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Marinella ATTINA' Progetti

ANTROPOPEDAGOGIA E NEUROSCIENZE: L'EDUCABILITÀ  TRA CONTINUITÀ  E DISCONTINUITÀ  BIONTOLOGICA

Se il Novecento, da una parte, è stato il secolo della filosofia della vita, della svoltaantropologica (Gehlen, Scheler, Plessner), dall’altra, ha portato a compimento l’annuncio foucaultiano della scomparsa dell’uomo attraverso la celebrazione dell’immagine docile di un corpo non solo analizzabile, ma manipolabile e perfezionabile. Le trasformazioni scientifiche conducono quasi inevitabilmente ad una riproblematizzazione dello statuto e dellecategorie di confine disciplinare. Se ogni riflessione che voglia dirsi pienamente pedagogica ha in sé una visione antropologica (non si educa senza un’idea di uomo), appare evidente come ognisapere con tensione educativa non possa sottrarsi da un confronto con le nuoveacquisizioni conoscitive offerte da quell’avventura della ragione che sono leneuroscienze. La ricerca si propone di non cedere alle lusinghe di un neuroessenzialismo e di un naturalismo spinto attraverso l’assunzione di un riduzionismo metodologico (e non ontologico – Gallese) capace di cogliere la portata euristica della rivoluzione neuroplastica senza cadere in una sorta di nichilismo neurologico (Doidge) o di imperialismo neuroscientifico. L’intento è dar forma ad una neuropedagogia non riduzionista capace di non trascurare la persona, prima evidenza pedagogica, e la sua eccedenza ontologica. La ricerca si articolerà in due fasi:-Una prima fase ricognitiva sugli studi di maggior interesse pedagogico in ambito neuroscientifico;-Una seconda fase di progettazione di un modello antropedagogico che tenga conto delle zone di luce della ricerca neuroscientifica.

StrutturaDipartimento di Scienze Umane, Filosofiche e della Formazione/DISUFF
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo1.785,00 euro
Periodo11 Dicembre 2013 - 11 Dicembre 2015
Gruppo di RicercaATTINA' Marinella (Coordinatore Progetto)