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CORTIBUS (CORPUS DI TESTI ITALIANI DELL'USO BUROCRATICO)
Il progetto di un Corpus di testi italiani dello scritto burocratico (CorTIBUs) è nato in collaborazione con l’editore Carocci per il portale dedicato all’italiano scritto (www.scrivereinitaliano.it, una cui sezione sarà dedicata alla scrittura professionale (amministrativa). Il progetto (sul modello di progetti sperimentati e avviati con le pubbliche amministrazioni su base regionale, in particolare in Emilia Romagna, Toscana e Veneto) è stato presentato per la prima volta il 7 maggio 2014.Quattro sono gli obiettivi principali:1) un sondaggio sulla situazione attuale della scrittura burocratica dal punto di vista degli scriventi (preparazione, attività di formazione, grado di soddisfazione, desiderata, ecc.). I primi dati raccolti (da un piccolo campione di testi) non sono molto diversi rispetto a quelli forniti dalla letteratura di un decennio fa; tra i motivi per cui gli addetti ai lavori non modificano, migliorandole, le proprie produzioni scritte si confermano: l’incompetenza (impiegati non adeguatamente formati); la forza dell’abitudine e il peso della tradizione (il rifiuto a modificare uno stile consolidato); la comodità (il linguaggio burocratico offre un ricco repertorio di formule e di frasi fatte pronte per l’uso); un malinteso senso di professionalità e il conseguente timore di apparire poco competenti se ci si esprime in modo semplice; l’idea che il linguaggio burocratico abbia prestigio e autorevolezza, e che semplificarlo equivarrebbe a banalizzarlo; l’intento di non farsi capire troppo (il burocratese fa comodo al funzionario che volutamente non vuole esporsi in prima persona); l’ostruzionismo di molti dirigenti, che spesso ostacolano i tentativi di modernizzazione del linguaggio compiuti dai propri subordinati (in parte perché in genere provenienti da studi giuridici e quindi abituati a un modo di esprimersi arcaizzante); il timore dell’imprecisione, cioè l’idea che usare un linguaggio diverso da quello consolidato possa pregiudicare la precisione tecnico-giuridica del testo;2) la raccolta di un corpus di tipi e sottotipi testuali burocratici distribuiti per enti e strutture di competenza (comune, provincia, regione, scuola e università, ecc., come nel progetto di Michele Cortelazzo e Matteo Viale, ora interrotto, presso l’università di Padova);3) l’analisi linguistica dei testi, che evidenzi i tratti linguistici caratterizzanti, quelli ipercaratterizzanti e i vari collassi testuali. Per alcuni sottotipi testuali, la cui documentazione è distribuita in un arco temporale di trentacinque anni, dagli anni ’80 a oggi (quindi prima, durante e dopo il ventennio di interventi legislativi), è possibile tentare anche un’analisi diacronica allo scopo di rilevare la permanenza o la scomparsa di alcuni tratti o l’insorgenza di tratti nuovi, e quindi di verificare il peggioramento o il miglioramento degli indici di leggibilità e comprensibilità dei testi. Dal campione, piccolo per fare statistiche, ma utile per confermare qualche impressione, emerge non solo come permangano e siano ancora ben radicati molti tratti del cosiddetto burocratese, ma anche come si infiltrino sempre con più frequenza tratti tipici di scritture semicolte, con un ventaglio ancora più ampio di errori, di perdite di controllo tematico, di mancanze di coerenza e coesione dei testi (insieme all’affiorare di tratti di scritto trasmesso e di scritto informale);4) la riscrittura dei testi secondo proposte già ben sperimentate e collaudate e quindi l’allestimento di un prontuario di testi utile tanto per promuovere corsi di formazione di personale amministrativo, quanto perché esso sia utilizzabile nelle quotidiane pratiche amministrative.
Struttura | Dipartimento di Studi Umanistici/DIPSUM | |
Responsabile | LUBELLO Sergio | |
Tipo di finanziamento | Fondi dell'ateneo | |
Finanziatori | Università degli Studi di SALERNO | |
Importo | 2.000,00 euro | |
Periodo | 28 Luglio 2015 - 28 Luglio 2017 | |
Gruppo di Ricerca | LUBELLO Sergio (Coordinatore Progetto) |