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CAPITALE SOCIALE ED ISTITUZIONI: UN POSSIBILE CONNUBIO PER UNA GOVERNANCE TERRITORIALE INNOVATIVA
Il presente progetto si articola in quattro fasi, da realizzare in 36 mesi, per giungere ad un prodotto di ricerca che coniughi l’aspetto conoscitivo a quello politico-progettuale in una prospettiva geoeconomica.Nella prima si procederà, attraverso il reperimento dei materiali bibliografici e degli studi più recenti, all’individuazione delle condizioni generali che favoriscono l’attivazione delle relazioni fiduciarie. In particolare, saranno esaminate le diverse interpretazioni legate al concetto di fiducia, da alcuni vista come il prodotto di un processo evolutivo complesso condizionato dalle differenti tradizioni culturali e dai diversi sistemi morali, da altri, invece, è considerata un bene che può essere creato intenzionalmente e razionalmente per il perseguimento di obiettivi comuni.Nella seconda fase - considerata l’endemica debolezza delle relazioni fiduciarie estese e la scarsa propensione alla cooperazione – saranno approfonditi, con idonee analisi empiriche, gli studi tesi a sostenere l’importanza del vincolo di reciprocità tra il capitale sociale e le Istituzioni che, ribaltando la concezione Stato - centrica nel processo di elaborazione delle politiche pubbliche, crea spazi per l’inclusione di soggetti privati nei processi decisionali, moltiplicando le opportunità di collaborazione volte alla ricerca di nuove strategie di governance. Pertanto, il Gruppo di Ricerca giungerà a dimostrare che lo Stato, dismessa la sua funzione di decisore unico, può realmente fungere da mediatore tra policy-makers e policy-takers, al fine di assicurare processi decisionali condivisi e garantire il perseguimento degli interessi collettivi. A tal fine, è indispensabile promuovere l’embedded autonomy (Evans, 1995), ovvero la capacità dell’azione istituzionale di resistere – a livello locale e sovralocale – a qualsiasi forma di interesse particolare. Si giungerà, nella terza fase, a dimostrare che per migliorare le performance governative è necessaria una riformulazione del ruolo assunto dalle Istituzione pubbliche che dovrebbero supportare “dall’alto” gli attori locali a mobilitarsi “dal basso”, al fine di impiegare efficacemente il capitale sociale, quale risorsa imprescindibile per la costruzione di un innovativo progetto territoriale. Infine, nella quarta ed ultima fase, il Responsabile del Progetto di Ricerca approfondirà il contributo che le politiche pubbliche devono fornire alla promozione e diffusione del capitale sociale, il quale – interagendo in un rapporto circolare e cumulativo anche con le componenti dello spazio economico – può contribuire a generare lo status ottimale per: 1) incrementare, attraverso comportamenti sorretti dalla fiducia reciproca, i livelli di efficienza produttiva e gli scambi, riducendo, nel contempo, i costi di transazione; 2) creare le condizioni favorevoli per l’attrazione di risorse e per l’attivazione del potenziale endogeno territoriale; 3) soddisfare i bisogni della collettività locale con un conseguenziale miglioramento della qualità della vita; 4) concorrere al soddisfacimento di alcuni degli obiettivi della Strategia Europa 2020.
Struttura | Dipartimento di Scienze Giuridiche (Scuola di Giurisprudenza) | |
Responsabile | CITARELLA Germana | |
Tipo di finanziamento | Fondi dell'ateneo | |
Finanziatori | Università degli Studi di SALERNO | |
Importo | 748,00 euro | |
Periodo | 20 Novembre 2017 - 20 Novembre 2020 | |
Proroga | 20 febbraio 2021 | |
Gruppo di Ricerca | CITARELLA Germana (Coordinatore Progetto) MAGLIO Monica (Ricercatore) VITA Annunziata (Ricercatore) |