Progetti

Maria Teresa CUOMO Progetti

LE START-UP TRA DEBOLEZZE STRUTTURALI E PERFORMANCE

È opinione ampiamente condivisa che la futura competitività dei nostri sistemi regionali e del sistema paese nel suo complesso si leghi inequivocabilmente alla capacità di innovare e, dunque, agli investimenti in Ricerca e Sviluppo. La stessa Commissione Europea ha ribadito il ruolo che le imprese innovative dovranno assumere in tutti gli Stati membri, nella programmazione 2014-2020, per favorire competitività, crescita e occupazione, specialmente per i giovani. Partendo da tali convincimenti, la ricerca si comporrà di due diversi momenti, il primo, quale disamina della letteratura, di tipo “desk”, sarà volto ad approfondire il ruolo nodale che nuove formule imprenditoriali possono assumere nel percorso di sviluppo socio-economico. Infatti, il ritardo registrato negli ultimi anni nella crescita economica del nostro Paese e, in particolare, di molti dei suoi tradizionali settori e distretti produttivi legati all’innovazione - di prodotto e di processo -, irrinunciabili volani allo sviluppo della competizione su scala globale, ha contribuito ad accelerare significativamente l’attenzione nei confronti del fenomeno delle start-up innovative.Il secondo step, invece, attraverso un’indagine empirica sull’intero territorio nazionale, sarà teso ad esplorare e misurare le performance di tali formule imprenditoriali nonché volto ad indagare le ragioni alla base dei limiti del loro sviluppo. A tale proposito, da qualche tempo, stanno emergendo dati puntuali che raccontano ormai più di due decenni di start-up economy negli USA; tali dati evidenziano che se è vero che le nuove imprese sono il motore della creazione di posti di lavoro, l’epopea della start-up ha subito un rallentamento nel numero delle nuove imprese create e nella crescita quantitativa e qualitativa dell’occupazione.Oggi dare vita ad un’azienda ad elevata innovazione tecnologica richiede un livello di conoscenza tecnica notevolmente superiore rispetto al passato e per attrarre i capitali sembra necessario individuare prodotti e servizi che puntino a trasformare radicalmente il mondo economico-finanziario e produttivo, piuttosto che proporre soluzioni che ne rendano efficienti solo piccole parti. L’elevato dinamismo e la crescente competizione nell’ambito dell’innovazione impone, quindi, la necessità di soddisfare le elevate esigenze di remunerazione del capitale investito, giustificando il rischio maggiore di fallimento. Il risultato è che, ad oggi, le start-up “divorano” più risorse finanziarie, intellettuali e psicologiche rispetto alle loro antenate di 10 anni fa. Inoltre, le difficoltà d’ingresso di finanziatori (business angel, fondi di venture capital, medie aziende etc.) capaci di offrire non soltanto una disponibilità di capitali, ma anche l’accesso a network privilegiati, canali commerciali, clienti rilevanti, unitamente al regime di tassazione fortemente gravoso per le imprese italiane (a differenza di paesi come la Germania e la Francia) contribuiscono a minare lo sviluppo di tali imprese e, dunque, la crescita della nostra economia.

StrutturaDipartimento di Studi e Ricerche Aziendali (Management & Information Technology)
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo2.975,41 euro
Periodo28 Luglio 2015 - 28 Luglio 2017
Gruppo di RicercaMETALLO Gerardino (Coordinatore Progetto)
CUOMO Maria Teresa (Ricercatore)
FERRENTINO Rosa (Ricercatore)
GALLUCCI Carmen (Ricercatore)
MARINO Vittoria (Ricercatore)
TESTA Mario (Ricercatore)