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LA FORMA ORGANICA. LA TELEOLOGIA TRA BIOLOGIA E FILOSOFIA
Il progetto di ricerca sarà sviluppato in due fasi: 1) Nella prima fase si esamineranno le critiche che i fondatori della biologia moderna - Jacques Monod e François Jacob - rivolgono alla teleologia quale modello metafisico della spiegazione del vivente elaborato all'interno della tradizione filosofica a partire da Aristotele fino a Kant e Hegel. Si tratta di mostrare che i concetti di "teleonomia" e di "programma genetico" elaborati da Monod e Jacob restano, nonostante le critiche rivolte alla teleologia, di ordine teleologico e non escludono anzi presuppongono inconsapevolmente la possibilità di un'intenzionalità sovrannaturale all'interno della natura e cioè il principio di un creatore della natura. Questo attraverso un confronto tra le posizioni elaborate dai due biologi francesi e quelle di Aristotele, Kant e Hegel. Si dedicherà particolare attenzione alla posizione di Kant, il quale elabora la sua nozione di finalità della natura nell'ambito della Critica del Giudizio (1789) in analogia con la finalità che si manifesta nei prodotti della tecnica e dell'arte. 2) Nella seconda parte, a partire dalle critiche che Derrida, nel seminario inedito "La vie la mort" (1975) rivolge a Jacob a proposito dell'emancipazione della biologia dalla teleologia, verificheremo l'ipotesi di un uso non metafisico del concetto di "teleologia". In particolare, attraverso l'analisi del saggio di Jacques Derrida, "Forza e significazione" (1965). In questo saggio, a partire da un'analisi originale della struttura dell'opera letteraria, il filosofo francese afferma l'impossibilità di fare a meno della teleologia lì dove si tratta di spiegare genesi e struttura di una totalità organica, che sia naturale o artificiale ma allo stesso tempo delinea la possibilità di una teleologia senza telos determinato quale possibile uso non-metafisico della nozione di teleologia in grado di rendere conto della logica del vivente in termini che soddisfino le esigenze di scientificità della moderna biologia. Come dimostrano le mie pubblicazioni in inglese, giapponese, francese, italiano e gli inviti a discuterne in Gran Bretagna e Stati Uniti, la prospettiva di studi che ho definito "Biodecostruzione" costituisce un orizzonte di ricerca originale e in grado di attrarre interessi in svariati campi disciplinari: Filosofia, Letteratura ma anche Biologia, epistemologia, tecnologia.
Struttura | Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC | |
Responsabile | VITALE Francesco | |
Tipo di finanziamento | Fondi dell'ateneo | |
Finanziatori | Università degli Studi di SALERNO | |
Importo | 1.550,00 euro | |
Periodo | 29 Luglio 2016 - 20 Settembre 2018 | |
Gruppo di Ricerca | VITALE Francesco (Coordinatore Progetto) |