Paola SCARFATO | CHIMICA
Paola SCARFATO CHIMICA
cod. 0612100003
CHIMICA
0612100003 | |
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE | |
CORSO DI LAUREA | |
INGEGNERIA CIVILE | |
2018/2019 |
OBBLIGATORIO | |
ANNO CORSO 1 | |
ANNO ORDINAMENTO 2018 | |
PRIMO SEMESTRE |
SSD | CFU | ORE | ATTIVITÀ | |
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CHIM/07 | 6 | 60 | LEZIONE |
Obiettivi | |
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CONOSCENZA CRITICA DEI FONDAMENTI CHIMICI E CHIMICO-FISICI NECESSARI PER INTERPRETARE IL COMPORTAMENTO E LE TRASFORMAZIONI DELLA MATERIA IN RELAZIONE ALLE PRINCIPALI TECNOLOGIE E PROBLEMATICHE DI TIPO INGEGNERISTICO. RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI: CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE •CONOSCENZA DELLE PROBLEMATICHE INERENTI LA STRUTTURA DELLA MATERIA E I PRINCIPI CHE REGOLANO LE SUE TRASFORMAZIONI CHIMICO-FISICHE. •COMPRENSIONE DEI PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA STRUTTURA ATOMICA E DEL LEGAME CHIMICO. CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZE E COMPRENSIONE •CAPACITÀ DI VALUTARE L’INFLUENZA DEI PARAMETRI OPERATIVI (QUALI AD ESEMPIO TEMPERATURA E PRESSIONE) SULLE REAZIONI CHIMICHE; •CAPACITÀ DI UTILIZZARE GLI STRUMENTI RELATIVI ALLA CONOSCENZA DELLA STRUTTURA DELLA MATERIA PER CORRELARE IN MODO QUALITATIVO LE SUE PROPRIETÀ (TEMPERATURA DI FUSIONE E DI EBOLLIZIONE, TENSIONE DI VAPORE ECC.) CON LA STRUTTURA. AUTONOMIA DI GIUDIZIO •CAPACITÀ DI VALUTARE AUTONOMAMENTE: - LA VALIDITÀ E I LIMITI DI APPROSSIMAZIONE DEI MODELLI INTERPRETATIVI DEL COMPORTAMENTO FISICO E CHIMICO DELLA MATERIA, IN DIPENDENZA DALLA STRUTTURA; - GLI AMBITI DI UTILIZZO DEI PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA CHIMICA PER COMPRENDERE I CRITERI CHE REGOLANO LA PROGETTAZIONE E LA PRODUZIONE DI SOSTANZE IN RELAZIONE ALLE LORO APPLICAZIONI. ABILITÀ COMUNICATIVE •CAPACITÀ DI SOSTENERE CONVERSAZIONI SU TEMATICHE RELATIVE AGLI ASPETTI FONDAMENTALI DELLA DISCIPLINA FACENDO RICORSO AD UNA TERMINOLOGIA SCIENTIFICA ADEGUATA, E AGLI STRUMENTI DELLA RAPPRESENTAZIONE MATEMATICA E GRAFICA DEI PRINCIPALI FENOMENI DESCRITTI |
Prerequisiti | |
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PREREQUISITI: FONDAMENTI DELLA MATEMATICA E DELLA FISICA QUALI POSSONO ESSERE ACQUISITI A LIVELLO DI SCUOLA SECONDARIA. PROPEDEUTICITÀ: NESSUNA. |
Contenuti | |
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MATERIA ED ENERGIA. STRUTTURA DEGLI ATOMI. IL SISTEMA PERIODICO. (5 ORE TEORIA + 2 ORE ESERCITAZIONI) IL LEGAME CHIMICO: ENERGIE E FORZE DEI LEGAMI. I LEGAMI FORTI. TEORIE DEI LEGAMI FORTI: LEWIS, LEGAME DI VALENZA, ORBITALI MOLECOLARI. (6 ORE TEORIA + 2 ORE ESERCITAZIONI) IBRIDIZZAZIONE DEGLI ORBITALI ATOMICI. RISONANZA. GEOMETRIE MOLECOLARI. INTERAZIONI DEBOLI FRA MOLECOLE: DIPOLO-DIPOLO, A IDROGENO, VAN DER WAALS. (5 ORE TEORIA + 2 ORE ESERCITAZIONI) LA MOLE. FORMULE MINIME E MOLECOLARI. PERCENTUALI IN MASSA DEGLI ELEMENTI NEI COMPOSTI. (6 ORE ESERCITAZIONI) STATI DI OSSIDAZIONE. REAZIONI REDOX IN AMBIENTE IONICO. CALCOLI STECHIOMETRICI: REAGENTE LIMITANTE. (2 ORE TEORIA + 7 ORE ESERCITAZIONI) STATI DELLA MATERIA: SOLIDI; GAS; LIQUIDI. (5 ORE TEORIA) TRASFORMAZIONI DI FASE. (3 ORE TEORIA) SOLUZIONI E LORO PROPRIETÀ. PROPRIETÀ COLLIGATIVE. EQUILIBRI CHIMICI OMOGENEI IN FASE GASSOSA. EQUILIBRI IONICI IN SOLUZIONE ACQUOSA: ACIDI E BASI E EQUILIBRIO DI SOLUBILITÀ. (5 ORE TEORIA + 5 ORE ESERCITAZIONI) ELETTROCHIMICA. LE PILE. EQUAZIONE DI NERNST. CALCOLO DELLA F.E.M. DI UNA PILA E DETERMINAZIONE DEL VERSO SPONTANEO DELLA REAZIONE REDOX CHE LA ALIMENTA. (2 ORE TEORIA + 3 ORE ESERCITAZIONI) |
Metodi Didattici | |
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L’INSEGNAMENTO PREVEDE LEZIONI TEORICHE (33 ORE = 3,3 CFU) ED ESERCITAZIONI IN AULA (27 ORE = 2,7 CFU). DURANTE LE ESERCITAZIONI SI PROPONE ALLO STUDENTE LA RISOLUZIONE DI PROBLEMI LEGATI ALLA STECHIOMETRIA. IL METODO DI RISOLUZIONE CONSISTE NELLA COMPRENSIONE DEL PROBLEMA, NELLA PIANIFICAZIONE DELLA SOLUZIONE, E INFINE NELLA RISOLUZIONE. QUEST’ULTIMA FASE PROMUOVE L’ABITUDINE A VALUTARE LA RAGIONEVOLEZZA DELLA RISPOSTA E A VERIFICARE LA COERENZA CON I PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA CHIMICA. LA FREQUENZA DELLE LEZIONI È OBBLIGATORIA. PER SOSTENERE L’ESAME FINALE LO STUDENTE DEVE AVER FREQUENTATO ALMENO IL 70% DELLE ORE PREVISTE DALL’INSEGNAMENTO. LA MODALITÀ DI VERIFICA DELLA PRESENZA È GENERALMENTE DI TIPO ELETTRONICO, OVVERO RESA NOTA DAL DOCENTE ALL’INIZIO DELLE LEZIONI. |
Verifica dell'apprendimento | |
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LA PROVA DI ESAME SI TIENE AL TERMINE DEL CORSO ED È FINALIZZATA A VALUTARE LA CAPACITÀ DELLO STUDENTE DI AVERE APPRESO I PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA STRUTTURA DELLA MATERIA, AVENDO ACQUISITO LA DIFFERENZA TRA UN APPROCCIO FENOMENOLOGICO E UN APPROCCIO MICROSCOPICO RISPETTO ALLO STUDIO DELLE PROPRIETÀ DELLA MATERIA E DELLE SUE TRASFORMAZIONI. IL VOTO, ESPRESSO IN TRENTESIMI CON EVENTUALE LODE, DIPENDERÀ DALLA MATURITÀ ACQUISITA SUI CONTENUTI DEL CORSO. AI FINI DELLA LODE SI TERRÀ CONTO DELLA QUALITÀ DELL’ESPOSIZIONE, IN TERMINI DI UTILIZZO DI LINGUAGGIO SCIENTIFICO APPROPRIATO, E DELL’AUTONOMIA DI GIUDIZIO DIMOSTRATA. LA PROVA D'ESAME CONSISTERÀ IN UNA PROVA SCRITTA E UNA PROVA ORALE, ENTRAMBE VALUTATE IN TRENTESIMI. SI PROPORRÀ UNA PROVA SCRITTA CON QUESITI DI STECHIOMETRIA SU: REAZIONI REDOX CON REAGENTE LIMITANTE E SVILUPPO DI GAS, EQUILIBRIO OMOGENEO IN FASE GASSOSA, PROPRIETÀ COLLIGATIVE, EQUILIBRIO ACIDO-BASE, EQUILIBRIO DI SOLUBILITÀ, CELLE GALVANICHE. PER ACCEDERE ALLA PROVA ORALE È NECESSARIO OTTENERE UNA VALUTAZIONE PARI AD ALMENO 15/30. LA PROVA ORALE CONSISTERÀ IN UN COLLOQUIO IN CUI VERRANNO COLMATE LE LACUNE EVENTUALMENTE RISCONTRATE NELLA PROVA SCRITTA E APPROFONDITI GLI ARGOMENTI DI TEORIA. IL VOTO FINALE CONSEGUITO SARÀ DATO DALLA MEDIA NUMERICA DEI PUNTEGGI CONSEGUITI NELLE DUE PROVE. |
Testi | |
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1) BRAIN B. LAIRD, CHIMICA GENERALE (MCGRAW-HILL) 2) BERTINI IVANO, MANI FABRIZIO, LUCHINAT CLAUDIO, STECHIOMETRIA, CEA 3) QUALSIASI ALTRO TESTO UNIVERSITARIO DI CHIMICA GENERALE E INORGANICA IL MATERIALE PER LE ESERCITAZIONI, SIA PUR PRESENTE NEI TESTI CONSIGLIATI, VERRÀ INTEGRATO DURANTE IL CORSO DAL DOCENTE. |
Altre Informazioni | |
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POTRANNO ESSERE SVOLTE PROVE INTRA-CORSO, APERTE ESCLUSIVAMENTE AGLI STUDENTI DEL I ANNO |
BETA VERSION Fonte dati ESSE3 [Ultima Sincronizzazione: 2019-10-21]