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ABBIGLIAMENTO E MODA: STORIA, CULTURA, MERCATO, ASPETTI TECNICO-INGEGNERISTICI E GIURIDICI, LINGUAGGI, IMMAGINI E STILI DI VITA, RAPPORTI INTERNAZIONALI DAL XV SECOLO AI GIORNI NOSTRI. CASI DI STUDIO: NAPOLI, SALERNO, POSITANO, CASERTA.
Il progetto intende intrecciare gli elementi tecnici con quelli storico-culturali, economici e giuridici per monitorare, nei suoi molteplici aspetti, la filiera del settore dell’abbigliamento e della moda. Una posizione centrale e unificante sarà costituita dal “corpo” nell’ottica dei gender studies in una prospettiva internazionale. Il progetto sarà articolato secondo i seguenti gruppi di lavoro (GDL) che opereranno in parallelo.GDL 1: Gestione,da parte del coordinatore del progetto, delle attività attraverso l'integrazione delle collaborazioni dei partecipanti, il controllo dei tempi di realizzazione, la verifica dei prodotti della ricerca.GDL 2: Aspetti economici. Nel mondo della moda assumono un ruolo importante gli aspetti del mercato e le regole della griffe, che saranno analizzate in Campania attraverso indagini di settore e un censimento delle aziende per classificare le varie tipologie di impresa.GDL 3: Aspetti tecnico-ingegneristici. La ricerca verterà su due filoni: l’individuazione dell’influenza delle proprietà termofisiche dell’abbigliamento sulla sensazione di comfort termico con modelli di termoregolazione del corpo umano; lo sviluppo di nuove classi di materiali e la realizzazione di fibre tessili innovative. GDL 4: Linguaggi della moda. Il corpo sarà visto nei suoi riflessi relativi a modelli di bellezza di specifici contesti storici e culturali attraverso le immagini dell’arte, le testimonianze dell’archeologia medioevale; nella letteratura italiana e dialettale, nella letteratura e cultura anglosassone, tedesca e ispano-americana, nel rapporto della moda con il cinema e il teatro. Sarà anche approfondito il rapporto moda-corpo-alimentazione. Sarà analizzato l'abito come travestimento e/o maschera. Si rifletterà sul "guardaroba" di "self" (maschili e femminili) come suggeriscono Sandra Gilbert e Susan Gubar e ogni mutazione o trasformazione del soggetto verrà letta come uno ‘shift in fashion’.GDL 5: Documentazione. Sono previste l’archiviazione e la digitalizzazione dei materiali di rilevanza storico-documentaria reperiti nel corso della ricerca. Saranno individuati, in collezioni private, archivi fotografici e antiche riviste del settore, abiti e bozzetti d'alta moda.Sarà svolta un’azione per valorizzare il Museo della Moda e del Tessile della Fondazione Mondragone di Napoli, dove sono conservati alcuni capi delle prime creazioni di celebri sarti napoletani (Schubert, De Simone e Sarli) e dove è presente anche un ricco archivio con giornali e riviste di moda pubblicati a Napoli (dall'800 agli anni '70 del '900), nonché carte e documenti d'impresa di sartorie campane d'alta moda, oggi in gran parte chiuse. GDL 6: Si ricostruirà la storia attraverso il filo della memoria dei testimoni molto anziani: mannequin, imprenditori e imprenditrici, sarte/i, addetti di vario tipo. Per Salerno sarà dedicato un interesse particolare alla sartoria Bignardi, operante dal 1860. Si analizzeranno anche alcune sartorie nate nel secondo dopoguerra, come la sartoria Bellini. Per l'Avellinese si ricorda Saverio Moschillo di Ariano Irpino, stilista internazionale che a metà degli anni '90 diventa partner del marchio inglese John Richmond. Un interesse particolare sarà dedicato al caso delle “pezze” di Positano. GDL 7: Gli spazi della moda. Saranno esaminate le strutture edilizie che ospitano le attività legate alla moda. GDL 8: Il caso della moda come percorso d'integrazione e di legalità, attraverso uno studio di caso: la sartoria operante in un bene confiscato alla camorra nel territorio di Castel Volturno. Si tratta del progetto "Vestiamo la libertà", in grado di creare lavoro integrando le diverse culture presenti nel territorio e promuovendo la cultura della legalità e della solidarietà: un modello di economia sociale, che svolge un'attività produttiva i cui proventi servono anche a finanziare attività sociali e assistenziali.Tutto il materiale confluirà in un museo virtuale della moda in Campania.
Struttura | Dipartimento di Studi Umanistici/DIPSUM | |
Responsabile | PELIZZARI Maria Rosaria | |
Tipo di finanziamento | Fondi dell'ateneo | |
Finanziatori | Università degli Studi di SALERNO | |
Importo | 8.000,00 euro | |
Periodo | 28 Luglio 2015 - 28 Luglio 2017 | |
Proroga | 27 Luglio 2018 | |
Gruppo di Ricerca | PELIZZARI Maria Rosaria (Coordinatore Progetto) CLARIZIA Laura (Ricercatore) D'AMBROSIO Francesca Romana (Ricercatore) DE MARCO Iolanda (Ricercatore) GALLUCCI Carmen (Ricercatore) GAROFALO Maria Rosaria (Ricercatore) GIULIO Rosa (Ricercatore) GRILLO Rosa Maria (Ricercatore) LEZZA Antonia (Ricercatore) MALANDRINO Ornella (Ricercatore) MANGONE Emiliana (Ricercatore) MASULLO Giuseppe (Ricercatore) MESSINA Barbara (Ricercatore) MONTANILE Filomena (Ricercatore) PERRONE CAPANO Lucia (Ricercatore) SAPIENZA Annamaria (Ricercatore) SUPINO Stefania (Ricercatore) |