ECONOMIA DELLE ISTITUZIONI

Giuseppina AUTIERO ECONOMIA DELLE ISTITUZIONI

1212100081
DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE, SOCIALI E DELLA COMUNICAZIONE
CORSO DI LAUREA
SCIENZE POLITICHE E DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI
2015/2016

OBBLIGATORIO
ANNO CORSO 3
ANNO ORDINAMENTO 2008
PRIMO SEMESTRE
CFUOREATTIVITÀ
540LEZIONE
Obiettivi
OBIETTIVI FORMATIVI DEL CORSO
DURANTE QUESTO CICLO DI LEZIONI SI AFFRONTERANNO I TEMI RELATIVI AI LIMITI DEL FUNZIONAMENTO DEL MERCATO IN QUANTO LOCUS PRIVILEGIATO DELLO SCAMBIO TRA AGENTI ED AL RUOLO DELLE ISTITUZIONI NEL SUPERAMENTO DI TALI LIMITI. NELL'IMPOSTAZIONE DEL CORSO, UN RUOLO CENTRALE É RICONOSCIUTO AI FATTORI CHE DANNO LUOGO A FORME ORGANIZZATIVE DELLE TRANSAZIONI ALTERNATIVE AL MERCATO. LO SCOPO COMPLESSIVO DEL CORSO É QUELLO DI FORNIRE UN'ADEGUATA STRUMENTAZIONE CONCETTUALE DI BASE IN MERITO AL RUOLO DELLE ISTITUZIONI NEL FUNZIONAMENTO DI UN SISTEMA ECONOMICO.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO PREVISTI:

CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE
CONOSCENZA DELLE VARIE COMPONENTI DEI SISTEMI ISTITUZIONALI INTESE COME REGOLE, ASPETTATIVE, NORME E ORGANIZZAZIONI E CAPACITÀ DI INDIVIDUARE COME CONGIUNTAMENTE POSSANO GENERARE UNA REGOLARITÀ DI COMPORTAMENTO SOCIALE.

CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE
CAPACITÀ DI CAPIRE MEDIANTE UN’ANALISI COMPARATIVA COME UN ASSETTO ISTITUZIONALE PREPOSTO ALLA GESTIONE DELLE RISORSE ECONOMICHE E CARATTERIZZATO DA SPECIFICI MECCANISMI DI ENFORCEMENT E DA NORME ALLA BASE DELLE MOTIVAZIONI DEGLI AGENTI ECONOMICI, ABBIA CONTRIBUITO ALLE PERFORMANCE ECONOMICHE DI VARI PAESI O DI STRUTTURE ORGANIZZATIVE DI DIMENSIONI PIÙ PICCOLE COME, AD ESEMPIO, LE COMUNITÀ LOCALI.

AUTONOMIA DI GIUDIZIO
ALLA FINE DEL CORSO, LO STUDENTE DOVRÀ ESSERE IN GRADO DI VALUTARE IL RUOLO DI UN ASSETTO ISTITUZIONALE NEL FUNZIONAMENTO DI UN SISTEMA ECONOMICO, INDIVIDUANDONE LA SPECIFICITÀ ED, EVENTUALMENTE, I SUOI PUNTI DI DEBOLEZZA.

ABILITÀ COMUNICATIVE
ABILITÀ DI ESPORRE IN FORMA VERBALE E SCRITTA GLI ASPETTI SALIENTI DI UN DETERMINATO SISTEMA ISTITUZIONALE.

CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO
CAPACITÀ DI ANALIZZARE IN MODO PIÙ ARTICOLATO LE DETERMINANTI DELLE PERFORMANCE ECONOMICHE, STUDIATE, A LIVELLO MICROECONOMICO, DURANTE IL CORSO DI ISTITUZIONI DI ECONOMIA ED, A LIVELLO MACROECONOMICO, DURANTE IL CORSO DI POLITICA ECONOMICA.

Prerequisiti
ISTITUZIONI DI ECONOMIA È UN ESAME PROPEDEUTICO PER POTER FREQUENTARE QUESTO CORSO.
Contenuti
CONTENUTO DEL CORSO
INTRODUZIONE ALLE ISTITUZIONI INTESE COME SISTEMI ISTITUZIONALI.
UN CENNO ALLE ISTITUZIONI COME RIMEDIO AI FALLIMENTI DEL MERCATO.
PRESUPPOSTI TEORICI CHE RENDONO IL MERCATO UN SISTEMA EFFICIENTE DI ALLOCAZIONE DELLE RISORSE, MEDIANTE L’ANALISI DELL’EQUILIBRIO ECONOMICO GENERALE.
LIMITI DEL FUNZIONAMENTO DEL MERCATO: I SUOI FALLIMENTI.
ESTERNALITA`, 'THE TRAGEDY OF THE COMMONS' E DEFINIZIONE DEI DIRITTI DI PROPRIETÀ.
TEOREMA DI COASE E RUOLO DEI COSTI DI TRANSAZIONE.
FORNITURA DEI BENI PUBBLICI E RUOLO DELLE NORME SOCIALI.
PROBLEMI LEGATI ALLA INCOMPLETEZZA CONTRATTUALE E RUOLO DEI MECCANISMI DI ENFORCEMENT DEI CONTRATTI.
PROBLEMI DI AGENZIA E RUOLO DELLE ISTITUZIONI.
ANALISI DI CASI DI STUDIO RELATIVI AL RUOLO DELLE ISTITUZIONI IN PRESENZA DEI FALLIMENTI DI MERCATO TRATTATI DURANTE IL CORSO.
Metodi Didattici
IL CORSO È COMPOSTO DA 30 ORE DI LEZIONI FRONTALI E DA 10 ORE DI ATTIVITÀ SEMINARIALE.
PER LE CARATTERISTICHE DEL CORSO - CHE PREVEDE DURANTE LE LEZIONI LA TRATTAZIONE ANALITICA DI QUASI TUTTI GLI ARGOMENTI - LA FREQUENZA, PUR NON OBBLIGATORIA, È VIVAMENTE CONSIGLIATA. LO STUDENTE NON FREQUENTANTE PUÒ PREPARARE AUTONOMAMENTE IL PROGRAMMA PER NON FREQUENTANTI INDICATO DI SEGUITO.
LE LEZIONI SONO IN ITALIANO, MENTRE PER L’ATTIVITÀ SEMINARIALE, È PREVISTA LA LETTURA DI ARTICOLI ANCHE IN LINGUA INGLESE.
Verifica dell'apprendimento
PER I CORSISTI CI SARÀ ELABORATO SCRITTO ALLA FINE DEL CICLO DI SEMINARI E UN ESAME ORALE.
PER COLORO CHE NON FREQUENTANO UN ESAME ORALE.
Testi
TESTI ADOTTATI COMUNI AI FREQUENTANTI ED AI NON FREQUENTANTI
FRANK, R. H., MICROECONOMIA, CAP. 16 'EQUILIBRIO GENERALE ED EFFICIENZA DI MERCATO', PP. 595-612; CAP. 17 'ESTERNALITÀ, DIRITTI DI PROPRIETÀ E TEOREMA DI COASE', PP. 625-634, MCGRAW-HILL, 1997.
VARIAN, H. R., MICROECONOMIA, CAP. 31 'ESTERNALITÀ', PP. 517-535; CAP. 32 'BENI PUBBLICI' PP.536-549, CAFOSCARINA, 1987.
MILGROM, P., ROBERTS, J., ECONOMIA, ORGANIZZAZIONE E MANAGEMENT, CAP. I 'L'IMPORTANZA DELL'ORGANIZZAZIONE', PP. 19-42; CAP. II 'ORGANIZZAZIONE ECONOMICA ED EFFICIENZA', PP. 45-80; CAP. V 'RAZIONALITÀ LIMITATA ED INFORMAZIONI PRIVATE', PP.199-218, PP. 229-250, IL MULINO, 2005.
TESTI ADOTTATI PER I NON FREQUENTANTI
HODGSON, G., 1988. ECONOMIA E ISTITUZIONI, CAPITOLI 6, 7, 8, PP. 169-272, OTIUM EDIZIONI: ANCONA.
OLSON, M., 1994. LOGICA DELLE ISTITUZIONI, CAPITOLO 1, PP. 3-36, EDIZIONI DI COMUNITÀ, MILANO.
Altre Informazioni
DURANTE IL CORSO, PUBBLICHERÒ SUL MIO SITO (SOTTO LA VOCE ECONOMIA DELLE ISTITUZIONI) UNA READING LIST LEGATA ALL'ATTIVITÀ SEMINARIALE, CHE SARÀ SVOLTA DAGLI STESSI CORSISTI. NELLA LISTA, SARÀ POSSIBILE SCEGLIERE UN ARTICOLO DA PRESENTARE IN GRUPPO (FORMATO DA NON PIÙ DI CINQUE PERSONE) IN AULA. TUTTI I TEMI PRESENTATI DURANTE I SEMINARI, SARANNO OGGETTO DELL’ELABORATO SCRITTO.
E-MAIL PINAUT@UNISA.IT, TEL. 089962659.
LE INFORMAZIONI SULL'ORARIO DI RICEVIMENTO SONO DISPONIBILI SUL SITO DEL DOCENTE, COSTANTEMENTE AGGIORNATO.
  BETA VERSION Fonte dati ESSE3 [Ultima Sincronizzazione: 2016-09-30]