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TUTELA DEI DIRITTI FONDAMENTALI E POLITICA "COMUNE" DI ASILO E IMMIGRAZIONE DELL'UNIONE EUROPEA

In un periodo storico attraversato dalla crisi economico-finanziaria e dall’intensificarsi dei flussi migratori, specie per via dell’instabilità politica di numerosi Stati, l’idea della tutela della sicurezza, dell’ordine pubblico, delle frontiere esterne, della “difesa” di un mercato del lavoro scarso, è quella che più facilmente è associata al concetto di immigrazione, con riflessi sulle politiche e discipline nazionali nonché sulle decisioni assunte a livello “sovranazionale”.Con riferimento specifico all’ordinamento dell’Unione europea (UE), può dirsi che, l’approccio al tema dell’immigrazione quale fattore di vulnus alla sicurezza, lato sensu intesa, da parte degli Stati membri ha contraddistinto – seppure in maniera differente – tutti i Programmi pluriennali che da Tempere ad oggi si sono succeduti nel definire le priorità politiche dell’UE sul tema (Programma di Tampere per il periodo 2000-2004; Programma dell’Aja per il periodo 2005-2009 e programma di Stoccolma per il periodo 2010-2014).Purtuttavia, parallelamente l’Unione europea ha progressivamente rafforzato la necessità di dare compiuta regolamentazione all’immigrazione regolare, palesando l’intento di muoversi verso la prospettiva di un rafforzamento dello status di immigrato regolare che conduca alla sua integrazione nel tessuto economico e sociale dello Stato di accoglienza. Già nel Programma di Tampere, tra gli obiettivi politici figurava quello dell’equo trattamento dei cittadini di Paesi terzi che soggiornano legalmente nel territorio di uno degli Stati membri ed era sottolineata l’opportunità che una politica di integrazione incisiva miri a garantire agli stranieri diritti ed obblighi che siano analoghi a quelli riconosciuti ai cittadini dell’Unione europea.Da una parte, il perseguimento di tali obiettivi appare “funzionalizzato” alla realizzazione ed al funzionamento del mercato unico, laddove l’Unione europea accoglie l’idea della “massimizzazione” dei benefici, di tipo economico, che possono derivare dall’immigrazione legale. Dall’altra parte,l’obiettivo di “ravvicinamento” dello status giuridico dei cittadini di Paesi terzi a quello dei cittadini europei trova la sua linfa nel progressivo spostamento della tutela dei diritti fondamentali al centro del processo di integrazione europea che mira alla costruzione di uno Spazio di libertà, sicurezza e giustizia che sia al servizio non solo dei cittadini europei ma di tutti coloro che, indipendentemente dalla nazionalità, si trovino e operino all’interno di tale Spazio.Sotto il differente profilo della politica in materia di asilo, l'UE si è dotata di un nuovo pacchetto di misure giuridiche (cd. sistema Dublino III) che dovrebbero mirare al rafforzamento dello status di coloro che richiedono protezione internazionale.All'interno di tale cornice politico-normativa, il progetto di ricerca, attraverso l'analisi della normativa, della giurisprudenza e della prassi esistente (di livello sia europeo che internazionale e statale), intende analizzare il rapporto immigrazione/diritti fondamentali con riferimento specifico alle più recenti "sfide" che l'UE si trova ad affrontare.Esse sono legate, da una parte, alla gestione degli ingenti flussi migratori e,dall'altra alla progressione verso l'"integrazione" degli immigrati regolari. Attraverso un approccio critico-propositivo che muove dall'intento di mettere in evidenza i punti di forza ma anche le discrasie derivanti dall'intersezione dei 3 livelli normativo-giurisprudenziali descritti, il progetto intende analizzare possibili soluzioni normative che tendano a rafforzare gli aspetti di tutela di protezione dei diritti fondamentali nella creazione della politica "comune" di immigrazione e di asilo.Il tutto, concentrandosi soprattutto su alcuni aspetti particolarmente sensibili quali, ad esempio, la detenzione degli immigrati, la criminalizzazione dell'immigrazione irregolare, l'accoglienza dei richiedenti asilo.

StrutturaDipartimento di Scienze Giuridiche (Scuola di Giurisprudenza)
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo790,00 euro
Periodo28 Luglio 2015 - 28 Luglio 2017
Gruppo di RicercaPALLADINO Rossana (Coordinatore Progetto)
BUONOMENNA Francesco (Ricercatore)
CAMPOFREDA FRANCESCO (Ricercatore)
CAPOZZOLO MICHELA (Ricercatore)
CECI GIUSEPPINA (Ricercatore)
DI STASI Angela (Ricercatore)
IERMANO Anna (Ricercatore)
NEGRI Stefania (Ricercatore)
NINO Michele (Ricercatore)
ORIOLO Anna (Ricercatore)
TEVERE VALERIA (Ricercatore)