ECONOMIA ED ESTIMO AMBIENTALE

Gianluigi DE MARE ECONOMIA ED ESTIMO AMBIENTALE

0612500019
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE
CORSO DI LAUREA
INGEGNERIA CIVILE PER L'AMBIENTE ED IL TERRITORIO
2018/2019

OBBLIGATORIO
ANNO CORSO 3
ANNO ORDINAMENTO 2012
SECONDO SEMESTRE
CFUOREATTIVITÀ
660LEZIONE
Obiettivi
FORNIRE LE NOZIONI DI ECONOMIA E DI ESTIMO AVENTI RILIEVO PER LE ATTIVITÀ DELL’INGEGNERE NEI CAMPI DELLO SVILUPPO, DELLA CONSERVAZIONE E GESTIONE DELL’AMBIENTE ANTROPIZZATO E DI QUELLO NATURALE, CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLA VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE AMBIENTALI.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI:
1.CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE
ACQUISIZIONE DEL LESSICO TECNICO DEL SETTORE ESTIMATIVO, DEI PARADIGMI DELLA DISCIPLINA, DELLA LOGICA OPERATIVA E DELLA NORMATIVA CHE CONFORMA L’AMBITO VALUTATIVO.
2.CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZE E COMPRENSIONE
CONOSCERE LE FONTI CHE GENERANO I DATI PER LE STIME, SAPER LEGGERE E INTERPRETARE DOCUMENTI E INFORMAZIONI DA INTRODURRE NELLA VALUTAZIONE, ESSERE IN GRADO DI TRADURRE IN ELABORATO TECNICO (PERIZIA O ALTRO) LE FASI LOGICHE DEL GIUDIZIO DI STIMA.
3.AUTONOMIA DI GIUDIZIO
CAPACITÀ DI DISCERNIMENTO DELLA RAGION PRATICA POSTA DAL QUESITO, DI SELEZIONE DEL PROCEDIMENTO ESTIMATIVO IN FUNZIONE DELLA DISPONIBILITÀ DEI DATI E DELLE CARATTERISTICHE GIURIDICO-ECONOMICHE DEL BENE OGGETTO DELLA VALUTAZIONE.
4.ABILITÀ COMUNICATIVE
SAPERSI RELAZIONARE CON ESPERTI DI ALTRE DISCIPLINE, SVILUPPARE E COLTIVARE LO SPIRITO DI GRUPPO, COMUNICARE I RISULTATI DEL PROPRIO LAVORO IN TERMINI CHIARI ED EFFICACI.
Prerequisiti
1.PREREQUISITI
PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI PREFISSATI, SONO RICHIESTE CONOSCENZE MATEMATICHE DI BASE E DI ECONOMIA GENERALE.
2.PROPEDEUTICITÀ
NESSUN ESAME È PROPEDEUTICO ALL’INSEGNAMENTO
Contenuti
PRESENTAZIONE (2H)
COMPITI E CONTENUTI DELL’ESTIMO. RAPPORTI DELL'ESTIMO CON LA PROFESSIONE DELL'INGEGNERE. ORGANIZZAZIONE DEL CORSO. MATERIALE DIDATTICO ED ESERCITAZIONI.

PRINCIPI DI ECONOMIA (4H + 2H DI ESERCITAZIONE)
BENI ECONOMICI. LEGGI ECONOMICHE. AZIENDA E IMPRESA. CAPITALI E BILANCIO DELL’AZIENDA. FORME DI MERCATO. IL REDDITO NAZIONALE. GLI INVESTIMENTI. MONETA E INTERESSE. INFLAZIONE.

MATEMATICA FINANZIARIA (2H + 2H DI ESERCITAZIONE)
CALCOLO DELL’INTERESSE. IL MONTANTE. SCONTO E POSTICIPAZIONE. ANNUALITÀ E PERIODICITÀ. AMMORTAMENTO E REINTEGRAZIONI.

IL GIUDIZIO DI STIMA (12H + 3H DI ESERCITAZIONE)
LE FASI DEL GIUDIZIO DI STIMA. LA RAGION PRATICA. GLI ASPETTI ECONOMICI. L’INDIVIDUAZIONE DELL’ASPETTO ECONOMICO CHE SODDISFA LA RAGION PRATICA. IL METODO DELL’ESTIMO. I PROCEDIMENTI DI STIMA. LA SCELTA DEL PROCEDIMENTO. L’ORDINARIETÀ NEL GIUDIZIO DI STIMA. LA RILEVAZIONE DEI DATI. IL VALOR CAPITALE. LE AGGIUNTE E LE DETRAZIONI.

L'ESTIMO DEGLI IMMOBILI (12H + 2H DI ESERCITAZIONE)
IL COMPUTO METRICO ESTIMATIVO. IL MERCATO IMMOBILIARE. LA STIMA DEI FABBRICATI. LA STIMA DELLE AREE EDIFICABILI. I MILLESIMI CONDOMINIALI.

LIMITAZIONI DEL DIRITTO DI PROPRIETÀ E DANNI (8H + 2H DI ESERCITAZIONE)
STIMA DELLE INDENNITÀ DI ESPROPRIO. INDENNITÀ PER SERVITÙ DI ELETTRODOTTO, METANODOTTO E SCARICO COATTIVO. LE STIME IN TEMA DI USUFRUTTO. STIMA DEI DANNI.

ESTIMO INDUSTRIALE E COMMERCIALE (2H + 2H DI ESERCITAZIONE)
LA STIMA DEGLI IMPIANTI. LA STIMA DELLE AZIENDE. STIMA DEL VALORE DI AVVIAMENTO.

CATASTO (4H +1H DI ESERCITAZIONE)
FUNZIONI CIVILI E FISCALI DEL CATASTO. IL CATASTO DEI TERRENI. IL CATASTO DEI FABBRICATI.
Metodi Didattici
IL CORSO PREVEDE LEZIONI FRONTALI ED ESERCITAZIONI, DURANTE LE QUALI VANNO ILLUSTRATI ESEMPI APPLICATIVI DEI PRINCIPI TEORICI. AGLI STUDENTI, DISTRIBUITI IN GRUPPI DI LAVORO, È RICHIESTO DI SVILUPPARE UN CASO OPERATIVO DI STIMA. IL DETTAGLIO DELLE ORE DI LEZIONE E DI ESERCITAZIONE È RIPORTATO AL PARAGRAFO PRECEDENTE. ALLE LEZIONI SONO RIFERITI 4,6 CFU, ALLE ESERCITAZIONI 1,4.
È PREVISTO L’OBBLIGO DI FREQUENZA. LA PERCENTUALE MINIMA, COME DA REGOLAMENTO DEL CORSO DI STUDI, È PARI AL 70% DELLE ORE DI ATTIVITÀ DIDATTICA.
Verifica dell'apprendimento
LA VALUTAZIONE DEI RISULTATI DI APPRENDIMENTO, CONDOTTA IN SEDE DI ESAME FINALE, SARÀ SVOLTA IN RIFERIMENTO AI SEGUENTI CRITERI EQUIPOLLENTI:
A. PROPRIETÀ DI LINGUAGGIO DEL CANDIDATO RISPETTO ALLA SPECIFICA TERMINOLOGIA DELLA DISCIPLINA IN OGGETTO;
B. CONOSCENZA DEI POSTULATI E DELLA LOGICA DI BASE DELLA DISCIPLINA;
C. CONOSCENZA E CAPACITÀ RISOLUTIVA DELLE PRINCIPALI QUESTIONI APPLICATIVE NOTE;
D. CAPACITÀ DI SINTESI DELLE NOZIONI DI BASE IN APPROCCI RISOLUTIVI DI QUESTIONI APPLICATIVE NUOVE;
E. LIVELLO DI APPROFONDIMENTO DEGLI ELABORATI PROGETTUALI SVILUPPATI NEL CORSO DI INSEGNAMENTO.

L’ESAME, CHE SI TERRÀ AL TERMINE DELL’INSEGNAMENTO, È SVOLTO CON PROVA INDIVIDUALE DI CONFERIMENTO ORALE ED È VALUTATO IN TRENTESIMI.
LA DURATA DELLA PROVA È PROPORZIONALE ALLA VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO DEI CONTENUTI DEL PROGRAMMA.

AI FINI DELLA LODE SI TERRÀ CONTO:
-DELLA QUALITÀ DELL’ESPOSIZIONE, IN TERMINI DI UTILIZZO DI LINGUAGGIO SCIENTIFICO APPROPRIATO;
-DELLA CAPACITÀ DI CORRELAZIONE TRASVERSALE TRA I DIVERSI ARGOMENTI DEL CORSO E, OVE POSSIBILE, CON ALTRE DISCIPLINE;
-DELL’AUTONOMIA DI GIUDIZIO DIMOSTRATA.
Testi
MANGANELLI B., NESTICÒ A., GUADALUPI A., NOZIONI DI ECONOMIA - PER I CORSI DI ESTIMO E DI VALUTAZIONE ECONOMICA DEI PROGETTI, CUES, 2002, SALERNO.

MEDICI G., PRINCIPI DI ESTIMO, CALDERINI, 1972 BOLOGNA.

FORTE C., ELEMENTI DI ESTIMO URBANO, ETASLIBRI, 1973 MILANO.

DE MARE G. E MORANO P., LA STIMA DEL COSTO DELLE OPERE PUBBLICHE, UTETLIBRERIA, TORINO 2002.

MANGANELLI B. E PACIFICO A., STRUTTURA E NORMATIVA DEI CATASTI TERRENI E FABBRICATI, CUES, SALERNO 2004.

POLELLI M., NUOVO TRATTATO DI ESTIMO, MAGGIOLI EDITORE, S. MARINO 2008.

DEL GIUDICE V., ESTIMO E VALUTAZIONE ECONOMICA DEI PROGETTI, LOFFREDO EDITORE, 2010 CASORIA (NA).
Altre Informazioni
IL CORSO È EROGATO PRESSO LA FACOLTÀ DI INGEGNERIA. SI CONSULTI IL SITO DI FACOLTÀ (HTTP://WWW.UNISA.IT/FACOLTA/INGEGNERIA/INDEX) PER L'INDICAZIONE DELL'ORARIO E DELLE AULE.

LA LINGUA DI INSEGNAMENTO È L'ITALIANO.
  BETA VERSION Fonte dati ESSE3 [Ultima Sincronizzazione: 2019-10-21]