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"ENGLISH WRITER, EUROPEAN NOVELIST": JOSEPH CONRAD E L'ARTE DEL ROMANZO
Già nel 1977, F. Marenco invitava lo studioso conradiano ad abbandonare una prospettiva rigidamente anglocentrica, sottolineando come assimilare Conrad alla scena letteraria inglese di primo novecento costituisse un errore critico perché “Conrad si capisce tenendo presenti Mann e Kafka, Dostoevskij e Proust, più di qualsiasi contemporaneo della sua patria d’elezione” (“Joseph Conrad", 1977). La consacrazione come esponente della “grande tradizione” del romanzo inglese ad opera di F.R. Leavis ("The Great Tradition", 1948) ha condizionato in maniera decisiva la ricezione novecentesca di Conrad, della cui opera sono state offerte letture affidate a una molteplicità di approcci critici (biografico, psicoanalitico, strutturalista, per citarne solo alcuni) e tuttavia accomunate dallo sostanziale ed esclusiva assimilazione di Conrad al canone letterario britannico, all’interno del quale allo scrittore anglo-polacco è stata attribuita una posizione di particolare prestigio in quanto precursore, insieme a James, del Modernismo. A tale vizio di fondo della critica conradiana, soprattutto anglo-americana, si è in anni recenti risposto da più parti scegliendo di privilegiare una prospettiva diversa, che guardi a Conrad prima di tutto come a un grande erede della tradizione culturale europea, un intellettuale transazionale, per usare un’espressione divenuta forse fin troppo di moda nel dibattito critico contemporaneo e che tuttavia aiuta a cogliere una dimensione fondamentale e troppo a lungo ignorata della scrittura conradiana.Muovendo da queste premesse, il progetto che qui si presenta si propone di studiare il macrotesto conradiano alla luce di tre possibili percorsi, i primi due curati da me, il terzo dal prof. P. Pepe. Il primo filone di indagine si concentrerà sulla riflessione metanarrativa di Conrad, affidata a prefazioni e note d’autore nelle quali lo scrittore esplicitò i principi di una poetica che si nutriva della lezione dei maestri francesi (da Maupassant a Flaubert). “English writer, but European novelist”, come ha giustamente osservato R. Ambrosini, Conrad colloca così la propria opera in una posizione eccentrica rispetto alla tradizione letteraria inglese, ancora fortemente insulare,una tradizione che proprio lui, insieme a James e all’amico Ford,contribuirà a ‘sprovincializzare’ aprendola alle influenze continentali.Un secondo percorso riguarda i cosiddetti romanzi politici di Conrad, in particolare "Nostromo", "Under Western Eyes", "The Secret Agent". In questi testi il discorso politico si articola in una struttura narrativa complessa, che, attraverso una continua manipolazione del punto di vista e della funzione del narratore, mette a nudo la natura essenzialmente mistificatoria delle ideologie che muovono l’agire dei protagonisti per approdare a una visione di sconsolato scetticismo. Riconoscibile negli ultimi due romanzi è l’influenza di Dostojevkij, ma ben più densa è la trama dei contesti sociali e culturali cui i romanzi rinviano.Un’ultima area di ricerca è quella che mira a indagare la dimensione archetipica della scrittura conradiana, che deve la propria peculiare densità a una costante convergenza di modalità mimetico-realistica e istanza mitico-archetipica, come ben dimostrano opere come "Heart of Darkness" o The Shadow Line", per citare solo alcuni esempi.Il progetto che qui si presenta è parte di un più ampio lavoro di ricerca avviato alla fine dello scorso anno con la costituzione della “Associazione Italiana di Studi Conradiani”, di cui chi scrive è socio fondatore insieme ai professori R. Ambrosini e T. Zulli (U. RomaTre), F. Ciompi (U. di Pisa), R. Capoferro (U. La Sapienza). Fra gli obiettivi dell'Associazione si segnala la progettazione del sito "Transnational Conrad", frutto della collaborazione con la Société Conradienne Francaise, che si propone di offrire una piattaforma di discussione a studiosi interessati al macrotesto conradiano in una prospettiva internazionale e interdisciplinare.
Struttura | Dipartimento di Studi Umanistici/DIPSUM | |
Responsabile | LOPS Marina | |
Tipo di finanziamento | Fondi dell'ateneo | |
Finanziatori | Università degli Studi di SALERNO | |
Importo | 1.400,00 euro | |
Periodo | 28 Luglio 2015 - 28 Luglio 2017 | |
Proroga | 27 Luglio 2018 | |
Gruppo di Ricerca | LOPS Marina (Coordinatore Progetto) |