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I DOCUMENTI COMMERCIALI DELL'ITALIA MERIDIONALE MEDIEVALE
La ricerca partirà dalle indagini sui territori di Amalfi e Salerno. La scelta è dettata dal ruolo che le due città svolsero nel Medioevo meridionale all'interno di società a forte vocazione commerciale. Si pensi, a titolo esemplificativo, alle attività di navigazione degli Amalfitani e a quelle fieristiche dei Salernitani, che non potevano non presupporre una intensa produzione di documentazione scritta di supporto e di accompagnamento. La ricerca dovrà pertanto prevedere varie fasi di intervento:1) innanzitutto uno spoglio sistematico dei documenti d'archivio relativi alle aree oggetto di studio. Per Amalfi la serie dei volumi delle "Pergamene di Amalfi e Ravello", Il "Codice Perris", le "Pergamene del fondo Mansi", gli studi del Filangieri e del Camera ecc.; per Salerno quanto è stato finora pubblicato sia in edizione integrale (Carucci, "Codice diplomatico salernitano del XIII secolo", "Codice Diplomatico Salernitano del XIV secolo" ecc.) sia in forma di regesto. E, ancora, molta documentazione inedita conservata in originale o in registro in varie sedi di conservazione.2) identificazione dei documenti commerciali e/o di scritture contabili o economico/finanziarie che possano essere utili alla ricerca3) accertamento e studio delle caratteristiche formali e funzionali, e di loro eventuali modificazioni in sincronia (a seconda delle tipologie documentarie) e in diacronia (in termini di cambiamenti politico-istituzionali e ordinamentali). Andranno in tal senso verificate anche le possibili divergenze con la coeva documentazione notarile in relazione sia alla struttura compositiva sia alla presenza nel processo di documentazione di persone responsabili sia, ancora, alle forme di validazione. 4) Indagine/verifica dei corpi normativi e legislativi al tempo vigenti allo scopo di individuare corrispondenze e/o disomogeneità tra teoria e prassi redazionali. In particolare per Amalfi verrà considerata la famosa "Tabula de Amalfia" che contiene tra le più antiche tracce di diritto della navigazione e che costituisce, quindi, la base regolamentare su cui andavano a poggiare gli istituti giuridici poi applicati nella documentazione scritta. In tal senso saranno esaminati i vari tipi di "societates", "accomendaciones" (e le modalità e le percentuali dei profitti per l'accomandante e l'accomandatario), contratti di mutuo ecc. sulla linea tracciata per Genova dagli studi di Marta Calleri e Dino Puncuh ("Il documento commerciale in area mediterranea", Bari 2002). Per Salerno saranno prese in considerazione le antiche "consuetudines" che, al pari delle norme scritte, costituiscono una fonte primaria del diritto.5) Eventuale ampliamento dell'orizzonte geografico di analisi con inclusione di altre realtà emergenti nel Regno di Sicilia peninsulare. Penso, ad esempio, alle situazioni della Terra di Bari e della Terra d'Otranto che giocarono un ruolo di primo piano nelle attività commerciali del Regno.6) Studio comparativo di analoghi prodotti documentari dell'Italia centro-settentrionale con particolare riguardo a quei centri su cui si sono maggiormente concentrati gli studi di settore (Genova, Pisa, Venezia ecc.).
Struttura | Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC | |
Responsabile | GALANTE Maria | |
Tipo di finanziamento | Fondi dell'ateneo | |
Finanziatori | Università degli Studi di SALERNO | |
Importo | 1.720,00 euro | |
Periodo | 7 Novembre 2014 - 8 Novembre 2016 | |
Gruppo di Ricerca | GALANTE Maria (Coordinatore Progetto) CAPRIOLO Giuliana (Ricercatore) GALDI Amalia (Ricercatore) |