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PER UNA NUMISMATICA CONTESTUALE: RINVENIMENTI MONETALI NELLA CAMPANIA ANTICA
Le aree in esame sono quelle di Paestum e di Velia e dei rispettivi territori. Attraverso una vasta campagna di catalogazione scientifica, condotta con precedenti finanziamenti FARB, sono state analizzate le monete ritrovate in questi siti archeologici e ne è stata esaminata la relativa documentazione di archivio per individuarne l’area e/o il preciso contesto di provenienza. Nel caso di Paestum, si tratta di oltre 4600 esemplari riconducibili a oltre 200 differenti insiemi di rinvenimento; mentre, nel caso di Velia, sono state censite circa 8500 monete e oltre 2500 di esse sono state già catalogate. Per utilizzare al meglio le informazioni scientifiche emerse dalle analisi sul materiale archeologico e numismatico, lo strumento di lavoro più idoneo è stato individuato in una piattaforma spaziale (GIS) in cui sono stati sovrapposti tematismi di differente natura, geolocalizzate le emergenze archeologiche, vettorializzate e georiferite le cartografie preesistenti ed integrati i supporti satellitari e aereo fotografici. In essa si intende continuare ad immettere i dati numismatici. L’uso dei geographical information systems in numismatica è un importante sussidio, non solo perché fornisce un quadro della distribuzione dei ritrovamenti monetali in una determinata regione, ma soprattutto in quanto evidenzia le relazioni spazio-temporali con altri dati e con le caratteristiche topografiche di un sito e dei suoi dintorni. (Il programma prevede due anni di attività di ricerca organizzate nelle seguenti fasi:1)prosieguo della schedatura bibliografica e revisione critica sui rinvenimenti da monete da scavi effettuati a Paestum e a Velia;2)completamento della raccolta e classificazione delle monete provenienti da vecchi e nuovi scavi; 2)identificazione del sito o dell’area di provenienza;3)studio della documentazione relativa al loro rinvenimento;4)completamento dell'inserimento dei dati nel GIS; 4)individuazione e controllo di dove e di come sono state condotte le precedenti ricerche con il fine di classificare i differenti livelli di ‘qualità’ dei risultati;5)studio delle dinamiche di carattere ambientale e storico per definire le modalità di evoluzione del territorio nel tentativo di rendere diacronico un palinsesto di evidenze materiali (strutture e reperti archeologici, monete, altri tipi di segni antropici o ambientali) percepite su un piano sincronico;6)interpretazione dei dati in relazione alla tipologia del rinvenimento;7) preparazione dell'edizione dei risultati raggiunti;8) seminari preliminari al II WIN (Workshop International of Numismatic) che si prevede di organizzare a cura del DISPAC nel 2014.con la presenza di studiosi afferenti ad organismi di ricerca nazionali e esteri.Aspetto originario della ricerca è dato dall'approccio utilizzato: posizionando le monete nelle rispettive aree di rinvenimento e collegando vecchi e nuovi dati di natura archeologica e numismatica con i dati geo-ambientali, si dischiudono infinite possibilità di porre ‘quesiti’ su diversa scala e di vario livello, a partire dai più immediati, come la visione dei luoghi in cui si sono trovate monete di una determinata serie e con quali tipi di associazioni o viceversa in che contesto ricorrono determinate classi di materiali e con quali monete si trovano associate. Inoltre, la localizzazione dei singoli rinvenimenti di moneta e dei dati archeologici su carte topografiche eviterà il rischio di operare su un insieme di informazioni che non tenga in considerazione le modificazioni antropiche e geomorfologiche del sito.
Struttura | Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC | |
Responsabile | CANTILENA Renata | |
Tipo di finanziamento | Fondi dell'ateneo | |
Finanziatori | Università degli Studi di SALERNO | |
Importo | 1.750,00 euro | |
Periodo | 11 Dicembre 2013 - 11 Dicembre 2015 | |
Gruppo di Ricerca | CANTILENA Renata (Coordinatore Progetto) |