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LA PRODUZIONE TEATRALE DI LOPE DE VEGA: NUOVE PROSPETTIVE (II)

Il lavoro di ricerca prende le mosse, come già osservato, dalla recente individuazione, presso la Fondation Bodmer di Ginevra, di un cospicuo fondo spagnolo finora mai recensito e sconosciuto alla critica specialistica; tale Fondazione, peraltro, non dispone di un catalogo (né cartaceo, né online), ragion per cui il lavoro di ricerca costituirà un passo fondamentale per la ricostruzione della fortuna bibliografia di Lope de Vega, uno dei più importanti autori della letteratura spagnola. Una prima fase operativa permetterà di dettagliare in particolare i testimoni autografi, manoscritti e a stampa, delle opere — soprattutto di quelle teatrali — di Lope. In questa fase, speciale attenzione sarà rivolta alla ricostruzione delle vicende che portarono questo straordinario corpus a far parte della collezione iniziata negli anni '20 del secolo scorso dal bibliofilo Martin Bodmer. A partire da questi dati, si procederà ad uno studio approfondito del corpus; nello specifico, i manoscritti verranno studiati per approfondire le modalità di composizione, da parte del commediografo, delle sue commedie. Per quanto riguarda invece le opere a stampa, l'intero fondo delle Partes de comedias (per un totale di 44 volumi) verrà studiato al fine di determinare a quali stati appartengono le diverse edizioni; tale lavoro di recensio renderà possibile una successiva operazione di ricontestualizzazione di questi testimoni all'interno della storia testuale della trasmissione delle opere teatrali di Lope, nell'ambito anche del lavoro di pubblicazione del corpus drammatico lopiano ad opera del gruppo di ricerca "Prolope" (Università di Barcellona).