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HOSTIS HUMANI GENERIS. CONTINUITÀ E DISCONTINUITÀ DI UNA FIGURA DELL'INIMICIZIA

Esiste oggi anche un nuovo tipo di pirateria. Alla pirateria classica, quella marittima, si affianca da alcuni decenni quella che viene definita “pirateria informatica”. Questa espressione richiama la violazione del copyright, la copia o la diffusione non autorizzata di opere coperte dalla cosiddetta “proprietà intellettuale”. Niente a che vedere, dunque col mare? Ma se di “pirateria” si parla, in questo caso, non è soltanto perché “pirata” è un termine che esprime particolare disprezzo (come accade ad esempio nell’espressione “pirata della strada”). Vi è qualcosa di più profondo. Qualcuno potrebbe rimanere perplesso, e chiedersi che cosa mai abbiano a che fare le gesta di Sandokan con la diffusione illegale dei file dell’omonimo sceneggiato a puntate tratto dai romanzi di Salgàri. Ma i nessi, come spero di riuscire a dimostrare, ci sono. Per individuarli, occorre partire dalle tre seguenti questioni: dove agiscono, che cosa fanno, chi sono i pirati informatici.

StrutturaDipartimento di Scienze Giuridiche (Scuola di Giurisprudenza)
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo1.396,00 euro
Periodo29 Luglio 2016 - 20 Settembre 2018
Proroga20 settembre 2019
Gruppo di RicercaPIETROPAOLI Stefano (Coordinatore Progetto)
BISOGNI Giovanni (Ricercatore)
GIORDANO Valeria (Ricercatore)
LUCE Sandro (Ricercatore)
MANCUSO Francesco (Ricercatore)
PRETEROSSI Geminello (Ricercatore)
TUCCI Antonio (Ricercatore)