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LA NEGOZIAZIONE ASSISTITA
Il d.l. 12 settembre 2014, n. 132, recante Misure urgenti di degiurisdizionalizzazione ed altri interventi per la definizione dell’arretrato in materia di processo civile, convertito con modificazioni dalla l. 10 novembre 2014, n. 162, in vigore dal 9 febbraio 2015, ha introdotto l'obbligo di tentare una conciliazione (negoziazione) prima di iniziare una causa con cui si intende chiedere il pagamento – a qualsiasi titolo - di somme inferiori a 50.000 euro nonché per tutte le cause, indipendentemente dal valore, per il risarcimento del danno derivante da circolazione di veicoli e natanti.La negoziazione assistita non è obbligatoria nei seguenti casi:- nelle cause in cui la parte può stare in giudizio personalmente, vale a dire innanzi al Giudice di Pace in tutte le cause di valore inferiore a 1.100,00 euro;- nelle cause che hanno ad oggetto diritti indisponibili, quale ad esempio il diritto agli alimenti, che scaturisce dai rapporti familiari;- nelle cause in materia di lavoro;- nei procedimenti per ingiunzione e nel giudizio di opposizione.- nelle cause che hanno ad oggetto obbligazioni contrattuali che derivano da contratti conclusi fra consumatore e professionisti (ad esempio, responsabilità del produttore per danno da prodotto difettoso, richieste di restituzioni economiche derivanti dall'esercizio del diritto di recesso, richieste economiche derivanti da difetti di conformità del bene ecc.)- nei procedimenti di consulenza tecnica preventiva ai finid ella composizione della lite (art. 696-bis c.p.c.);- nell'azione civile esercitata nel processo penale;- nei procedimenti di opposizione o incidentali relativi all'esecuzione forzata;- nei procedimenti in camera di consiglio.Prima di iniziare la causa, l'avvocato munito di procura, invierà alla controparte una lettera contenente l’invito a stipulare una convenzione di negoziazione assistita.Nell'invito dovrà essere specificato l'oggetto della controversia, con l’avvertimento che la mancata risposta entro 30 giorni o il rifiuto potranno essere valutati dal giudice ai fini delle spese di giudizio.A questo invito la controparte potrà reagire in tre modi:- comunicare il proprio rifiuto a stipulare una convenzione di negoziazione assistita. In questo caso, ricevuta la risposta negativa la parte potrà iniziare la causa;- non rispondere. La parte dovrà attendere trenta giorni dalla ricezione dell’invito per poi procedere in giudizio;- rispondere aderendo all'invito.In quest'ultimo caso le due parti, con i rispettivi avvocati stipuleranno in forma scritta una convenzione di negoziazione assistita, vale a dire un accordo con cui si impegnano entro un termine in essa stabilito a cooperare in buona fede e con lealtà per risolvere in via stragiudiziale la controversia. Tale termine non deve essere inferiore a un mese, né superiore a tre mesi, prorogabile per altri 30 giorni su accordo tra le parti.L’accordo raggiunto in sede di negoziazione assistita costituisce titolo esecutivo utile anche per l'iscrizione di ipoteca giudiziale.Di contro, in caso di mancato raggiungimento dell'accordo entro il termine stabilito nella convenzione di negoziazione assistita la parte potrà iniziare l'azione giudiziale.Il mancato invito alla stipula di convenzione di negoziazione assistita è causa di improcedibilità della domanda giudiziale.La negoziazione assistita non sostituisce la mediazione obbligatoria nelle materie elencate dall'articolo 5, comma 1 del d.lgs. 28/2010. Nel caso in cui la richiesta di pagamento sia connessa ad altra domanda per la quale è prevista la mediazione obbligatoria, ad esempio l'accertamento di un diritto e il pagamento di una somma di denaro in ragione di tale accertamento, occorrerà seguire la sola procedura di mediazione obbligatoria.
Struttura | Dipartimento di Scienze Giuridiche (Scuola di Giurisprudenza) | |
Responsabile | VECCHIONE Antonio | |
Tipo di finanziamento | Fondi dell'ateneo | |
Finanziatori | Università degli Studi di SALERNO | |
Importo | 640,00 euro | |
Periodo | 28 Luglio 2015 - 28 Luglio 2017 | |
Proroga | 27 Luglio 2018 | |
Gruppo di Ricerca | VECCHIONE Antonio (Coordinatore Progetto) CAPO Giovanni (Ricercatore) FALCONE Chiara (Ricercatore) MENICUCCI Mauro (Ricercatore) MIRAGLIA Caterina (Ricercatore) ORIOLO Anna (Ricercatore) PRINCIPE Angelina (Ricercatore) |