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STRATEGIE E STRUMENTI DI COMUNICAZIONE PER MODELLI DI SMART GOVERNANCE
Nell’ambito della ricerca dei modelli di Governance da adottare per la gestione intelligente (smart), è importante rifiutare la logica top-down, espressione di potere opportunistico e individualistico, e di abbracciare la logica bottom-up, ovvero di reti di governance (Triantafillou, 2004; Piciocchi e Bassano, 2009), basata sulla conoscenza e sulla fiducia condivisa. Questo cambiamento di prospettiva, è coerente con l’assunto che la sostenibilità di ciascun sistema dipende dalla capacità del suo governo di creare e sviluppare meccanismi di valore di co-creazione, nonché garantire equifinalità sistemica, in ragione di un continuo processo di mediazione delle aspettative degli stakeholder (clienti, cittadini, ecc ...). Nei sistemi complessi, il valore di co-creazione e di equifinalità implicano la cooperazione di rete e la collaborazione fondata sui valori in grado di assicurare la governamentalità multilivello (Rosenau e Czempiel, 1992).Le ipotesi e la tesi della ricerca sono dunque le seguenti:HP1)Se la governance può essere considerata come il risultato di una continua trasformazione della struttura di governo in linea con le nuove logiche di business e di liberalismo sociale;eHp2) se i sistemi di governance sono: a) una configurazione dinamica delle risorse, b) un insieme di valore di co-creazione tra strutture consonanti; c) una sintesi di competenze-capacità-conoscenze; d) un processo adattivo rispondente all'ambiente esterno dinamico;alloraTh) modelli di smart governance, necessari per valutare le competenze e mediare le aspettative degli stakeholder, hanno bisogno di una re-interpretazione della struttura e della comunicazione di governo in ottica di governamentalità.L’efficacia dell’azione di concertazione governamentale presuppone l’adozione di una logica sistemica pluri-relazionale e competenze di governo in grado di: garantire consistenza dei legami tra le componenti del sistema organizzativo/territoriale; presiedere e tutelare l’integrità strutturale del sistema da governare; assicurare l’unitarietà e le sinergie operative; rappresentare la sintesi delle soggettività coinvolte e dei particolari rispettivi interessi. In tal senso, la comunicazione costituisce un must irrinunciabile, tanto in ottica di condivisione delle linee di indirizzo strategico (co-evoluzione), quanto in termini di regolazione e mediazione delle aspettative (co-creazione e distribuzione di valore). Infatti, proprio attraverso le forme di comunicazione strategica, la Smart Governance è in grado di definire, in modo concertato, e implementare, in modo collaborativo, la missione e la vision, gli obiettivi, il posizionamento, lo status competitivo dell’organizzazione complessa; in altri termini, l’azione comunicativa deve essere in grado di assicurare un adeguato grado di apertura (partecipazione) con il contesto governato e gli ambienti relazionati, una rilevante capacità di attrazione di investimenti produttivi, una condivisione di valori guida destinati a rappresentare il vantaggio competitivo su cui poggiare le azioni strategiche e, quindi, la vitalità del sistema nel suo complesso.La ricerca si pone, dunque, quali outcome l’identificazione di idonee strategie di comunicazione quali leve strategiche di Smart Governance a forte connotazione collaborativa; in tale ottica, infatti, la comunicazione va intesa nella triplice prospettiva: 1) di facilitatore dello sviluppo e del coinvolgimento della comunità e/o società organizzativa; 2) di attrattore di risorse capaci di integrare la dotazione strutturale ed accompagnare il sistema nel suo percorso evolutivo; 3) di “canale” connettivo per il dialogo e lo scambio tra articolazioni socio-culturali-economiche sempre troppo spesso frammentate, eterogenee, isolate.