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LA LIBERTÀ FRAGILE. PUBBLICO E PRIVATO AL TEMPO DELLA RETE

Come indicato in sede di obiettivi e di base di partenza scientifica, una serie di fenomeni legati alla tecnologia pone in crisi le libertà classiche delle costituzioni liberali senza che l'Occidente quasi se ne accorga. Gli intricati nodi dell’Information Communication Society, poi, contribuiscono non poco a rendere ancora più complessa la situazione.Si pensi, per un verso, alle Corti americane che discutono se utilizzare lo scanner del cervello per apprendere meglio la verità dai testimoni, o al caso del Canada, dove si vuole usare l'ipnosi nel processo, o a quello dell’Inghilterra dove si vuole procedere alla raccolta dei dati genetici in funzione preventiva; si badi, altresì, che la Convenzione di Ginevra e lo stesso Habeas Corpus è stato "sospeso" in molti casi recenti, il GPS permette un controllo globale su tutti gli spostamenti individuali, il segreto della corrispondenza è diventato evanescente, le intercettazioni telefoniche sono la regola, le associazioni di genitori vogliono imporre ai figli adolescenti il braccialetto elettronico. Per non dire, d’altro canto, della incontrollata circolazione di dati personali sul web.Le libertà classiche, dunque, sono a rischio proprio nel momento del trionfo del liberalismo economico? Viene spontaneo domandarsi se sia giustificato, o meno, il prezzo della progressiva riduzione della tutela delle prerogative individuali per conseguire, tra gli altri, il “ricavo” della comunicazione globale, incessante, ininterrotta? Ed ancora: è accettabile la proporzione diretta tra la crescita della “Communication Society” e l’incremento dell’opacità sugli attori e detentori della scena del “teatro globale”? Si tratta, a ben guardare, dei diversi profili di un medesimo, multiforme, ineluttabile fenomeno. Ma se vi è una dimensione del tema che attiene alla rottura dell’endiadi “libertà di impresa – garanzia di progresso sociale”, ve ne è anche un’altra, ben più profonda, che va colta con estrema lucidità: senza l’apparato di idee e valori che ne giustificava il fondamento, con le istituzioni della tradizione liberale ogni giorno più in difficoltà, sul versante normativo, dell’equilibrio dei poteri, dell’affermazione della sovranità consolidata, l’attività di impresa aspira all’autoreferenzialità, la coltiva come un valore; le multinazionali si sentono “autosufficienti” nella giustificazione della propria esistenza, degli accordi reciproci, delle battaglie incrociate, con la competition, anzi, che diventa essa stessa, al contempo, valore, criterio di selezione e perfino garanzia per i cittadini.Il capitalismo, insomma, di colpo si accorge della superfluità degli stati liberali o, quantomeno, percepisce come sempre più inutili gli “orpelli” dei meccanismi democratici, dei diritti umani, della tutela delle prerogative dei singoli e così via.Se tutto ciò viene mixato con le potenzialità illimitate della rete, il cocktail rischia davvero di essere letale per i cittadini, le loro libertà ma, in ultima analisi, per le imprese stesse. Diritto all’oblio, furto di identità, (ir)responsabilità dei providers, Internet e minori: sono soltanto alcuni degli ambiti paradigmatici che vengono presi in esame per approdare ad una “parola-chiave”: trasparenza.Chi e come controlla questo traffico di dati? E che uso ne fa?La sfida è difficile: le regole del gioco sono saltate, spesso perfino i poteri classici (quelli statali) devono scendere a patti con le multinazionali della comunicazione, che giocano talora tanti ruoli, perfino quello di paladini della (comoda) idea di Freedom of Speech.Il progetto di ricerca, partendo dall’analisi e dall’elaborazione critica dei dati raccolti, sviluppando infine uno studio che rappresenti i tratti essenziali di questo nuovo quadro delle libertà fondamentali al tempo della Rete.

StrutturaDipartimento di Scienze Giuridiche (Scuola di Giurisprudenza)
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo1.850,00 euro
Periodo28 Luglio 2015 - 31 Dicembre 2017
Gruppo di RicercaSICA Salvatore (Coordinatore Progetto)
APICELLA Domenico (Ricercatore)
BENEDETTO ALESSANDRA (Ricercatore)
D'ANTONIO Virgilio (Ricercatore)
GIANNONE CODIGLIONE GIORGIO (Ricercatore)
MEOLI Bruno (Ricercatore)
RICCIO Giovanni Maria (Ricercatore)
SCOCOZZA SIMONA LIBERA (Ricercatore)
VIGLIAR Salvatore (Ricercatore)