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RIFORME DEL PROCESSO E RAGIONEVOLE DURATA DELLA TUTELA ESECUTIVA
Il progetto di ricerca che si propone prevede, l’approfondimento della effettiva incidenza delle riforme del processo esecutivo avviate sin dal 1998. Come è noto, dopo la delega della vendita forzata a professionisti esterni, questi gli istituti che hanno subito le novellazioni più significative: a)tipologia dei titoli esecutivi; b)modalità del pignoramento mobiliare presso il debitore e ricerca dei beni da pignorare;c)modifica delle limitazioni alla pignorabilità dei beni mobili; d)regime della custodia dei beni pignorati; e)restringimento della categoria dei creditori che possono intervenire senza essere muniti di titolo esecutivo; f)previsione di un limite rigido per il vincolo alle somme del terzo nel caso di pignoramento presso terzi; g)controversie in tema di distribuzione del ricavato: dal giudizio cognitivo in doppio grado alla opposizione agli atti esecutivi; h)pubblicità e procedimento di vendita forzata (e nuove regole in tema di conversione ed effetti dell'estinzione per garantire la stabilità della aggiudicazione provvisoria);i)sospensione dell'efficacia del precetto e sospensione concordata della esecuzione (entrambe con provvedimento reclamabile);j)eliminazione del doppio grado di merito per l’opposizione all’esecuzione e per l’opposizione di terzo; k)novità in tema di estinzione dell'esecuzione, ed in particolare della possibile ricaduta sul prosieguo del processo dell’emanazione di una provvedimento di sospensione non seguito dall’incardinamento della fase di merito del giudizio di opposizione all’esecuzione e di terzo. l)da ultimo con la l. 228 del 24.12.2012 è stato sommarizzato il giudizio di accertamento dell’obbligo del terzo nell’ambito del pignoramento presso terzi. La dottrina si è dedicata - dopo l'esame letterale coniugato a quello della intentio legislatoris - all’inquadramento in chiave sistematica - anche alla luce delle prime esperienze applicative emerse - onde orientare la prassi verso un sistema di tutela giurisdizionale esecutiva efficiente, seppur rispettoso delle esigenze difensive dell’esecutato.A tal proposito alcuni temi hanno assunto un rilievo fondante: lo studio dei poteri cognitivi del giudice dell'esecuzione, alla luce della riforma della disciplina delle controversie distributive; le ricadute della nuova tipologia dei titoli esecutivi sulla funzionalità della legittimazione limitata all'intervento ed il novero dei motivo di opposizione all'esecuzione; il tentativo di innovare le tecniche del pignoramento mobiliare, nonché della custodia dei beni staggiti e della vendita forzata; la compressione della tutela dichiarativa funzionalmente e strutturalmente collegata all’attività esecutiva. E’ emerso però che prosegue la pretermissione dell’art. 111 Cost., secondo comma, che garantisce una ragionevole durata del processo, e sovente restano mortificate le innegabili esigenze primarie dei cittadini anche nell’ottica di una “efficienza” della tutela esecutiva quale indispensabile momento di sviluppo e crescita della ricchezza (si pensi alla ingloriosa collocazione assegnata all’Italia anche nel rapporto “Doing businnes della Banca Mondiale del 2013, relativo al tempo ed ai costi necessari ad un imprenditore per il recupero del suo credito nel nostro paese). Ad oltre sette anni dalla entrata in vigore di significative riforme (seguite da ulteriori recenti interventi in tema di giudizio di accertamento nel pignoramento presso terzi), e dinanzi a risultati in punto di tempi e costi ben diversi fra determinate zone del Paese (e sotto la scure degli indennizzi che lo Sato è costretto a pagare in conseguenza della c.d. legge Pinto ovvero delle condanne della CEDU) è ormai ineluttabile indagare a fondo sui i profili organizzativi della “azienda giustizia” per comprendere quali abbisognano di essere effettivamente rivitalizzati, al fine di realizzare la “ottimizzazione” della gestione delle risorse che il sistema mette a disposizione della tutela esecutiva.
Struttura | Dipartimento di Scienze Giuridiche (Scuola di Giurisprudenza) | |
Responsabile | IANNICELLI Luigi | |
Tipo di finanziamento | Fondi dell'ateneo | |
Finanziatori | Università degli Studi di SALERNO | |
Importo | 1.402,00 euro | |
Periodo | 11 Dicembre 2013 - 11 Dicembre 2015 | |
Gruppo di Ricerca | IANNICELLI Luigi (Coordinatore Progetto) CONFORTI Stefano (Ricercatore) DE SANTIS Francesco (Ricercatore) GRIECO Giuliano (Ricercatore) MANCUSO Carlo (Ricercatore) MASTROGIOVANNI GIUSEPPINA (Ricercatore) Palmieri Giuseppe (Ricercatore) |