SOCIOLOGIA DEI PROCESSI ECONOMICI E DEL LAVORO

Davide BUBBICO SOCIOLOGIA DEI PROCESSI ECONOMICI E DEL LAVORO

1212100065
DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE, SOCIALI E DELLA COMUNICAZIONE
CORSO DI LAUREA
SCIENZE POLITICHE E DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI
2017/2018



ANNO CORSO 3
ANNO ORDINAMENTO 2008
PRIMO SEMESTRE
CFUOREATTIVITÀ
540LEZIONE
Obiettivi
L’INSEGNAMENTO DI SOCIOLOGIA ECONOMICA È SUDDIVISO IN 6 MODULI DI 10 ORE CIASCUNO PER COMPLESSIVE 60 ORE. L’ORGANIZZAZIONE IN MODULI HA L’OBIETTIVO DI SEMPLIFICARE E CHIARIRE I CONTENUTI DEL PROGRAMMA AL FINE DI APPROFONDIRE ALCUNI DEI TEMI E DELLE PROBLEMATICHE PRINCIPALI DELLA DISCIPLINA. LA SOCIOLOGIA ECONOMICA COSTITUISCE UN CAMPO TEORICO E DI RICERCA CHE METTE AL CENTRO IL RAPPORTO TRA ECONOMIA E SOCIETÀ. QUESTO RAPPORTO È OSSERVATO SECONDO DIVERSE PROSPETTIVE TEORICHE E PUÒ ESSERE INDAGATO PRENDENDO A RIFERIMENTO UNA VARIETÀ DI CONTESTI CHE INCLUDONO COMPORTAMENTI, EFFETTI E CONSEGUENZE DELL’AZIONE DEGLI INDIVIDUI QUANDO SONO IN INSERITI NELL’AMBITO DI ATTIVITÀ DI NATURA ECONOMICA.

LE PRINCIPALI CONOSCENZE CHE IL CORSO SI PROPONE DI FAR ACQUISIRE ALLO STUDENTE SONO LE SEGUENTI:

•ORIGINE DELLA DISCIPLINA E CONFRONTO CON L’ECONOMIA POLITICA CLASSICA.
•PRINCIPALI AUTORI DI RIFERIMENTO SUL PIANO TEORICO.
•PRINCIPALI PROSPETTIVE TEORICHE INTERPRETATIVE: VECCHIA E NUOVA SOCIOLOGIA ECONOMICA, SOCIOLOGIA INDUSTRIALE, NEOISTITUZIONALISMO ECONOMICO.
•ELEMENTI TEORICI E INTERPRETATIVI RELATIVI AI SEGUENTI CAMPI DI ANALISI: SVILUPPO ECONOMICO, ISTITUZIONI REGOLATIVE DEI MERCATI, SISTEMI DI WELFARE, MERCATO DEL LAVORO, RELAZIONI INDUSTRIALI, ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E ANALISI DELLE CONDIZIONI DI LAVORO, FORME DI ORGANIZZAZIONE DELL’IMPRESA.

LE PRINCIPALI ABILITÀ:

•INDIVIDUAZIONE DELLE PROBLEMATICHE DI CARATTERE ECONOMICO E DELLE LORO CONSEGUENZE SOCIALI.
•CAPACITÀ ARGOMENTATIVE RELATIVAMENTE ALL’ESAME DI RELAZIONI CONFLITTUALI CHE IN AMBITO SOCIALE POSSONO DERIVARE DA ELEMENTI DI NATURA ECONOMICA.
•CAPACITÀ DI FARE RICORSO AGLI INDICATORI SOCIOECONOMICI PER LA DESCRIZIONE DEI FENOMENI A LIVELLO TERRITORIALE.
•CAPACITÀ ANALITICHE E METODOLOGICHE CHE POSSONO RISULTARE UTILI ALL’INDAGINE DI FENOMENI NON EVIDENTI O PER I QUALI NON SI HANNO DATI O INFORMAZIONI SUFFICIENTI.
Prerequisiti
EVENTUALI CONOSCENZE RITENUTE UTILI SONO RIFERIBILI AD ALCUNE NOZIONI ELEMENTARI DI ECONOMIA CON RIFERIMENTO AI PRINCIPALI INDICATORI UTILIZZATI IN QUESTA DISCIPLINA, IN PARTICOLARE PER QUANTO RIGUARDA IL TEMA DELLO SVILUPPO ECONOMICO/TERRITORIALE E DELL’IMPRESA.
AL FINE DI POTER ACCEDERE ALL’ESAME, IN COERENZA CON L’OFFERTA FORMATIVA PREVISTA DAL CORSO DI STUDIO DI SOCIOLOGIA, LO STUDENTE DOVRÀ AVER SOSTENUTO ALMENO UN ESAME TRA “ISTITUZIONI DI SOCIOLOGIA” E “STORIA DEL PENSIERO SOCIOLOGICO”.
Contenuti
I PRINCIPALI ARGOMENTI PREVISTI DALL’INSEGNAMENTO SONO DI SEGUITO ELENCATI SECONDO LA SEGUENTE ORGANIZZAZIONE IN MODULI:

MODULO 1 (10 ORE) – LA SOCIOLOGIA ECONOMICA: DEFINIZIONE DEL CAMPO DI INTERVENTO DELLA DISCIPLINA

•INTRODUZIONE ALLA DISCIPLINA E ALLE PRINCIPALI PROBLEMATICHE
•LA SOCIOLOGIA ECONOMICA E L’ECONOMIA POLITICA CLASSICA A CONFRONTO
•LE PRINCIPALI PROSPETTIVE TEORICHE E I FILONI DI STUDIO

MODULO 2 (10 ORE) – LE ORIGINI DELLA DISCIPLINA: IL CONTRIBUTO DEI CLASSICI

•WEBER E LE ORIGINI DEL CAPITALISMO
•MARX E L’ANALISI DEI PROCESSI DI PRODUZIONE
•POLANYI E L’ECONOMIA COME PROCESSO ISTITUZIONALE

MODULO 3 (10 ORE) – SVILUPPO ECONOMICO E ORGANIZZAZIONE STATALE

•PROCESSI DI MODERNIZZAZIONI E PROBLEMATICHE DELLO SVILUPPO
•ASCESA E DECLINO DELLO STATO SOCIALE KEYNESIANO
•GLOBALIZZAZIONE E VARIETÀ DEI CAPITALISMI

MODULO 4 (10 ORE) – ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEL MERCATO DEL LAVORO

•IL MERCATO DEL LAVORO: PROBLEMATICHE E PROSPETTIVE TEORICHE
•GLI INDICATORI DEL MERCATO DEL LAVORO
•ISTITUZIONI, FONTI STATISTICHE E REGOLAZIONE DEL MERCATO DEL LAVORO

MODULO 5 (10 ORE) – ATTIVITÀ ECONOMICHE E SVILUPPO TERRITORIALE

•L’IMPRESA E LO SVILUPPO LOCALE
•FORME DI ORGANIZZAZIONI DELL’IMPRESA
•IL DISTRETTO INDUSTRIALE TRA ECONOMIA E SOCIETÀ

MODULO 6 (10 ORE) – ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E RELAZIONI INDUSTRIALI

•FORDISMO, TOYOTISMO E ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
•PROCESSI DI TERZIARIZZAZIONE DELL’ECONOMIA E DEINDUSTRIALIZZAZIONE
•RELAZIONI INDUSTRIALI E ANALISI DELLE CONDIZIONI DI LAVORO
Metodi Didattici
L’INSEGNAMENTO È EROGATO SOTTO FORMA DI LEZIONI FRONTALI PER UN TOTALE DI 51 ORE, DI ESERCITAZIONI (3 PER 6 ORE, ALLA FINE DI OGNI DUE MODULI) E SEMINARI CON INVITATI ESTERNI IN PRESENZA DEL DOCENTE PER UN TOTALE DI 3 ORE IN OCCASIONE DI TRE DIFFERENTI LEZIONI.

LE ESERCITAZIONI SONO BASATE SU PROVE SCRITTE FINALIZZATE A ISTRUIRE LO STUDENTE RISPETTO ALL’ACQUISIZIONE DI CAPACITÀ DI SCRITTURA, DI ELABORAZIONE E DI PROBLEMATIZZAZIONE RELATIVAMENTE AI TEMI TRATTATI DURANTE IL CORSO. I SEMINARI CON INVITATI ESTERNI SONO PENSATI PER OFFRIRE UNA CONOSCENZA PIÙ DETTAGLIATA, AD ESEMPIO, DI UN DATO FENOMENO E/O DI UNA POLITICA PUBBLICA PIUTTOSTO CHE PER L’ANALISI DI SPECIFICI ASPETTI DI NATURA METODOLOGICA RIFERITI AD UNO DEI TEMI FINO A QUEL MOMENTO AFFRONTATI NEL CORSO.
Verifica dell'apprendimento
IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI DELL’INSEGNAMENTO È CERTIFICATO MEDIANTE IL SUPERAMENTO DI UN ESAME DI VALUTAZIONE IN TRENTESIMI. L’ESAME PREVEDE UNA PROVA SCRITTA E UNA PROVA ORALE CHE HA LUOGO IN GIORNI DIVERSI. LA PROVA ORALE CONSISTERÀ INIZIALMENTE SULLA DISCUSSIONE DEI RISULTATI DELLA PROVA SCRITTA E IN SEGUITO SULLA VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO DI ALTRI TEMI DEL PROGRAMMA. IL VOTO FINALE È OTTENUTO DALLA SOMMATORIA DELLA VALUTAZIONE RIPORTATA NELLA PRIMA E NELLA SECONDA PROVA.
LA PROVA SCRITTA CONSISTE NELLA COMPOSIZIONE DI UN BREVE TESTO NELLA FORMA DI RISPOSTA A DOMANDE APERTE (DI CARATTERE TEORICO, DI COMMENTO DI UN GRAFICO O DI UNA TABELLA) CON DURATA DI 2 ORE ED È FINALIZZATA A VERIFICARE LA CAPACITÀ DI COMPRENSIONE DEGLI ARGOMENTI OGGETTO DELLA PROVA E LA CAPACITÀ DI COMUNICARE IN FORMA SCRITTA.
LA PROVA ORALE CONSISTE IN UNA DISCUSSIONE DELLA DURATA DI 25 MINUTI CIRCA FINALIZZATA AD ACCERTARE IL LIVELLO DI CONOSCENZA E LA CAPACITÀ DI COMPRENSIONE ED ELABORAZIONE RAGGIUNTA DALLO STUDENTE RISPETTO AI TEMI TRATTATI NELLA PARTE SCRITTA E A QUELLI PREVISTI NEL RESTO DEL PROGRAMMA. LA PROVA ORALE CONSENTE INOLTRE DI VERIFICARE LA CAPACITÀ DI COMUNICAZIONE DELLO STUDENTE RIGUARDO ALLA PROPRIETÀ DI LINGUAGGIO E ALL’ORGANIZZAZIONE AUTONOMA DELL’ESPOSIZIONE SU ARGOMENTI DI CONTENUTO TEORICO E APPLICATIVO, OLTRE CHE A VALUTARE LA CAPACITÀ DI ELABORARE ANALISI CRITICHE IN FORMA DISCORSIVA RISPETTO ALLE PROBLEMATICHE TEORICHE E DI ALTRA NATURA INCONTRATE.
Testi
FRANÇOIS VATIN, L’ECONOMIA POLITICA DEL LAVORO. MERCATO, LAVORO SALARIATO E PRODUZIONE, OMBRE CORTE, VERONA 2017 (INTRODUZIONE, PREFAZIONE, CAPITOLI 1, 2, 5, 6, 9, 10 E 11).

CARLO TRIGILIA, SOCIOLOGIA ECONOMICA, VOL. II. TEMI E PERCORSI CONTEMPORANEI, IL MULINO, BOLOGNA 2009.
Altre Informazioni
ALCUNI TESTI DI CONSULTAZIONE E APPROFONDIMENTO

ALBERTO MARTINELLI, ECONOMIA E SOCIETÀ, EDIZIONI DI COMUNITÀ 1999 (TESTO FUORI COMMERCIO MA DISPONIBILE IN BIBLIOTECA).
MARINO REGINI, LA SOCIOLOGIA ECONOMICA CONTEMPORANEA, LATERZA 2007.
FILIPPO BARBERA, NICOLA NEGRI, MERCATI, RETI SOCIALI, ISTITUZIONI. UNA MAPPA PER LA SOCIOLOGIA ECONOMICA, IL MULINO 2008.
EMILIO REYNERI, INTRODUZIONE ALLA SOCIOLOGIA DEL MERCATO DEL LAVORO, IL MULINO 2017.
ENRICO PUGLIESE, SOCIOLOGIA DELLA DISOCCUPAZIONE, IL MULINO 1993.
RENATA SEMENZA, IL MONDO DEL LAVORO. LE PROSPETTIVE DELLA SOCIOLOGIA, UTET 2014.
BENNETT HARRISON, AGILE E SNELLA. COME CAMBIA L’IMPRESA NELL’ERA DELLA FLESSIBILITÀ, EDIZIONI LAVORO 1999.
ALBERTO MARTINELLI E NEIL J. SMELSER, SOCIOLOGIA ECONOMICA, IL MULINO 1990.
LUCIANO GALLINO, LA SOCIOLOGIA. INDIRIZZI, SPECIALIZZAZIONI, RAPPORTI CON ALTRE SCIENZE. VOCE: SOCIOLOGIA ECONOMICA, UTET 1989.
CARLO TRIGILIA, SOCIOLOGIA ECONOMICA. VOL. I. PROFILO STORICO, IL MULINO 2009.
RICHARD SWEDBERG, SOCIOLOGIA ECONOMICA, EGEA 2005.
MICHELE ALACEVICH, DANIELA PARISI, ECONOMIA POLITICA. UN’INTRODUZIONE STORICA, IL MULINO 2009.
MARCO MORONI (A CURA DI), LO SVILUPPO LOCALE. STORIA, ECONOMIA, SOCIOLOGIA, IL MULINO 2008.
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