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ASPETTI ANTROPOLOGICI DEL PENSIERO VICHIANO
La ricerca aspira a ricondurre nel territorio dell’antropologia un autore come Vico, al quale oggettivamente e per collocazione storica è attribuita da sempre l’afferenza alla filosofia, alla storia del diritto, alla linguistica, alla storia dell’estetica e della letteratura, obbligando gli studiosi vichiani a dotarsi di competenze multidisciplinari.Il nostro gruppo di studio, di cui fanno parte anche docenti di università messicane, si avvarrà della medesima metodologia, e utilizzerà fondamentalmente gli strumenti teorici e analitici delle discipline etnoantropologiche,senza rinunziare a incursioni transdisciplinari in territori che la stessa natura dell’oggetto di studio renderà necessari. La ricerca approfondirà in modo particolare la rappresentazione vichiana dell’umanità primitiva, che costituisce uno degli aspetti, ai nostri fini, più interessanti della produzione “antropologica” del pensatore napoletano. Già Cocchiara, con la sua lettura del mondo primitivo di Vico, prefigurava il superamento dell’“emozionalismo”,che invece era dominante nell’analoga rappresentazione di Lévy-Bruhl, posteriore di quasi due secoli: il primitivo vichiano, infatti, nell’interpretazione di Cocchiara, pur ricordando per alcuni tratti il selvaggio “prelogico”, appartiene comunque a una società organizzata su saldi pilastri, quali religione e matrimonio monogamico. Il gruppo di ricerca andrà oltre questo utile punto di partenza, cercando di verificare se nei testi vichiani vi siano elementi che consentano di interpretare le società primitive come strutturantesi sulla base di una organizzazione a suo modo razionale, che quindi non prescinde da una linea di svolgimento causale, seppur questa si esplichi in modi e forme del tutto peculiari.Leach pretende di leggere la logica primitiva descritta nella "Scienza Nuova" in chiave strutturalista, in un'analisi originale che adombra l’idea di un Vico precursore di Lévi-Strauss. Questa analisi si limita a mettere una “cornice" di ordine logico all’esperienza degli uomini primitivi, tralasciando intenzionalmente i “sentimenti ed emozioni della vita dei sensi” evocati da Vico, dal momento che, secondo Lévi-Strauss, “gli impulsi e le emozioni non spiegano nulla: essi sono sempre ciò che risulta dal potere del corpo o dall’impotenza della mente”.I limiti in cui si dibattono tanto l’approccio “emozionalista” quanto quello strutturalista rendono necessario avviare nuovi percorsi interpretativi, che liberino l’immagine, insieme poetica e scientifica, del mondo primitivo vichiano sia dalle categorie e dal gusto romantico-esistenzialista, sia da letture astrattamente “razionaliste”, che risultano indebitamente semplificatorie. Ci proponiamo, pertanto,di verificare l’ipotesi di una collocazione più complessa della ricostruzione vichiana del mondo primitivo, che non sia banalmente "mediana" tra i due estremi della visione emozionale e di quella plasmata dall’idea dell’ordine sociale garantito dalle istituzioni culturali fondamentali.Il lavoro di Leach può,in ogni caso,costituire una buona base di partenza della ricerca; ciò che ci sembra più fecondo di possibili sviluppi è l'avere intravisto, da parte sua, nello sviluppo culturale dell’umanità disegnato da Vico un percorso che sembra coniugare le opposte istanze di Rousseau e di Hobbes, tracciando le linee di un’evoluzione da uno stato di natura libero e beato a un mondo aggressivo e selvaggio.E’,infatti,il senso di proprietà connesso alla nascita del matrimonio che genera un interesse privato percepito come contrapposto all’interesse degli altri membri della comunità: per Vico, come per Hobbes,“una delle maggiori funzioni delle istituzioni della società organizzata è quella di frenare la tendenza aggressiva degli individui all’appropriazione”. Sulla base di tali premesse, il gruppo si propone di estendere l’analisi alle altre grandi istituzioni –la religione,le leggi,i tribunali,il culto dei morti–che consentono agli "orrendi besioni" il salto nella cultura
Struttura | Dipartimento di Scienze Umane, Filosofiche e della Formazione/DISUFF | |
Responsabile | DE LUNA Piera | |
Tipo di finanziamento | Fondi dell'ateneo | |
Finanziatori | Università degli Studi di SALERNO | |
Importo | 2.022,69 euro | |
Periodo | 28 Luglio 2015 - 28 Luglio 2017 | |
Gruppo di Ricerca | DE LUNA Piera (Coordinatore Progetto) CASADIO Giovanni (Ricercatore) DE ROSA Ornella (Ricercatore) VERRASTRO Donato (Ricercatore) |