volet dello Spazio europeo di libertà, sicurezza giustizia e in particolare:

- la cooperazione giudiziaria nelle materie civili con implicazioni transnazionale;
- la cooperazione giudiziaria e di polizia in materia penale.

Non mancano approfondimenti sull'embrionale cooperazione amministrativa, nonché sul settore relativo ai controlli sulle persone alle frontiere interne e della politica comune in materia di asilo, immigrazione e controllo alle frontiere esterne.
Lo Spazio europeo di libertà, sicurezza giustizia, nei suoi sviluppi normativi e giurisprudenziali, come nucleo portante del processo di integrazione europea, potrà essere oggetto di comparazione con altri "spazi" di integrazione extra-europei allo scopo di individuare fenomeni di cross-fertilization giurisprudenziale.
L'approfondimento di siffatte tematiche ha trovato un ambiente di confronto culturale con la nascita della Rivista scientifica on line di Classe A "Freedom, Security & Justice: European Legal Studies" (Editoriale Scientifica) e con la creazione della Relativa Collana di studi.

  • Laboratorio didattico: le attività dell'Osservatorio, oltre ad essere di supporto per i corsi dell'area internazionalistica ed europea, includono l'organizzazione di iniziative culturali (conferenze, seminari, workshop) destinate agli studenti dei vari livelli (I, II e III) di formazione universitaria ed, in particolare, prima ai dottorandi dell'indirizzo autonomo in "Spazio europeo di libertà, sicurezza e giustizia e Cooperazione giudiziaria e di polizia in materia penale" del Corso di Dottorato di ricerca in Scienze Giuridiche e, più di recente, a quelli del Curriculum internazionalistico, europeo e comparato.

L'Osservatorio contribuisce all'internazionalizzazione dell'attività di ricerca e della didattica sviluppando le partnership già esistenti o creandone ulteriori attraverso collaborazioni con enti di ricerca ed università europee ed extra-europee.

Esso beneficia delle esperienze realizzate, nella formazione post lauream con riferimento all'attivazione, a partire dal 2006, di cinque edizioni del Corso di Perfezionamento in "Diritto dell'Unione europea applicato" ed in “Diritto europeo e ordinamento italiano” (diretti dalla Professoressa Angela Di Stasi), che hanno sviluppato nuove forme di formazione specialistica a beneficio degli operatori del diritto (magistrati, avvocati, operatori di enti pubblici, ecc...).

  • Attività di terza missione: l'Osservatorio promuove e realizza, inoltre, rapporti organici di collaborazione scientifica e didattica, quale quelli posti in essere con la Corte di Appello di Salerno (nel quadro di due Protocolli di intesa) e quelli realizzati con la Scuola Superiore della magistratura (Sezione territoriale salernitana) e con l’Ordine degli Avvocati.


Dal 1 settembre 2017, l'Osservatorio si è posto al supporto delle attività didattiche, scientifiche e di disseminazione della Jean Monnet Chair "Judicial Protection of Fundamental Rights in the Area of Freedom, Security, and Justice" (Commissione europea) e, al fine di potenziarne la fruibilità da parte di un pubblico più ampio, gli atti e le sentenze della Corte di giustizia compaiono nella doppia versione italiana e inglese.

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