Michele CALVELLO | ANALISI E MITIGAZIONE DEL RISCHIO DA FRANA
Michele CALVELLO ANALISI E MITIGAZIONE DEL RISCHIO DA FRANA
cod. 0622500053
ANALISI E MITIGAZIONE DEL RISCHIO DA FRANA
0622500053 | |
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE | |
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE | |
INGEGNERIA PER L'AMBIENTE ED IL TERRITORIO | |
2024/2025 |
OBBLIGATORIO | |
ANNO CORSO 2 | |
ANNO ORDINAMENTO 2022 | |
ANNUALE |
SSD | CFU | ORE | ATTIVITÀ | ||
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RISCHIO DA FRANA | |||||
ICAR/07 | 6 | 60 | LEZIONE | ||
INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DA FRANA | |||||
ICAR/07 | 6 | 60 | LEZIONE |
Obiettivi | |
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OBIETTIVO GENERALE IL MODULO 1 HA L’OBIETTIVO DI FAR CONOSCERE I MECCANISMI CHE PRESIEDONO ALLE DIVERSE FASI DEI FENOMENI FRANOSI, SIANO ESSI DI PRIMO DISTACCO O DI RIATTIVAZIONE, I FATTORI PREDISPONENTI E LE CAUSE INNESCANTI, E DI FAR ACQUISIRE LE METODOLOGIE PER LA PERIMETRAZIONE DELLA FRANOSITÀ, REALE O POTENZIALE, SU AREA VASTA, NONCHÉ LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO E DEI FATTORI CHE CONCORRONO ALLA SUA DEFINIZIONE (PERICOLOSITÀ, ELEMENTI A RISCHIO E VULNERABILITÀ). IL MODULO 2 HA L’OBIETTIVO DI FAR APPRENDERE COME UN PENDIO INTERAGISCE CON STRUTTURE ED INFRASTRUTTURE, NONCHÉ COME ESSO POSSA INTERESSARE CENTRI URBANI E POPOLAZIONI RESIDENTI, E DI FAR ACQUISIRE GLI STRUMENTI DECISIONALI E METODOLOGICI UTILI ALLA INDIVIDUAZIONE DELLE OPERE O AZIONI PIÙ IDONEE PER LA RIDUZIONE DEL RISCHIO DA FRANA. CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE MODULO 1. LO STUDENTE CONOSCERÀ LE TIPOLOGIE DEI FENOMENI FRANOSI, DEI MECCANISMI DI DEFORMAZIONI E ROTTURA DEI PENDII NATURALI, LA TEORIA DEL RISCHIO DA FRANA, E ACQUISIRÀ LA TERMINOLOGIA UTILIZZATA NELL’ANALISI DELLA SUSCETTIBILITÀ, DELLA PERICOLOSITÀ E DEL RISCHIO DA FRANA. MODULO 2. LO STUDENTE CONOSCERÀ LE TIPOLOGIE DI AZIONI ED OPERE UTILI PER LA RIDUZIONE DEL RISCHIO DA FRANA. ACQUISIRE LA TERMINOLOGIA UTILIZZATA NELLE AZIONI FINALIZZATE ALLA RIDUZIONE DEL RISCHIO DA FRANA. CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE MODULO 1. LO STUDENTE SARÀ IN GRADO DI PREVEDERE LE MODALITÀ DI EVOLUZIONE DEI FENOMENI FRANOSI E DI STIMARE IL RISCHIO DA FRANA. MODULO 2. LO STUDENTE SARÀ IN GRADO DI INDIVIDUARE E CALCOLARE GLI SCENARI DI INTERAZIONE FRANASTRUTTURA/E, E SAPER STIMARE LA RIDUZIONE DEL RISCHIO DA FRANA OPERATA ATTRAVERSO L’IMPLEMENTAZIONE DI OPPORTUNI INTERVENTI. AUTONOMIA DI GIUDIZIO MODULO 1. LO STUDENTE SARÀ IN GRADO DI INDIVIDUARE I METODI PIÙ APPROPRIATI PER STIMARE LA PERICOLOSITÀ DEI FENOMENI FRANOSI A DIVERSE SCALE DI RIFERIMENTO ED IL RISCHIO LEGATO ALLA LORO INTERAZIONE CON STRUTTURE, INFRASTRUTTURE ED ESSERI UMANI. MODULO 2. LO STUDENTE SARÀ IN GRADO DI INDIVIDUARE LE OPERE E LE AZIONI PIÙ ADEGUATE PER MINIMIZZARE IL RISCHIO LEGATO ALL’INTERAZIONE DI FRANE CON STRUTTURE, INFRASTRUTTURE E POPOLAZIONE. ABILITÀ COMUNICATIVE MODULO 1. LO STUDENTE SARÀ IN GRADO DI LAVORARE IN GRUPPO ED ESPORRE ORALMENTE UN ARGOMENTO LEGATO AL RISCHIO DA FRANA. MODULO 2. LO STUDENTE SARÀ IN GRADO DI LAVORARE IN GRUPPO ED ESPORRE ORALMENTE UN ARGOMENTO LEGATO ALLA RIDUZIONE DEL RISCHIO DA FRANA. CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO MODULO 1. LO STUDENTE SARÀ IN GRADO DI APPLICARE LE CONOSCENZE ACQUISITE A CONTESTI DIFFERENTI DA QUELLI PRESENTATI DURANTE IL CORSO, ED APPROFONDIRE GLI ARGOMENTI TRATTATI USANDO MATERIALI DIVERSI DA QUELLI PROPOSTI. MODULO 2. LO STUDENTE SARÀ IN GRADO DI APPLICARE LE CONOSCENZE ACQUISITE A CONTESTI DIFFERENTI DA QUELLI PRESENTATI DURANTE IL CORSO, ED APPROFONDIRE GLI ARGOMENTI TRATTATI USANDO MATERIALI DIVERSI DA QUELLI PROPOSTI. |
Prerequisiti | |
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PREREQUISITI CONOSCENZE PROPEDEUTICHE AL CORSO SONO: STATO TENSIONALE E DEFORMATIVO DEI MEZZI GRANULARI MULTIFASE; COMPORTAMENTO MECCANICO DEI TERRENI; MOTI FILTRANTI IN REGIME PERMANENTE E VARIO NEI TERRENI; CRITERI DI PROGETTO E VERIFICA DELLE OPERE TIPICHE DELL’INGEGNERIA GEOTECNICA. |
Contenuti | |
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L’INSEGNAMENTO È DIVISO IN 2 MODULI, DENOMINATI: - RISCHIO DA FRANA - INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DA FRANA. MODULO 1: RISCHIO DA FRANA, 60 ORE. - INQUADRAMENTO DEI FENOMENI FRANOSI (ORE LEZIONE: 6; ORE ESERCITAZIONE: 2) - MODELLO GEOTECNICO DI PENDIO (ORE LEZIONE: 6; ORE ESERCITAZIONE: 3) - IL RISCHIO DA FRANA (ORE LEZIONE: 10; ORE ESERCITAZIONE: 5) - ANALISI DI UN FENOMENO FRANOSO ALLA SCALA DEL PENDIO (ORE LEZIONE: 9; ORE ESERCITAZIONE: 5) - ANALISI DEI FENOMENI FRANOSI A SCALA REGIONALE (ORE LEZIONE: 9; ORE ESERCITAZIONE: 5) MODULO 2: INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DA FRANA, 60 ORE - TIPOLOGIE DI INTERVENTI PER LA MITIGAZIONE DEL RISCHIO (ORE LEZIONE: 8; ORE ESERCITAZIONE: 4) - INDIVIDUAZIONE DELLA TIPOLOGIE DI INTERVENTO PIU’ IDONEE (ORE LEZIONE: 8; ORE ESERCITAZIONE: 4) - LOCALIZZAZIONE E DIMENSIONAMENTO DELL’INTERVENTO DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO (ORE LEZIONE: 8; ORE ESERCITAZIONE: 4) - VERIFICA DELL’EFFICACIA DELL’INTERVENTO (ORE LEZIONE: 8; ORE ESERCITAZIONE: 4) - VALUTAZIONE DEL RISCHIO NELLA CONDIZIONE POST-OPERAM (ORE LEZIONE: 8; ORE ESERCITAZIONE: 4) |
Metodi Didattici | |
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EQUAMENTE SUDDIVISE TRA I DUE MODULI, IL CORSO PREVEDE 120 ORE DI LEZIONE COSÌ ARTICOLATE: - LEZIONI TEORICHE (80 ORE) - ESERCITAZIONI IN CLASSE, SIA DI GRUPPO CHE INDIVIDUALI, DISCUSSIONE DI TEST DI AUTOVALUTAZIONE E ATTIVITÀ DI FLIPPED CLASS (40 ORE) NELLE LEZIONI TEORICHE VENGONO PRESENTATI GLI ARGOMENTI DEL CORSO. NELLE ESERCITAZIONI VIENE CONSIDERATO UN PROBLEMA DA RISOLVERE UTILIZZANDO LE TECNICHE PRESENTATE NELLE LEZIONI TEORICHE. LO SVOLGIMENTO DEL PROBLEMA È GUIDATO DAL DOCENTE E TENDE A SVILUPPARE E RAFFORZARE LE CAPACITÀ DELL’ALLIEVO DI IDENTIFICARE LE TECNICHE PIÙ IDONEE ALL’APPLICAZIONE. SONO ALTRESÌ PREVISTI DEI TEST A RISPOSTA MULTIPLA DI AUTOVALUTAZIONE. |
Verifica dell'apprendimento | |
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ALLA FINE DEL CORSO, LA VALUTAZIONE DEL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI PREFISSATI AVVERRÀ MEDIANTE UN ESAME ORALE (DURATA TIPICA: 45 MINUTI) CHE COMPRENDE: - DISCUSSIONE PRELIMINARE DEGLI ELABORATI DI UNA ESERCITAZIONE INDIVIDUALE DI FINE CORSO (DURATA TIPICA: 15 MINUTI); - COLLOQUIO IN CUI VIENE VALUTATO IL LIVELLO DELLE CONOSCENZE TEORICHE DELL'ALLIEVO SU ARGOMENTI DEL CORSO (DURATA TIPICA: 30 MINUTI). LA PROVA ORALE È ALTRESÌ TESA AD APPROFONDIRE L’AUTONOMIA DI ANALISI E GIUDIZIO E LE CAPACITÀ ESPOSITIVE DELL’ALLIEVO. LA VALUTAZIONE DELL'ESAME TIENE CONTO DELLA COMPLETEZZA, CHIAREZZA ED ESATTEZZA DELLE RISPOSTE, NONCHÉ DELLA PRONTEZZA DIMOSTRATA DALL'ALLIEVO NELLA ESPOSIZIONE DEGLI ARGOMENTI TRATTATI. IL VOTO FINALE È ESPRESSO IN TRENTESIMI CON EVENTUALE LODE. IL LIVELLO DI VALUTAZIONE MINIMO (18) È ATTRIBUITO QUANDO LO STUDENTE HA UNA CONOSCENZA FRAMMENTARIA DEGLI ARGOMENTI TRATTATI E MOSTRA UNA LIMITATA CAPACITÀ DI UTILIZZARLI AL CONTESTO DI STUDIO. IL LIVELLO MASSIMO (30) È ATTRIBUITO QUANDO LO STUDENTE DIMOSTRA UNA CONOSCENZA COMPLETA ED APPROFONDITA DELLE METODOLOGIE E DEGLI STRUMENTI ED HA UNA NOTEVOLE CAPACITÀ DI UTILIZZARLI AL CONTESTO DI STUDIO. LA LODE VIENE ATTRIBUITA QUANDO IL CANDIDATO DIMOSTRA SIGNIFICATIVA PADRONANZA DELLE METODOLOGIE E DEGLI STRUMENTI E MOSTRA NOTEVOLE PROPRIETÀ DI LINGUAGGIO E CAPACITÀ DI ELABORAZIONE AUTONOMA ANCHE IN CONTESTI DIVERSI DA QUELLI PROPOSTI DAL DOCENTE. |
Testi | |
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- DISPENSE PREDISPOSTE DAI DOCENTI, PRINCIPALMENTE PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE SCRITTE SIA IN LINGUA ITALIANA CHE IN LINGUA INGLESE. - DIAPOSITIVE DELLE LEZIONI TEORICHE - SOLUZIONE DELLE ESERCITAZIONI SVOLTE IN CLASSE - TEST DI AUTOVALUTAZIONE |
BETA VERSION Fonte dati ESSE3 [Ultima Sincronizzazione: 2024-11-18]