Fabio CARLUCCI | Progetti

DIVARI INFRASTRUTTURALI ED EFFICIENZA LOGISTICA IN ITALIA

Il progetto, focalizzato sull'individuazione del fabbisogno di interventi infrastrutturali e di servizi logistici alle imprese nel contesto nazionale, prevede una serie di attività complementari che contribuiranno al conseguimento del principale obiettivo della ricerca.In sintesi, l'articolazione dello studio sarà la seguente:- Analisi della dotazione infrastrutturale a servizio della mobilità nelle macroaree italiane.Numerosi sono gli esempi di analisi comparative e di confronti circa la dotazione fisica di infrastrutture di trasporto tra diversi territori italiani. In genere tali confronti hanno tenuto poco conto della disomogeneità economica e produttiva degli ambiti territoriali studiati. Anche la pianificazione dei trasporti in Italia, dal primo PGT del 1986 all’ultimo Piano del 2001, ha sottovalutato tali differenze cha, da punto di vista trasportistico, sono andate ad accentuarsi nel corso degli ultimi decenni fino a rendere necessaria una visione più adeguata al contesto globale di funzionamento dei mercati, alla luce dei processi di internazionalizzazione dell’economia e della maggiore apertura dei mercati dei trasporti e della logistica.- Monitoraggio delle caratteristiche quali-quantitative dei servizi infrastrutturali nel campo del settore dei trasporti.Tale fase è finalizzata alla misurazione della capacità delle infrastrutture in funzione del ruolo strategico a supporto della vocazione economica e delle attività produttive espresse dal territorio di riferimento.- Individuazione di ipotesi di nuovi interventi di infrastrutturazione del territorio in grado di recepire adeguatamente il grado di incertezza del contesto economico internazionale.I driver logistici di sviluppo economico a livello regionale sono in continua evoluzione e fortemente influenzati dalle dinamiche dell’economia internazionale. La crescente integrazione tra produzione e logistica all'interno di catene di approvvigionamento e di fornitura globali, si sostanzia in alcune caratteristiche dei sistemi che influenzano anche la competitività regionale. La progettazione di interventi infrastrutturali nel settore della mobilità deve basarsi sul presupposto che le esigenze delle imprese e dei territori evolvono continuamente. Solo mediante opportune innovazioni infrastrutturali sarà possibile favorire uno sviluppo compatibile a livello settoriale e territoriale che conferisce al territorio competitività aggiuntiva capace di attirare nuovi investimenti ed innescare significativi processi di sviluppo endogeno ed autopropulsivo. A tal proposito bisogna considerare che, a fronte di diversi livelli di efficienza generale del sistema logistico territoriale, si rendono disponibili differenti soluzioni strategiche che vanno valutate con riferimento alle caratteristiche territoriali ed alle esigenze delle attività economiche che si distribuiscono nello spazio.Inoltre le infrastrutture di trasporto influenzano l’accessibilità e quindi la localizzazione delle strutture produttive e distributive, nonchè le fasi e le attività delle filiere. Pertanto, l’analisi prospettica della dotazione infrastrutturale dovrebbe basarsi su un confronto tra diversi scenari di ottimizazione logistica e di efficienza regionale. In altre parole misurare la dotazione infrastrutturale tra diverse aree territoriali in termini di confronto assoluto tra indicatori fisici (km di rete ferroviaria, km di autostrade, accosti portuali, superficie dei terminali intermodali, ecc.), appare poco utile ai fini di una lettura più dinamica delle potenzialità di sviluppo. Allo scopo di supportare adeguatamente le scelte di politica dei trasporti è opportuno che le ipotesi di infrastrutturazione del territorio si basino sulla misurazione dei differenziali di efficienza dei territori in cui le infrastrutture sono destinate ad operare.Tali considerazioni saranno la base su cui si articolerà la definizione di ipotesi relative alla pianificazione degli interventi nel segmento delle infrastrutture di trasporto.