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IL "PAESAGGIO DELLA SEDUZIONE" TRA GRECIA E ROMA

Nel quadro degli elementi che compongono il "paesaggio della seduzione" un tema di rilevante interesse è costituito dai colori.La luce e il colore abbagliante è l'elemento visivo che identifica la charis, il segno di uno statuto privilegiato - che include anche ma non solo il potere di seduzione - che fin dall'età arcaica qualifica sia il mondo femminile come anche quello maschile.Altro aspetto interessante è la descrizione letteraria dei daidala, le opere meravigliose prodotte da artigiani divini come Efesto, che si caratterizzano per essere multicolori, screziati, variegati. Tale aspetto indica i diversi materiali impiegati e la preziosità degli stessi per cui il valore dell'oggetto assomma la perizia artigianale e la preziosità delle materie impiegate.La ricerca punterà l'attenzione su un aspetto preciso e ricorrente: il colore multiforme e cangiante ha a che fare con il potere di seduzione, soprattutto in relazione alla possibilità dell'inganno.Uno studio pionieristico di J.-P. Vernant e M.Detienne ha aperto la strada alla considerazione del colore mutevole e cangiante proprio di oggetti o strumenti straordinari e meravigliosi oppure di animali come il polipo in grado di produrre un riflesso ingannevole che abbaglia la preda. Nel sistema della seduzione il colore mutevole e cangiante ha un analogo significato. La ricerca intende indagare le fasi più antiche della cultura greca con particolare riferimento al colore dell'oro.

StrutturaDipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo1.720,00 euro
Periodo7 Novembre 2014 - 6 Novembre 2016
Gruppo di RicercaMENICHETTI Mauro (Coordinatore Progetto)