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JOHN MILTON: LIBERTÀ TRA PROFEZIA E ERESIA
La popolarità e l’impopolarità di John Milton oscillano tra la sua identità di poeta della Caduta epitome di un arcigno puritanesimo e quella di difensore, ante litteram, delle libertà dell’uomo. Attraverso un saggio la ricerca intende essere un contributo alla riconsiderazione dell'originalità politica del poeta di recente trascurato dagli studi di anglistica italiani.Lutero e Erasmo. La predestinazione e il libero arbitrio sono due tra le questioni più sanguinosamente dibattute nell’Europa delle guerre di religione. Nell’Europa secolarizzata la libertà da preoccupazione religiosa sulla salvezza si è spostata sul piano politico, sociale e civile. Questo passaggio, tutt’altro che repentino e lineare, ha occupato in Inghilterra gli anni della Rivoluzione cosiddetta puritana , per continuare con la Restaurazione dell’assolutismo della monarchia Stuart (1660), la Glorious Revolution e l’instaurazione di una monarchia costituzionale fino a fare sentire la sua eco nel pensiero che portò prima alla Rivoluzione americana e poi a quella francese. John Milton (1608-1674) è all’origine e al centro della riflessione che ha riguardato e riguarda questo processo. A partire dallo studio di Christopher Hill su Milton e la Rivoluzione inglese e nell’area cosiddetta wiggish il pensiero civile, religioso e politico del poeta era considerato espressione del movimento puritano, oggi questa posizione è stata oggetto di revisione fino al suo totale ribaltamento: C. Gimelli Martin, 2010 afferma: “only simplifying and liberalizing the nature of Puritanism have literary scholars so seriously misconstructed Milton’s relationship to the movement”. Questo è l'ambito della mia ricerca.La riflessione di Milton sulla libertà è espressione della sua cultura enciclopedica ebraico/cristiana e classica e si muove anche performativamente adattandosi alle tumultuose trasformazioni dell’Inghilterra rivoluzionaria. Oscilla tra profezia e eresia, ortodossia mosaico-cristiana e eterodossia anticristiana (Machiavelli).Milton è certamente partecipe delle ansie millenaristiche che pervadevano settori radicali del pensiero riformato. Le speranze di rinnovamento erano in Inghilterra il segno che questa nazione era stata scelta per la promessa di rinnovamento e libertà e rigenerazione del Second Coming, del secondo avvento di Cristo. Qui Milton apre uno spazio alla sua nozione di libertà come espressione della ragione , come diritto naturale. La profezia del Second Coming proseguiva la storia del passaggio dall’Antico al Nuovo Testamento inteso come il passaggio dalla Legge mosaica di un Dio dotato di autorità patriarcale all’interiorizzazione della legge che diventa fede e una dimensione di libertà di scelta tra bene e male. In Paradise Lost (XII, 300-306) Milton dimostrava ancora che la condizione di infantilizzazione (simile all’obbedienza dello schiavo) a cui la legge mosaica costringeva l’uomo è superata dal nuovo testamento che emancipa dall’obbedienza, rende adulto l’uomo /suddito/ cittadino, dotato di libertà regolata dal principio interno della ragione (‘paradise within’).Questa era la promessa/premessa utopica della Repubblica di profeti che l’Inghilterra sarebbe diventata liberandosi dall’assolutismo tirannico di Carlo Stuart. Milton –che occupò la carica politica di segretario di stato durante il Commonwealth – e per venti anni, messa da parte la sua vocazione poetica, affidò profusamente alla prosa la sua riflessione politica, evidenzia appunto in questa scrittura la complessità e la novità delle questioni politiche sollevate in quegli anni, ma soprattutto segue e interviene negli eventi di quel ventennio rivoluzionario/repubblicano dall’entusiasmo utopico al processo di disillusione, fino al fallimento , alla caduta delle speranze millenaristiche e alla loro revisione in cui, come Skinner ha rivelato, più che al pensiero profetico o alla Common Law, farà riferimento al pensiero politico romano.
Struttura | Dipartimento di Studi Umanistici/DIPSUM | |
Responsabile | PIAZZA Antonella | |
Tipo di finanziamento | Fondi dell'ateneo | |
Finanziatori | Università degli Studi di SALERNO | |
Importo | 1.450,00 euro | |
Periodo | 11 Dicembre 2013 - 11 Dicembre 2015 | |
Gruppo di Ricerca | PIAZZA Antonella (Coordinatore Progetto) |