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I RECESSI DI PENTIMENTO E I RECESSI DEL CONSUMATORE
L'analisi della legislazione nazionale in materia di recesso, sia esso di diritto comune o di diritto speciale, investe l'interprete del delicato compito di definizione e di inquadramento sistematico delle nuove figure contrattuali, a volte difficilmente riconducibili nelle categorie generali del diritto dei contratti previste dalla disciplina del codice civile.Gli strumenti di protezione del contarente-consuamtore - derivando dall'attuazione di provvedimenti europei diretti all'armonizzazione di regole comuni in materia di tutela del consumatore, destinati a non coniugarsi con alcun ordinamento in particolare, per essere compatibili gli ordinamenti di tutti gli Stati membri - vengono spesso forgiati in maniera atecnica, sì da rendere difficile l'individuazione del loro inquadramento giuridico.Ulteriore difficoltà è legata al fatto che l'UE ha da sempre mostrato interesse alla protezione di particolari categorie di soggetti, nella specie i consumatori, introducendo una logica di discipline di settore ben diversa da quella che ha ispirato il codice civile italiano del '42 dell'uguaglianza formale dei contraenti.Le prime discipline relative al recesso consumeristico hanno immediatamente suscitato le forti perplessità degli studiosi, divisi sulla natura giuridica del nuovo diritto, ora ricondotto alla figura codicistica dell'art. 1373, ora delegato in un margine secondario, degradandolo a isituto speciale non coniugabile con i principi del nostro ordinamento.Tale situazione di incertezza e di contrasto è perdurata per lungo tempo, ma le recenti notività legislative sembrano aprire uno spiraglio per la riconduzione ad unità della figura del recesso de qua.Di qui l'opportunità di un'indagine, che si connota di originalità e innovazione per l'esigenza di dare opportuna collocazione al recesso consumeristico, a seguito dell'analisi della recente evoluzione normativa in materia di tutela del consuamtore.La ricerca avrà ad oggetto lo studio dell'intera legislazione in tema di recesso, attraverso un'analisi delle regole codicistiche e di quelle di diritto speciale dirette a ricercare disciplina, struttura e rationes delle ipotesi di scioglimento unilaterale del regolamento contrattuale.Negli studi dedicati al tema, un primo oggetto di riflessione riguarda la pluralità di significati che il termine “recesso” assume nel linguaggio legislativo, rilevandosi come la funzione degli atti indicati con questa espressione si manifesti in modo differente nelle varie fattispecie previste dall'ordinamento.Crescente fortuna presenta il recesso “penitenziale” che, in attuazione degli obblighi assunti dal nostro Paese a livello europeo, svolge un ruolo di fondamentale importanza come strumento di tutela dei consumatori.Posto, infatti, che secondo una tesi diffusa, il riconoscimento del recesso di pentimento consente alla parte di sciogliersi dal contratto, senza che tale scioglimento sia legato ad alcun presupposto, nell'ambito dei contratti in cui è parte un consumatore, la facoltà di cambiare idea rispetto ad un contratto già concluso è il frutto di una dichiarata e specifica logica volta alla speciale protezione che l'ordinamento intende attribuire al contraente più debole. Il conferimento dello ius poenitendi si fonda, conseguentemente, sull'asimmetria di potere contrattuale che connota la contrattazione tra professionisti e consumatori ed è volto a riequilibrare le posizioni dei contraenti.In effetti, con riguardo al tradizionale diritto comune dei contratti, in particolar modo alla norma dell'art. 1372 c.c., che attribuisce “forza di legge” al contratto, il recesso del consumatore - attesa l'attenuazione della vincolatività dell'accordo che esso genera - appare uno strumento eversivo, comprensibile soltanto alla luce delle particolari esigenze di protezione ad esso sottese.
Struttura | Dipartimento di Scienze Giuridiche (Scuola di Giurisprudenza) | |
Responsabile | NADDEO Francesca | |
Tipo di finanziamento | Fondi dell'ateneo | |
Finanziatori | Università degli Studi di SALERNO | |
Importo | 1.320,00 euro | |
Periodo | 28 Luglio 2015 - 28 Luglio 2017 | |
Proroga | 27 Luglio 2018 | |
Gruppo di Ricerca | NADDEO Francesca (Coordinatore Progetto) COLOMBO IVANA (Ricercatore) COPPOLA IRENE (Ricercatore) DALIA Cristina (Ricercatore) MUGAVERO ROSA (Ricercatore) MUSIO Antonio (Ricercatore) NINO Michele (Ricercatore) PIGNATARO Gisella (Ricercatore) RICCIO Giovanni Maria (Ricercatore) SERRA Mauro (Ricercatore) VITERALE JENNIFER (Ricercatore) |