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LESSICOLOGIA D'AUTORE: MATERIALI PER LO STUDIO DELLA LINGUA DI LUIGI PIRANDELLO
Nell’obiettivo di uno studio sistematico e complessivo sulla lingua pirandelliana, il progetto si concentrerà su alcuni aspetti cruciali:1) studio di materiali manoscritti e delle varianti redazionali, risultanti dagli apparati nell’ultima edizione dell’Opera omnia (“I Meridiani, Mondadori); uno studio sistematico sulle scelte linguistiche ed espressive di Pirandello, a partire dalle varianti d’autore, non è stato ancora neppure intrapreso;2) analisi della prima produzione teatrale, quasi interamente in dialetto, che comincia intorno al 1910, e si concentra particolarmente negli anni tra il 1916 e il '25: alcuni testi sono redatti prima in siciliano e poi tradotti dallo stesso Pirandello in italiano (Liolà, ’A birritta cu’ i ciancianeddi, ’A giarra, Pensaci, Giacominu!) o nascono da precedenti versioni in lingua (Lumìe di Sicilia, ’A patenti). Tra tutti spicca la commedia in girgentano del 1916, Liolà il cui testo in dialetto siciliano è pubblicato a Roma nel 1917, affiancato da una autotraduzione in italiano, mentre nel 1928 la commedia sarà pubblicata da Benporad nella sola versione, rimaneggiata, in italiano, così come avverrà nella stampa mondadoriana del 1937. Si studierà il passaggio dal siciliano al testo finale attraverso le redazioni italiane intermedie;3) scelta di testi significativi da commentare linguisticamente (e da pubblicare presso l'editore Carocci). Tra le varie componenti si presterà attezione alla presenza nell'italiano dell'elemento dialettale, che è utilizzato, in modi e forme diverse, per scopi espressivi (dalla resa di colore locale alla mimesi del parlato nei testi teatrali) e risulta spesso tipograficamente marcato, non di rado parafrasato o glossato. Grazie ad analisi linguistiche approfondite di alcuni testi la componente dialettale è meglio valutabile: in "Pensaci, Giacomino!" l’elemento siciliano originario (della versione precedente in dialetto) a lungo sopravvalutato può essere ridimensionato; ripercorrendo l’iter editoriale del romanzo giovanile "L’esclusa" (1893-1927), il sostrato siciliano appare come meno significativo rispetto ai romanzi di ambientazione siciliana; l’esemplare e particolareggiata analisi stratigrafica di cui disponiamo per il romanzo "Il turno" consente di evidenziare, tra la prima e la terza edizione (1902-1929), un tessuto linguistico dalla trama mobile, nel quale lo strato siciliano affiora non crudamente ma abilmente filtrato. A tale analisi va affiancata quella della componente dialettale di ‘sostrato’, soggiacente, involontaria, che produce slittamenti, interferenze sintattiche, sicilianismi semantici la cui consapevolezza non risulta sempre chiara: mentre a prima lettura si ha l’impressione complessiva d’una sostanziale attualità della lingua di Pirandello, un’analisi attenta consente di individuare vari sicilianismi involontari, toscanismi d’impiego assai ristretto e forme letterarie disusate (si tratta, in altri termini, di quel problematico strato di plurilinguismo passivo, nella fattispecie nella forma minima di plurilinguismo letterario, quello a due componenti geneticamente legate, come sono lingua e dialetto).Più in generale, ciò che nel tessuto lessicale è stato considerato come ‘casuale' o 'coniazione pirandelliana' (Pagliaro) si è rivelato - a verifiche più attente - di ben altra matrice: da alcuni controlli sui dizionari dell’epoca si nota come per alcune scelte lessicali considerate “espressive” Pirandello agisse in realtà con «discrezione filologica», dal momento che si tratta di parole autorizzate da precedenti impieghi letterari (talvolta registrate anche nei dizionari dell'epoca) o che emergono dopo un certo “arrotondamento” dalle parlate locali (non solo dal siciliano) o che associano i due tipi di avallo. Un esame complessivo del lessico pirandelliano consentirebbe di radiografare l’uso di parole provvisorie o modificate, che insorgono e scompaiono, sostituite nel tempo o usate in certi contesti e in particolari usi espressivi.
Struttura | Dipartimento di Studi Umanistici/DIPSUM | |
Responsabile | LUBELLO Sergio | |
Tipo di finanziamento | Fondi dell'ateneo | |
Finanziatori | Università degli Studi di SALERNO | |
Importo | 1.700,00 euro | |
Periodo | 11 Dicembre 2013 - 11 Dicembre 2015 | |
Gruppo di Ricerca | LUBELLO Sergio (Coordinatore Progetto) |