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RETORICA E TOPICA NELLA LETTERATURA SLAVOANTICA

L’indagine si concentrerà su un selezionato corpus di testi slavoecclesiastici di origine anticobulgara e risalenti a un’età compresa tra la seconda metà del IX e il X secolo, ovvero agli albori della letteratura degli slavi. I testi prescelti saranno in prevalenza riconducibili al genere agiografico-omiletico e innografico, ovvero alle tipologie testuali più diffuse all’interno del sistema letterario slavo nel periodo in questione. Sebbene la ricerca preveda di focalizzare l’attenzione sulla letteratura originale, e in particolare sulla produzione dei maggiori autori del periodo (Clemente di Ocrida, Costantino di Preslav, Giovanni l’Esarca), al tempo stesso si renderà necessario prendere in considerazione il grande patrimonio letterario bizantino, che tra il IX e il X secolo giunse agli slavi in gran copia sotto forma di traduzioni e che rappresentò il modello normativo, sia sul piano contenutistico sia soprattutto formale. Il confronto fra le tradizioni greca e slava,alle quali in alcuni casi potrà essere accostata quella medio-latina, dovrà mettere in condizione di illustrare quanto dei fraseologismi e dei topoi considerati appartiene alla neonata tradizione slava e quanto invece ai modelli e le fonti della letteratura greca. Un ulteriore aspetto della ricerca consisterà nel valutare la vitalità del materiale esaminato nello sviluppo successivo della letteratura slava (in particolare slavo-ortodossa), al fine di verificare l’influenza dei modelli retorico-formali anticobulgari nei corso dei secoli medievali (secc. XI-XVI). L’indagine verrà condotta sulla base delle più recenti edizioni critiche e dei commenti ai testi, nonché mediante l’interrogazione dei più moderni strumenti lessicografici e delle maggiori banche date, tra le quali il Thesaurus Linguae Graecae, ecc.