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VUDU E HAITI.
Per poter assolvere a tutte le ipotesi messe in campo in fase progettuale , il piano di lavoro si presenta con una articolazione che può apparire imponente.Per comodità espositiva, dividiamo il progetto in diverse parti nel tentativo di rappresentarlo nella sua interezza.Innanzitutto il progetto «Haiti e il vodu» mira a costruire una sorta di "mille e una notte" haitiana, cioè il racconto dei racconti. Per poterlo organizzare e rappresentare in questa sede, bisognerà che venga diviso in parti e in sottoparti.Prima parte1. 1.a quanto è stato scritto, elaborato, prodotto, immaginato dall'isola – nel senso dagli autori "indigeni" – e1. 1.b quanto è stato scritto, elaborato, prodotto immaginato a partire dall'isola, nel senso di coloro che – non isolani – l'hanno narrata utilizzando ciascuno i propri metodi scientifici o artistici.1. 2. Si elabora qui il caleidoscopio haitiano: nel senso che si rifà il percorso di storie, immagini, vicende che hanno "viaggiato" nelle interpretazioni. Questo permette tanto di individuare quelle rappresentazioni che l'isola ha prodotto e che sono state trasformate nella loro circolazione; quanto di decostruire quelle rappresentazioni che sono state elaborate altrove, ma che l'isola ha acquisito facendole diventare parte della sua "rappresentazione" ufficiale.1. 3. Tutto questo permetterà di mettere in risalto gli usi (e gli abusi) delle immagini e delle rappresentazioni, di studiare le trasmigrazioni tra generi e discipline, di approfondire l'intreccio tra elementi diversi e compresenti sul piano dell'invenzione e della costruzione della "forma" culturale e estetica dell'isola per come ci è stata tramandata e come arriva nelle immagini stereotipate tanto in positivo quanto in negativo.La seconda parte narra di alcuni casi specifici: gli arrivi.2. Si trattano qui alcune biografie particolari. Si comincia a ricostruirne la storia dal loro arrivo sull'isola e dei relativi soggiorni.Si tratta di storie di scrittori, artisti, cineasti, storici e antropologi che sono stati ad Haiti e che sono stati ispirati dall'isola nel loro lavoro. Tutti hanno prodotto opere che sono comunque servite a costruire e a rafforzare l'immagine dell'isola al punto che ancora ne influenzano l'immagine e la rappresentazione anche per come la ereditiamo noi fino ad oggi.La terza parte narra degli stessi casi, ma questa volta ci occupiamo delle partenze.Si tratta di partenze reali nel senso dei ritorni ai loro paesi di origine. Ma si guarderà in particolare a quanto hanno prodotto (opere, scritti, film eccetera) a seguito della loro partecipazione alla vita dell'isola e alle influenze che ne hanno subito. Si farà attenzione a coloro che dopo l'esperienza in terra d'Haiti sono diventati dei propagandisti, degli agit prop di Haiti e del vodu nei paesi dove vivevano abitualmente. ConclusioniQui si tireranno le somme di tutto questo scambio, delle interferenze, delle partecipazioni e, soprattutto, delle "possessioni" non in senso tecnico ma subìte da quegli artisti che non hanno retto al particolare fascino dell'isola rimanendone incantati.E tra questi, si prenderanno in considerazione soprattutto quelle biografie che si sono concluse tragicamente: in alcuni casi quell'esperienza li ha segnati a tal punto, che la loro stessa vita è stata esposta a rischio rimanendone irrimediabilmente seganata.
Struttura | Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC | |
Responsabile | DE MATTEIS Stefano | |
Tipo di finanziamento | Fondi dell'ateneo | |
Finanziatori | Università degli Studi di SALERNO | |
Importo | 1.510,00 euro | |
Periodo | 28 Luglio 2015 - 28 Luglio 2017 | |
Gruppo di Ricerca | DE MATTEIS Stefano (Coordinatore Progetto) |