Luciano DI MAIO | CHIMICA E TECNOLOGIA DEL RESTAURO E DELLA CONSERVAZIONE DEI MATERIALI
Luciano DI MAIO CHIMICA E TECNOLOGIA DEL RESTAURO E DELLA CONSERVAZIONE DEI MATERIALI
0660100056 | |
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE | |
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE A CICLO UNICO DI 5 ANNI | |
INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA | |
2023/2024 |
ANNO CORSO 5 | |
ANNO ORDINAMENTO 2017 | |
PRIMO SEMESTRE |
SSD | CFU | ORE | ATTIVITÀ | |
---|---|---|---|---|
ING-IND/22 | 6 | 60 | LEZIONE |
Obiettivi | |
---|---|
RISULTATI DI APPRENDIMENTO PREVISTI E COMPETENZA DA ACQUISIRE: FORMARE SPECIFICHE COMPETENZE RIGUARDANTI IL COMPORTAMENTO DEI MATERIALI NELLE CONDIZIONI DI UTILIZZO TIPICHE DELL’EDILIZIA. FORNIRE APPROFONDITA CONOSCENZA DEI MECCANISMI CHIMICO-FISICI E TERMODINAMICI DEI PRINCIPALI FENOMENI DI DEGRADO. SVILUPPARE LE ADEGUATE COMPETENZE TECNOLOGICHE PER LA CORRETTA SCELTA DELLE SOLUZIONI TECNICHE MIRATE ALLA PREVENZIONE DEL DEGRADO E DEGLI INTERVENTI DI RECUPERO. CONOSCENZE E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE: COMPRENDERE LA TERMINOLOGIA UTILIZZATA NELL’AMBITO DELLA IDENTIFICAZIONE DEI FENOMENI DI DEGRADO, DELLE TECNICHE DIAGNOSTICHE E DI RIABILITAZIONE DEI DIVERSI MATERIALI DA COSTRUZIONE. CAPACITA DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE: COMPRENDERE E IDENTIFICARE I FENOMENI DEGRADATIVI; SAPER LEGGERE I RISULTATI DIAGNOSTICI. AUTONOMIA DI GIUDIZIO: ESSERE IN GRADO DI RICONOSCERE E VALUTARE I FENOMENI DI DEGRADO, DI SCEGLIERE LE TECNICHE DIAGNOSTICHE PIÙ APPROPRIATE ED I POSSIBILI METODI DI INTERVENTO NELL’AMBITO DELLE TECNICHE DI RECUPERO DEI MATERIALI DA COSTRUZIONE. ABILITÀ COMUNICATIVE: ESSERE IN GRADO DI ESPORRE CON LA CORRETTA TERMINOLOGIA LE PROBLEMATICHE; ESPORRE EFFICACEMENTE LE SOLUZIONI PROPOSTE E LE RELATIVE MOTIVAZIONI. SAPER COLLABORARE PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI E LAVORI INTEGRATI CON ALTRI PROFESSIONISTI. CAPACITÀ DI APPRENDERE: SAPER APPLICARE LE CONOSCENZE ACQUISITE E SAPER APPRENDERE AUTONOMAMENTE LE NUOVE EVOLUZIONI DELLE CONOSCENZE. |
Prerequisiti | |
---|---|
PER IL PROFICUO RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI PREFISSATI È RICHIESTA LA CONOSCENZA DELLE NOZIONI DI BASE DELLA TECNOLOGIA DEI MATERIALI. |
Contenuti | |
---|---|
INTRODUZIONE AL CORSO. AZIONE DELL’AMBIENTE, VITA DI SERVIZIO E DURABILITÀ. TH 1 I FENOMENI DI TRASPORTO NEI MATERIALI: MATERIALI POROSI. TRASPORTO DI MASSA: DIFFUSIONE, PERMEAZIONE ED ASSORBIMENTO CAPILLARE. TRASPORTO DI CALORE E PROPRIETÀ TERMICHE. TH 3 COMPATIBILITÀ TRA MATERIALI: IL PROBLEMA DELLA COMPATIBILITÀ TRA MATERIALI IN RELAZIONE AI FENOMENI DI TRASPORTO. COMPATIBILITÀ CHIMICA. COMPATIBILITÀ FISICA. COMPATIBILITÀ E PROPRIETÀ TERMICHE. DILATAZIONI DIFFERENZIATE. TH 2 IL DEGRADO DEI METALLI E LE TECNICHE DI PROTEZIONE. STRUTTURE IN ACCIAIO INTERRATE O IMMERSE. CORROSIONE ATMOSFERICA. PROTEZIONE CON RIVESTIMENTI ORGANICI. ZINCATURA. PROTEZIONE CATODICA. ANODIZZAZIONE. LEGHE METALLICHE. ACCIAI PATINABILI. TH3 IL DEGRADO DELLE OPERE IN CALCESTRUZZO. DEGRADAZIONE PER GELIVITÀ. ATTACCO SOLFATICO. REAZIONE ALCALI-AGGREGATI. FENOMENI FESSURATIVI DEL CALCESTRUZZO. RITIRO IGROMETRICO.. RITIRO AUTOGENO. CREEP. TH 4 - EX. 2 CORROSIONE DELLE ARMATURE. AGGRESSIVITÀ AMBIENTALE E FATTORI DI VULNERABILITÀ DELLE STRUTTURE IN C.A. CORROSIONE DA CARBONATAZIONE. CORROSIONE DA CLORURI. TH 4 - EX 2 PREVENZIONE DEL DEGRADO E PROTEZIONE DELLE OPERE IN C.A. TH. 2 CEMENTI SPECIALI. MANUTENZIONE PROGRAMMATA. TRATTAMENTI SUPERFICIALI. TH. 2 - EX. 2 MURATURE E MATERIALI LAPIDEI: DEGRADO E PREVENZIONE TH. 2 - EX. 2 UMIDITÀ NELLE MURATURE. MECCANISMI DI INGRESSO DELL’ACQUA. AZIONI CHIMICHE, FISICHE E BIOLOGICHE. TECNICHE DI CONSOLIDAMENTO. UTILIZZO DI RESINE POLIMERICHE. TH. 3 TECNICHE DI INTERVENTO PER LA CONSERVAZIONE DEI MATERIALI LAPIDEI, DELLE MALTE E DEL CALCESTRUZZO. TH. 2 - EX. 2. CONSOLIDAMENTO E PROTEZIONE MEDIANTE RESINE POLIMERICHE. RESINE FILMOGENE ED IMPREGNANTI. PROPRIETÀ DI TRASPORTO. COMPATIBILITÀ RESINA-SUPPORTO. IMPEMEABILIZZAZIONE E CONSOLIDAMENTO DELLE MURATURE. TH. 2 MATERIALI INNOVATIVI NEL RESTAURO E NELLA CONSERVAZIONE: MATERIALI COMPOSITI PER IL RINFORZO STRUTTURALE. CARATTERISTICHE E DURABILITÀ DEI COMPOSITI POLIMERICI. RINFORZI STRUTTURALI CON FRP. RESINE POLIMERICHE E NANOCOMPOSITI. CALCESTRUZZI FIBRORINFORZATI. CARATTERISTICHE E DURABILITÀ. TH. 3 OPERE E STRUTTURE IN LEGNO. ATTACCHI AMBIENTALI E BIOLOGICI. PREVENZIONE DEL DEGRADO. TRATTAMENTI DEL LEGNO. TH. 3 - EX. 2 DURABILITÀ DEI MATERIALI POLIMERICI. INVECCHIAMENTO FISICO. INTERAZIONI CON SOSTANZE AGGRESSIVE. AZIONE AMBIENTALE. PROPRIETÀ DEI RIVESTIMENTI PROTETTIVI. PITTURE E SIGILLANTI. TH. 3 COMPORTAMENTO AL FUOCO DEI MATERIALI. CENNI SUI MECCANISMI DI COMBUSTIONE. COMPORTAMENTO AL FUOCO DEGLI ACCIAI E DEL CALCESTRUZZO ARMATO. EFFETTI TERMICI SUI LEGANTI. MATERIE PLASTICHE. LEGNO. TH. 3 - EX. 2 TECNICHE ANALITICHE E DIAGNOSTICHE DEL DEGRADO. TH. 2 - EX. 1 |
Metodi Didattici | |
---|---|
L’INSEGNAMENTO CONTEMPLA LEZIONI TEORICHE, ED ESERCITAZIONI IN AULA ED IN LABORATORIO. NELLE ESERCITAZIONI IN AULA AGLI STUDENTI SARANNO PROPOSTI PROBLEMI DI TIPO PRATICO DI VALUTAZIONE DELLE PROPRIETÀ COINVOLTE NELLA ANALISI DELLA DURABILITÀ DEI MATERIALI. CON LE ESPERIENZE DI LABORATORIO I DISCENTI POTRANNO CONSOLIDARE LE NOZIONI ACQUISITE. COMPLESSIVAMENTE IL CORSO CONSTA DI 45 ORE DI TEORIA, 15 ORE DI ESERCITAZIONI IN AULA/LABORATORIO. L’INSEGNAMENTO È EROGATO IN PRESENZA. LA FREQUENZA è OBBLIGATORIA PER IL 70% E SARA RESA NOTA IN MODO ELETTRONICO O DAL DOCENTE. IL RAGGIUNGIMENTO DELLA PERCENTUALE DI PRESENZE RICHIESTO SARÀ OGGETTO DI VERIFICA CON L'EFFETTIVA PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITÀ LABORATORIALI. |
Verifica dell'apprendimento | |
---|---|
LA VALUTAZIONE DEL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI PREFISSATI AVVERRÀ ALLA FINE DEL CORSO, MEDIANTE UN COLLOQUIO ORALE. LA PROVA ORALE LA CUI DURATA POTRÀ OSCILLARE TRA 20 E 30 MINUTI MIRA A VERIFICARE IL LIVELLO DI APPRENDIMENTO E IL GRADO DI ASSIMILAZIONE DELLE TEMATICHE PRESENTATE. LA VALUTAZIONE SI BASA SUL LIVELLO DELLE CONOSCENZE ACQUISITE, SULLA CORRETTEZZA DI ESPRESSIONE E DI TERMINOLOGIA, E SULLA CAPACITÀ DI COLLEGAMENTO DEI CONCETTI. AL FINE DI SUPERARE L'ESAME, GLI STUDENTI DEVONO DIMOSTRARE ALMENO DI ESSERE IN GRADO DI INDIVIDUARE LE CAUSE DI DEGRADO DEI MATERIALI PER L'EDILIZIA E LE POSSIBILI STRATEGIE DI PREVENZIONE E RECUPERO. IL LIVELLO DI ECCELLENZA PUÒ ESSERE RAGGIUNTO DAGLI STUDENTI CHE DIMOSTRANO DI ESSERE IN GRADO DI AFFRONTARE PROBLEMI NON STANDARD O NON SPECIFICAMENTE PRESENTATI IN CLASSE, CON PARTICOLARE RIGUARDO ALLA CORRETTA APPLICAZIONE DELLE CORRELAZIONI TRA STRUTTURA, PROPRIETÀ E DURABILITÀ DEI MATERIALI DA COSTRUZIONE. |
Testi | |
---|---|
LUCA BERTOLINI, MATERIALI DA COSTRUZIONE – VOL. II. EDIZIONI CITTÀ STUDI, 2006 |
BETA VERSION Fonte dati ESSE3 [Ultima Sincronizzazione: 2024-11-05]