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LA CAMPANIA TRA STORIOGRAFIA E ICONOGRAFIA. DAI LUOGHI CELEBRI ALLE CITTÀ MINORI, DAL DORICO AL MEDIOEVALE, ATTRAVERSO LA PRODUZIONE ODEPORICA DEI VIAGGIATORI DAL XVIII SECOLO AI GIORNI NOSTRI
A partire da metà Settecento uomini eruditi di diversa formazione e provenienza visitano la nostra regione. I "tourists" da Roma raggiungono Napoli per visitare la città e i suoi celebri dintorni e successivamente si spingono verso sud inoltrandosi fino alla pianura pestana che, almeno fino all’inizio dell’800, è ritenuta il confine meridionale della civiltà, fatta qualche dovuta eccezione per la Sicilia. Col passare degli anni il percorso campano si arricchisce di divagazioni con tappe che toccano varie località più e meno note: da Capua a Benevento, da Pompei alla costiera amalfitana; da Salerno fino a Paestum. Al progressivo ampliamento degli orizzonti fisici corrisponde quello culturale che consente l’individuazione di una tradizione alternativa a quella greca e romana e, con la rivalutazione delle emergenze di epoca medioevale, offre una riabilitazione della provincia italiana e lo sdoganamento dell’interesse verso tipologie architettoniche e stili più ordinari o vernacolari. In quest’ottica andrebbe probabilmente collocata la riscoperta di Salerno e delle sue emergenze di epoca normanna (cattedrale, acquedotto, palazzo arcivescovile, ecc..) oggetto di interesse da parte di alcuni viaggiatori, perlopiù architetti. I tourists, in Campania come altrove, fermano impressioni e suggestioni nei diari di viaggio. I luoghi attraversati vengono spesso raccontati anche mediante raffigurazioni che costituiscono un corpus variegato derivante da differenti abilità e possibilità tecnico-realizzative oltre che dai diversi obiettivi e presupposti dei loro autori. Descrizioni e rappresentazioni - più e meno oggettive, scientifiche o artistiche - di luoghi, persone e situazioni, schizzi, rilievi, incisioni e dipinti prima, riprese video e fotografiche poi, costituiscono una insostituibile fonte di informazioni per indagare la storia di singole emergenze architettoniche o ambiti urbani e paesaggistici più ampi, complessi e stratificati.Da ciò deriva la crescente importanza consacrata, da alcuni anni a questa parte, all’indagine storiografica e iconografica orientata, in particolar modo, all’analisi della letteratura di viaggio.Lo studio proposto riguarda la produzione odeporica in senso lato e comprende testi scritti e illustrazioni di vario genere; include rappresentazioni parziali e particolari di singoli episodi ambientali o architettonici generalmente negletti dagli studi di iconografia urbana e allarga l’interesse anche alle realtà minori e meno note; indaga su viaggiatori meno conosciuti ma comunque importanti per la conoscenza dei luoghi; amplia gli orizzonti temporali investigando anche su periodi più vicini a noi e su tecniche e strumenti di rappresentazione più avanzati (fotografia, riprese video, realtà virtuale).La proposta si configura come una lettura “alternativa” del nostro territorio, tentando di colmare lacune e ricomporre frammentarietà. Pertanto, pur inserendosi in posizione di continuità rispetto agli studi già realizzati e partendo da comuni basi scientifiche e metodologiche, questa ricerca assume connotati originali e innovativi derivanti da un significativo ampliamento del campo di indagine dal punto di vista spaziale e temporale.
Struttura | Dipartimento di Ingegneria Civile/DICIV | |
Responsabile | TALENTI Simona | |
Tipo di finanziamento | Fondi dell'ateneo | |
Finanziatori | Università degli Studi di SALERNO | |
Importo | 3.335,22 euro | |
Periodo | 7 Novembre 2014 - 6 Novembre 2016 | |
Gruppo di Ricerca | TALENTI Simona (Coordinatore Progetto) MORENA SARA (Ricercatore) |