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IL CARTEGGIO DIPLOMATICO DELLA CANCELLERIA FIORENTINA AL TEMPO DI CARLO MARSUPPINI

La scelta di regestare le unità che compongono questo carteggio consente di procedere a una lettura critica dei singoli testi, condotta con rigore filologico e in chiave storico-documentaria – ogni argomento trattato nelle lettere viene puntualmente riportato insieme ai personaggi e ai luoghi citati , contribuendo così a sciogliere molteplici nodi di comprensione di tematiche e argomenti meno indagati o rimasti oscuri. Insieme all’elaborazione dei regesti vengono rilevati anche gli elementi identificativi delle singole lettere, cioè le date topica e cronica compresa l’ora dell’invio se segnalata, effettuando in alcuni casi, se necessario, essenziali note di commento di carattere storico per inquadrare meglio situazioni o riferimenti non chiaramente esplicitati.Il carteggio diplomatico prodotto nel periodo in cui il Marsuppini assunse la guida della cancelleria, 1444-1453, concernente le istruzioni agli ambasciatori e ai commissari e le missive inviate con funzione di raccordo e di controllo delle relative missioni, è trasmesso, come si è detto, da tre registri di copialettere conservati presso l’Archivio di Stato di Firenze, con segnatura Signori. Legazioni e commissarie 11, 12, 13. Attraverso questa corrispondenza che, in particolare, comprende 598 atti è possibile ripercorrere le linee guida caratterizzanti la politica di tale periodo con una visione non solo circoscritta a Firenze e agli altri Stati italiani, ma proiettata anche oltre i confini della Penisola. A questi si aggiungono tre copialettere della serie delle Missive: il n. 36, prodotto dalla Signoria, i nn. 37 e 38 relativi ai Dieci di balia. Nel primo copialettere figurano governi e potentati italiani ed esteri, nonché i principali protagonisti della politica e della società del tempo; questi ultimi riguardano i due momenti della guerra contro Alfonso d'Aragona per il periodo 1447-1452,e sono sostanzialmente collegati alle operazioni di guerra e alle trattative condotte dagli ambasciatori per salvaguardare l’integrità del territorio fiorentino dall’invasione aragonese. Lo studio dei testi criticamente condotto è supportato anche da indagini analitiche svolte in primo luogo attraverso il ricorso a un’ampia bibliografia, ovviamente mirata, che rappresenta non solo un notevole risultato come aggiornamento degli studi sul periodo in esame, ma consente pure di avere un quadro sinottico e approfondito di quanto prodotto fino ad ora dalla storiografia. Allo stesso tempo, nella redazione del regesto, è particolarmente curato l’aspetto linguistico rispettando la terminologia e gli usi lessicali dell’epoca, senza forzature in senso moderno, riportando in qualche caso le espressioni particolari per mettere in rilievo l’efficacia del testo, e ricorrendo a note esplicative per quei termini non immediatamente comprensibili.citati all’interno del documento.L’altra caratteristica di questo lavoro che presenta non poche novità, riguarda la ricerca condotta sui numerosi personaggi citati nel carteggio, per ciascuno dei quali si è ritenuto opportuno definire le date estreme o almeno l’ambito cronologico di attività, mantenendo il criterio stabilito nelle modalità di esecuzione del progetto iniziale anche ai fini della pubblicazione; tuttavia le qualifiche attribuite si riferiscono principalmente al contesto in cui questi vengono menzionati nella lettera; nel caso di ecclesiastici divenuti in seguito cardinali o papi si è ritenuto di dare indicazioni in tal senso.

StrutturaDipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo1.620,00 euro
Periodo7 Novembre 2014 - 6 Novembre 2016
Gruppo di RicercaZACCARIA Raffaella (Coordinatore Progetto)