Progetti

Antonio D'AMATO Progetti

MODELLI DI MANAGEMENT PER LO SVILUPPO "SMART" DELLA LOGISTICA PORTUALE INTEGRATA (CON FOCUS SULLA CATENA DEL FREDDO PER PRODOTTI FARMACEUTICI E AGROALIMENTARI)

All’integrazione tra gli operatori del porto da un lato e tra il sistema portuale e la rete logistica nazionale dall’altro è necessario affiancare la collaborazione tra porti. Non tutti i porti, infatti, possono ospitare le grandi navi portacontainer: è dunque auspicabile collegare i porti in cui possono approdare le navi di grandi dimensioni – porti hub – con quelli di dimensioni ridotte mediante attività di feederaggio, che nel “modello” teorico che si vuole proporre, tuttavia, rappresenta solo il punto di partenza di un progetto di più ampio respiro che dovrebbe trovare compimento nelle attività di networking tra porti aventi natura e funzioni diverse, allo scopo di incrementare il vantaggio competitivo di una più ampia catena di fornitura logistico-portuale. In base alle esigenze variabili di ogni supply chain, la collaborazione porto-porto può essere: 1) sequenziale: ogni porto svolge un compito preciso specializzandosi in una determinata funzione; 2) reciproca:ogni porto svolge compiti precisi all’interno del network, ma può acquisire commissioni dagli altri porti del “sistema”; 3) di gruppo: diversi porti possono instaurare tra loro relazioni di “coopetizione” con l’obiettivo di perseguire la crescita del mercato in cui sono concorrenti. In questo caso, i porti cercano di diversificare la propria offerta al fine di garantire utilità all’intero gruppo di porti che siano parte della rete. Il vantaggio competitivo di un percorso logistico integrato, pertanto, si gioca non tanto sulla localizzazione o sull’efficienza del singolo porto, ma sempre più sul “valore medio globale” dei risparmi di tempo e di costo che il percorso nel suo complesso riesce a totalizzare, cui si aggiungono l’efficacia dei servizi erogati lungo tutto il percorso, ponderando il tutto rispetto alla rilevanza geopolitica della catena, anche e soprattutto in una prospettiva di responsabilità sociale, che si ritiene essere una fondamentale chiave dilettura per l’incremento della complessiva efficacia ed efficienza di una filiera logistica in ambito portuale. Accanto alle soluzioni prospettate, si ritiene che la capacità di un porto d’incrementare il valore complessivo di una determinata supply chain sia strettamente legata alla capacità/volontà di tutti gli attori portuali di intraprendere politiche di responsabilità sociale dal cui successo potrebbe derivare anche una notevole reputazione per il porto e per la supply chain di riferimento, che potrebbe tradursi in maggiore prestigio, maggiore potere di mercato e maggiore profitto. Un modello “avanzato” di port supply chain management, che costituisce lo specifico oggetto della ricerca, dovrebbe svilupparsi preferibilmente intorno a un “Porto Etico”, ossia “messaggero” di determinati valori socio-economici. Il valore potenziale complessivo di un porto inserito in una specifica supply chain sarebbe quindi non assoluto, ma relativo, in quanto dipende proprio daquella supply chain. Pubblicazioni in materia: - Ciasullo, M.V., Festa, G., and Festa, A. (2016). “Smart management of port logistic networks - The Italian case”. Vrontis, D., Bresciani, S., and Rossi, M. (Eds.), Managing Globalization. New Business Models, Strategies and Innovation of Firms, Cambridge Scholars Publishing, Newcastle upon Tyne, UK, ISBN (10): 1-4438-8897-4, ISBN (13): 978-1-4438-8897-4, pp. 207-232. - Ciasullo, M.V., Festa, G., and Maione, M. (2014). “A sustainable vision of port supply chain. A study on the automotive sector”. Esperienze d'impresa, ISSN: 1971-5293, Vol. Iss. 2/2014, pp. 51-75. Altre pubblicazioni: - Festa, G., Vrontis, D., Thrassou, A., and Ciasullo, M.V. (2015). “A value co-creation model for wine tourism”. International Journal of Management Practice, ISSN online: 1741-8143, ISSN print: 1477-9064, Vol. 8, Iss. 3, pp. 247-267. - Tommasetti, A., and Festa G. (2014). “An Analysis of Wine Tourism in Italy from a Strategic Service-Based Perspective”. Service Science, ISSN online: 2164-3970, Vol. 6, Iss. 2, pp. 122-135.

StrutturaDipartimento di Scienze Economiche e Statistiche/DISES
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo1.607,11 euro
Periodo29 Luglio 2016 - 20 Settembre 2018
Gruppo di RicercaFESTA Giuseppe (Coordinatore Progetto)
CUOMO Maria Teresa (Ricercatore)
D'AMATO Antonio (Ricercatore)
METALLO Gerardino (Ricercatore)
PISCOPO Gabriella (Ricercatore)
SAVIANO Marialuisa (Ricercatore)