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SHAKESPEARE IN PRIGIONE
Si procedera' prima di tutto al reperimento di 'recordings' di produzioni teatrali shakespeariane ambientati in prigione, con permanenze presso biblioteche specializzate (lo Shakespeare Institute di Stratford, la Library for the Performing Arts di New York e il Folger Shakespeare Institute). Tramite contatti precedentemente stabiliti con l'Universita' di Notre Dame (USA), si utilizzeranno anche le risorse dello 'Shakespeare in Prison Network'. Il progetto di ricerca procedera' in maniera sia pratica che teorica. La raccolta di materiali si accompagnera' alla riflessione e approfondimento teorico della nozione di 'Prison Shakespeare'. Si argomenterà che la proliferazione di produzioni shakespeariane in prigione sia essa stessa legata ad un periodo storico in cui "Shakespeare"--nelle sue varie modalità, quindi anche come citazione "post-testuale"(Douglas Lanier)--circola in modo sempre più frequente sul "palcoscenico globale". Si terra' dunque conto dei risultati emersi da una ricerca precedente sul 'Global Shakespeare' (FARB 2015), che ha enfatizzato gli aspetti multiformi di un fenomeno apparentemente omogeneo. Proprio considerando questi risultati, il progetto di ricerca cercherà di sottolineare le divergenze all'interno delle pratiche spesso sperimentali del "prison Shakespeare". In particolare si prenderanno in considerazione le differenze tra una tradizione statunitense che spesso insiste sulla nozione di "Shakespeare" come elemento di redenzione sociale e che fa parte di un processo terapeutico di riabilitazione--quello che la ricerca definisce "therapeutic Shakespeare"--, ed una tradizione europea, che invece presenta un approccio alle opere del Bardo più contraddittorio, ambiguo e sfumato. Per testare queste ipotesi di ricerca, si partirà dai seguenti esempi: 1) il film-documentario "Shakespeare Behind Bars" di Hank Rogerson, che si basa su una produzione teatrale di The Tempest ambientata nella prigione di massima sicurezza Luther Luckett, direttada Kurt Tofteland. Il film documenta fasi della produzione ed insiste sulla connessione tra le esperienze di vita dei reclusi e le esperienze fittizie dei personaggi shakespeariani. In esso emerge chiaramente l'idea di uno "Shakespeare" che possiamo definire "salvifico". 2) l'adattamento di Macbeth dal titolo Mickey B, diretto dall'ex-detenuto Tom Magill e ambientato nella prigione di massima sicurezza nord-irlandese di Maghaberry. Questa sezione della ricerca si occuperà degli aspetti tematici, soprattutto meta-drammatici (ad esempio dell'ironica ricostruzione dell'ordine all'interno della prigione dopo l'uccisione di Mickey B / Macbeth che non e' altro che un nuovo patto di non-belligeranza tra le autorita' della prigione e il detenuto Duncan), ma studierà anche l'aspetto legato ai media, il significato del passaggio dal film al DVD, la prospettiva molteplice che questa 'rimediazione' introduce. 3) il film dei fratelli Taviani Cesare deve morire, che si basa sul lavoro con i detenuti di Rebibbia ad opera del regista Fabio Cavalli. In questo film la connessione tra le 'esperienze reali' dei detenuti e quelle fittizie dei personaggi shakespeariani viene simultaneamente enfatizzata e decostruita, resa opaca, e con essa la tradizione di 'therapeutic Shakespeare' statunitense. 4) Le varie produzioni teatrali di Armando Punzo, che ha operato nel carcere di Volterra oramai da 28 anni. Nel lavoro di Punzo viene affrontata di petto la questione del ruolo di "Shakespeare" all'interno di un processo riabilitativo e di terapia, e si insiste sugli aspetti estetici del teatro in prigione (in opposizione agli aspetti immediatamente sociali di reinserimento del detenuto) in un mondo che e' esso stesso prigione. In particolare si prenderà in esame il Macbeth di Punzo (2000) in cui il regista si presenta sul palcoscenico come psicoterapeuta e coinvolge i detenuti in un processo fittizio ed ironico di superamento del trauma di esperienze vissute tramite frammenti del Macbeth.
Struttura | Dipartimento di Studi Umanistici/DIPSUM | |
Responsabile | CALBI Maurizio | |
Tipo di finanziamento | Fondi dell'ateneo | |
Finanziatori | Università degli Studi di SALERNO | |
Importo | 1.900,00 euro | |
Periodo | 29 Luglio 2016 - 20 Settembre 2018 | |
Gruppo di Ricerca | CALBI Maurizio (Coordinatore Progetto) |