IDROLOGIA

Pierluigi FURCOLO IDROLOGIA

0622500014
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE
INGEGNERIA PER L'AMBIENTE ED IL TERRITORIO
2014/2015



ANNO CORSO 2
ANNO ORDINAMENTO 2012
PRIMO SEMESTRE
CFUOREATTIVITÀ
660LEZIONE
Obiettivi
IL CORSO DI IDROLOGIA SI PONE LO SCOPO DI SVILUPPARE ED APPROFONDIRE LE CONOSCENZE NECESSARIE PER LA CORRETTA VALUTAZIONE DELLE RISORSE IDRICHE E DEL RISCHIO IDRAULICO SUL TERRITORIO.

CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE:
DAL PUNTO DI VISTA GENERALE IL CORSO SI PONE LO SCOPO DI FORNIRE LA CONOSCENZA E LA PADRONANZA DEI PRINCIPI AVANZATI DELL'IDROLOGIA, DA ACQUISIRE MEDIANTE LO STUDIO E LA COMPRENSIONE DI LIBRI DI TESTO E PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE ED ESEMPI PRATICI.
DAL PUNTO DI VISTA SPECIALISTICO IL CORSO SI PONE LO SCOPO DI FORNIRE LE CONOSCENZE NECESSARIE PER LA COMPRENSIONE DEI SEGUENTI ASPETTI:
- CICLO IDROLOGICO E PROCESSI CHE LO GOVERNANO
- STRUMENTI E TECNICHE DI MONITORAGGIO IDROLOGICO
- VALUTAZIONE DELLE RISORSE IDRICHE AI FINI DELLO SFRUTTAMENTO
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO IDRAULICO SUL TERRITORIO

CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE:
DAL PUNTO DI VISTA GENERALE IL CORSO DI PONE LO SCOPO DI FORNIRE LA
CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZE E COMPRENSIONE A PROBLEMATICHE RELATIVE ALL’IDROLOGIA AL FINE DI RISOLVERE PROBLEMI INNOVATIVI E MULTIDISCIPLINARI E DI ELABORARE ED APPLICARE APPROCCI ORIGINALI E INNOVATIVI
DAL PUNTO DI VISTA SPECIALISTICO IL CORSO SI PONE LO SCOPO DI FORNIRE LE COMPETENZE NECESSARIE A:
- ANALIZZARE LE SERIE DI DATI IDROLOGICI MEDIANTE TECNICHE STATISTICHE
- CARATTERIZZARE I BACINI IDROGRAFICI
- VALUTARE LE PRINCIPALI GRANDEZZE IDROLOGICHE AI FINI DEL BILANCIO IDROLOGICO DI BACINO
- VALUTARE PROBABILISTICAMENTE GLI ESTREMI IDROLOGICI




AUTONOMIA DI GIUDIZIO:
CAPACITÀ DI RACCOGLIERE ED INTEGRARE CONOSCENZE NELL’AMBITO DELL’IDROLOGIA AL FINE DI GESTIRE LA COMPLESSITÀ E INTEGRARE INFORMAZIONI LIMITATE AL FINE DI GIUDIZI NON SOLO DI CARATTERE TECNICO MA ANCHE DI TIPO SOCIALE ED ETICO COLLEGATE ALLA APPLICAZIONE DELLE CONOSCENZE

ABILITÀ COMUNICATIVE:
COMUNICARE IN MODO CHIARO E PRIVO DI AMBIGUITÀ CONOSCENZE, METODI E CONCLUSIONI RELATIVE A PROBLEMATICHE CONNESSE ALL’IDROLOGIA, A INTERLOCUTORI CON PREPARAZIONE SPECIALISTICA E IDEE, CONCETTI DI BASE AD INTERLOCUTORI NON SPECIALISTI

CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO:
CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO CHE CONSENTANO DI CONTINUARE A STUDIARE PER LO PIÙ IN MODO AUTO--DIRETTO O AUTONOMO E CON PROPENSIONE ALLA INNOVAZIONE.

IL CORSO SI ARTICOLA SU 60 H DI CUI CIRCA IL 50% È DEDICATO ALLA TEORIA, IL 40% È DEDICATO AD ESERCITAZIONI ED IL 10% A LEZIONI DI RICHIAMO E PREPARAZIONE ALL’ESAME.

Prerequisiti
NESSUNO
Contenuti
INTRODUZIONE ALL’IDROLOGIA, LO SVILUPPO STORICO DELLE SCIENZE IDROLOGICHE.
IL CICLO IDROLOGICO A SCALA GLOBALE, FENOMENI PRINCIPALI, BILANCI DI MASSA E BILANCI DI ENERGIA.
ELEMENTI DI METEOROLOGIA, LA CIRCOLAZIONE ATMOSFERICA, VENTI GEOSTROFICI, FORMAZIONE E SVILUPPO DEI CICLONI EXTRA-TROPICALI, SISTEMI FRONTALI.
PRINCIPALI GRANDEZZE IDROLOGICHE E TECNICHE DI MISURA, CENNI SUGLI STRUMENTI DI MISURA.
IL PROCESSO DELLE PRECIPITAZIONI. FENOMENI FISICI CHE CONDUCONO ALLE PRECIPITAZIONI, CARATTERISTICHE SPAZIO-TEMPORALI DEL PROCESSO, CAMPIONAMENTO (MISURE) NEL TEMPO E NELLO SPAZIO, DEFINIZIONE DI INTESITÀ DI PRECIPITAZIONE COME DENSITÀ DI MISURA, VALUTAZIONE DEL VOLUME DI PRECIPITAZIONE SU UNA REGIONE SPAZIALE ASSEGNATA IN UN TEMPO ASSEGNATO, METODO DEI TOPOIETI E ALTRI METODI DETERMINISTICI PER L’INTERPOLAZIONE DELLE PRECIPITAZIONI NELLO SPAZIO.
DELIMITAZIONE E CARATTERIZZAZIONE DI UN BACINO IDROGRAFICO ASSEGNATA LA SEZIONE DI CHIUSURA. LINEA SPARTIACQUE, CURVA IPSOGRAFICA, QUOTA MEDIA E PENDENZA MEDIA DEL BACINO, PROFILO DELL’ASTA PRINCIPALE, PENDENZE MEDIE DI BENSON E DI TAYLOR, GERARCHIZZAZIONE DEL RETICOLO SECONDO HORTON E SECONDO SHREVE, FUNZIONE DI AMPIEZZA.
ELEMENTI DI TEORIA DELLE PROBABILITÀ. EVENTI CASUALI, SPAZIO DELLE PROVE E SPAZIO DEGLI EVENTI, DEFINIZIONE CLASSICA E DEFINIZIONE ASSIOMATICA DELLA PROBABILITÀ, PROBABILITÀ CONDIZIONATA E TEOREMA DI BAYES. VARIABILI CASUALI DISCRETE E CONTINUE, FUNZIONI DI PROBABILITÀ E DI DENSITÀ DI PROBABILITÀ, DISTRIBUZIONI BI-VARIATE E MULTI-VARIATE, DISTRIBUZIONI MARGINALI E CONDIZIONATE, MOMENTI DI UNA DISTRIBUZIONE, MOMENTI CONDIZIONATI. METODO DEI MOMENTI PER LA STIMA DEI PARAMETRI DELLE DISTRIBUZIONI. TRASFORMAZIONE DI VARIABILI CASUALI, DISTRIBUZIONI DERIVATE, RELAZIONI FRA I MOMENTI. PROCESSI CASUALI E SERIE STORICHE, STAZIONARIETÀ FORTE E DEBOLE, STRUTTURA DI AUTO-CORRELAZIONE.
PROBLEMI DI SFRUTTAMENTO DELLE RISORSE IDRICHE SUPERFICIALI. IMPIANTI A DEFLUSSO E A COMPENSO, COMPENSO STAGIONALE E PLURIENNALE, LIMITE IDROLOGICO DI SFRUTTAMENTO DELLA RISORSA. FUNZIONALITÀ DEGLI IMPIANTI, DEFINIZIONE DELLA MASSIMA EROGAZIONE, CURVA DELLA POSSIBILITÀ DI REGOLAZIONE DEI DEFLUSSI. ALEATORIETÀ DEI FENOMENI METEOROLOGICI, APPROCCIO PROBABILISTICO ALLA VALUTAZIONE DELLA FUNZIONALITÀ DEGLI IMPIANTI DI CAPTAZIONE, DEFINIZIONE DI PERIODO DI RITORNO E DI RISCHIO CUMULATO. USO DELLE CURVE DI POSSIBILITÀ DI REGOLAZIONE PER IL PROGETTO E LA VERIFICA DI IMPIANTI A SERBATOIO. PROCEDIMENTI PER LA STIMA DIRETTA E INDIRETTA DEI MINIMI DEFLUSSI, ANALISI REGIONALE, BILANCIO IDROLOGICO A SCALA DI BACINO. VALUTAZIONE DELL’EVAPOTRASPIRAZIONE POTENZIALE E REALE MEDIANTE FORMULE EMPIRICHE.
PROBLEMI DI DIFESA DALLE ACQUE, VALUTAZIONE DEGLI ESTREMI IDROLOGICI. MODELLI STOCASTICI PER IL PROCESSO DELLE PRECIPITAZIONI, PROCESSI POISSONIANI MARCATI, DISTRIBUZIONI ASINTOTICHE DI PROBABILITÀ DEI VALORI ESTREMI, MISTURA DI PROCESSI POISSONIANI MARCATI E DISTRIBUZIONE DEL VALORE ESTREMO A DOPPIA COMPONENTE (TCEV). LEGGI DI PROBABILITÀ PLUVIOMETRICA PUNTUALE E AREALE, DEFINIZIONI E IPOTESI DI BASE. FORMAZIONE DELLE PIENE: PROCESSI IDROLOGICI A SCALA DI VERSANTE, PIOGGIA EFFICACE: MECCANISMO HORTONIANO E MECCANISMO DUNNIANO, FORMAZIONE DEL DEFLUSSO NEI CANALI; PROCESSI IDROLOGICI A SCALA DI BACINO, MODELLI LINEARI STAZIONARI DI TRASFORMAZIONE AFFLUSSI EFFICACI-DEFLUSSI, L’IDROGRAMMA ISTANTANEO UNITARIO (IUH), MODELLI CONCETTUALI DI IUH: CORRIVAZIONE, INVASO LINEARE, NASH. MODELLI PER I VALORI ESTREMI DELLE PORTATE FLUVIALI, IL MODELLO VAPI PER LA CAMPANIA: PRIMO E SECONDO LIVELLO DI REGIONALIZZAZIONE, LEGGE DI CRESCITA CON IL PERIODO DI RITORNO; TERZO LIVELLO DI REGIONALIZZAZIONE: LEGGI DI PROBABILITÀ PLUVIOMETRICA AREALI, MODELLO GEOMORFOCLIMATICO PER LA PIENA INDICE.
Metodi Didattici
LEZIONI FRONTALI, ESERCITAZIONI, SEMINARI
Verifica dell'apprendimento
DISCUSSIONE DELL'ESERCITAZIONE SVOLTA DURANTE IL CORSO ED ESAME ORALE
Testi
U. MOISELLO, IDROLOGIA TECNICA, LA GOLIARDICA PAVESE
  BETA VERSION Fonte dati ESSE3 [Ultima Sincronizzazione: 2016-09-30]