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LE DECLINAZIONI DEL CONCETTO DI AMORE NELLA STORIA DEL PENSIERO OCCIDENTALE
La ricerca muove dal presupposto teorico rappresentato dall'affermazione del nesso essenziale tra filosofia e amore. Più determinatamente, tale nesso scaturisce dalla centralità che l'amore riveste all'interno delle esperienze umane nella loro complessità, così da poter essere considerato, per aspetti che ci si propone di evidenziare, 'cifra' dell'uomo stesso, sempre sospeso tra l'ansia disinteressata di sapere e di infinità e l'affermazione egotica di sé e dei propri bisogni. Alla luce di questo presupposto, la filosofia occidentale, nel corso della sua storia, fin dalle sue origini si è interrogata sul concetto di amore, sia facendolo oggetto in forme diverse della propria riflessione, sia, com'è noto, identificandosi essa stessa con l'idea di eros. Da Platone a Sant'Agostino e al neplatonismo, da Spinoza a Hegel, da Kierkegaard a Nietzsche, dall'antropologia filosofica al pensiero del '900, l'idea di amore mostra la propria natura segnata dalla ineliminabile duplicità di universalità e individualità, attitudine teoretica e pulsionalità, contemplazione e sentimento, apertura 'gratuita' verso l'altro e desiderio di possesso dell'altro. Il lavoro intende mettere in luce questa costitutiva duplicità attraverso un approccio che ne analizzi gli elementi caratterizzanti le singole posizioni filosofiche nel tempo, ma, anche, quelli che contribuiscono a delinearne la possibile universalità e l'indubbia, produttiva pervasività.
Struttura | Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC | |
Responsabile | CANTILLO Clementina | |
Tipo di finanziamento | Fondi dell'ateneo | |
Finanziatori | Università degli Studi di SALERNO | |
Importo | 1.650,00 euro | |
Periodo | 11 Dicembre 2013 - 11 Dicembre 2015 | |
Gruppo di Ricerca | CANTILLO Clementina (Coordinatore Progetto) |