DIRITTO REGIONALE E DEGLI ENTI LOCALI

Anna FORTUNATO DIRITTO REGIONALE E DEGLI ENTI LOCALI

1212200028
DIPARTIMENTO DI SCIENZE ECONOMICHE E STATISTICHE
CORSO DI LAUREA
SCIENZE DELL'AMMINISTRAZIONE E DELL'ORGANIZZAZIONE
2023/2024

ANNO CORSO 3
ANNO ORDINAMENTO 2018
PRIMO SEMESTRE
CFUOREATTIVITÀ
640LEZIONE
Obiettivi
OBIETTIVO DEL CORSO È QUELLO DI FORNIRE AGLI STUDENTI GLI STRUMENTI CONCETTUALI PER COMPRENDERE LE NOZIONI BASE E LE PRINCIPALI FONTI DELL’ORDINAMENTO GIURIDICO REGIONALE E LOCALE; GLI STRUMENTI PER COMPRENDERE LE DIFFERENTI COMPETENZE ED IL RUOLO DI STATO, REGIONI, ENTI LOCALI E PRIVATO-SOCIALE. IL CORSO È DIRETTO A FAR COMPRENDERE AGLI STUDENTI COME SI È GIUNTI ALLA CREAZIONE DEL PLURALISMO ISTITUZIONALE, SOFFERMANDOSI SUL DIBATTITO IN ASSEMBLEA COSTITUENTE ED EVIDENZIANDO I CONNOTATI ASSUNTI GRADUALMENTE NEL TEMPO, NON SOLO A SEGUITO DELLE MODIFICHE DELLA COSTITUZIONE, MA SOPRATTUTTO ATTRAVERSO L'ELABORAZIONE COMPIUTA DALLA CORTE COSTITUZIONALE, SEMPRE PIÙ ATTENTA, FRA L'ALTRO, ALLE RIPERCUSSIONI DELL'ORDINAMENTO COMUNITARIO SUL RUOLO DELLE REGIONI. IL CORSO SI PROPONE DI RENDERE GLI STUDENTI CONSAPEVOLI DEL CRESCENTE SPAZIO E PESO ASSUNTO DALLE POLITICHE REGIONALI E LOCALI NEI SETTORI CHE INCIDONO SENSIBILMENTE SULLA VITA QUOTIDIANA E NON SOLO.
GLI STUDENTI SARANNO IN GRADO DI REPERIRE MATERIALE NORMATIVO, GIURISPRUDENZIALE E BIBLIOGRAFICO AI FINI DELLA RICOSTRUZIONE DELLA DISCIPLINA VIGENTE E DELLA INDIVIDUAZIONE E RISOLUZIONE DEI PROBLEMI GIURIDICI POSTI DALLA ORGANIZZAZIONE E DALL'ATTIVITÀ DELLE REGIONI E DEGLI ENTI LOCALI, IN GRADO DI COGLIERE LE DIFFERENZE E GLI ELEMENTI DI CONTINUITÀ, PER RICONDURRE L'ATTUALE EVOLUZIONE AI PRINCIPI E ALLE CATEGORIE GENERALI DEL DIRITTO COSTITUZIONALE E AMMINISTRATIVO E DELINEARE LE COORDINATE UTILI A SEGUIRE I PROCESSI DI RIFORMA IN ATTO.
GLI STUDENTI SARANNO IN GRADO DI ILLUSTRARE, SECONDO LE MODALITÀ SPECIFICHE DEL LINGUAGGIO GIURIDICO, LE TEMATICHE RELATIVE AL PLURALISMO ISTITUZIONALE.
GLI STUDENTI ACQUISIRANNO I FONDAMENTI METODOLOGICI PER LA RICERCA GIURIDICA E SARANNO IN GRADO DI SVOLGERE APPROFONDIMENTI SUI TEMI TRATTATI DURANTE IL CORSO.
Prerequisiti
L'ESAME DI DIRITTO REGIONALE E DEGLI ENTI LOCALI PRESUPPONE LA CONOSCENZA DELLE NOZIONI ISTITUZIONALI E IL SUPERAMENTO DELL’ESAME DI ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO.

Contenuti
*STATO REGIONALE E STATO FEDERALE. LO SVILUPPO DEL REGIONALISMO IN ITALIA. L'ATTUAZIONE DEL REGIONALISMO DIFFERENZIATO. IL PRINCIPIO COSTITUZIONALE DI AUTONOMIA DELLE COMUNITÀ TERRITORIALI. (H:6)
*LE AUTONOMIE TERRITORIALI E L’UNIONE EUROPEA. (H:6)
*L’AUTONOMIA STATUTARIA REGIONALE E LOCALE. LA POTESTÀ LEGISLATIVA REGIONALE. LA POTESTÀ REGOLAMENTARE DELLE REGIONI E DEI COMUNI.L’AUTONOMIA AMMINISTRATIVA E FINANZIARIA. (H:10)
*LE CARATTERISTICHE DELLA FORMA DI GOVERNO REGIONALE. GLI ORGANI DELLA REGIONE. GLI ORGANI DEI COMUNI. DIRITTI E DOVERI DEGLI ORGANI ELETTIVI. (H:8)
*ESERCIZIO ASSOCIATO DI FUNZIONI E SERVIZI DA PARTE DEI COMUNI. CITTÀ METROPOLITANE. (H:5)
*I CONTROLLI SUGLI ORGANI E SUGLI ATTI. IL POTERE SOSTITUTIVO. L’AUTONOMIA GESTIONALE.(H:5)
Metodi Didattici
IL CORSO SARÀ ARTICOLATO IN LEZIONI FRONTALI.
SI TERRANNO ANCHE SEMINARI DEDICATI ALL’ANALISI GIURIDICA DELLE VICENDE RELATIVE ALL’ORGANIZZAZIONE E ALL'ATTIVITÀ DELLE REGIONI E DEGLI ENTI LOCALI.
Verifica dell'apprendimento
IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI DELL'INSEGNAMENTO È CERTIFICATO MEDIANTE IL SUPERAMENTO DI UN ESAME DI VALUTAZIONE IN TRENTESIMI. L'ESAME PREVEDE UNA PROVA INTERCORSO, NON OBBLIGATORIA, E UNA PROVA FINALE ORALE, SU ARGOMENTI INDICATI DAL DOCENTE.
LA PROVA INTERCORSO E LA PROVA ORALE HANNO L'OBIETTIVO DI VALUTARE IL LIVELLO DI COMPRENSIONE E DI CONOSCENZA RAGGIUNTO DALLO STUDENTE SUI CONTENUTI INDICATI NEL PROGRAMMA.
IL GIUDIZIO SARÀ FORMULATO CONSIDERANDO LA CORRETTEZZA E COMPLETEZZA DEI CONTENUTI, NONCHÉ LA CAPACITÀ CRITICA ED ARGOMENTATIVA DELLO STUDENTE.
LA CAPACITÀ DI APPLICARE LE CONOSCENZE E L’AUTONOMIA DI GIUDIZIO VERRANNO ACCERTATE INVITANDO LO STUDENTE A DISCUTERE ANCHE DEGLI ARGOMENTI TRATTATI DURANTE I SEMINARI. LA CAPACITÀ DI COMUNICARE VERRÀ INVECE ACCERTATA VALUTANDO L’ABILITÀ DELLO STUDENTE NEL FORNIRE DEFINIZIONI ESAURIENTI, NELL’UTILIZZARE LA TERMINOLOGIA TECNICA APPROPRIATA E NEL CHIARIRE IL SIGNIFICATO DI PARTICOLARI ESPRESSIONI O CONCETTI. INFINE, LE CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO VERRANNO ACCERTATE ATTRAVERSO UNA VALUTAZIONE TRASVERSALE DELLE RISPOSTE FORNITE ALLE DOMANDE DI VERIFICA NEL LORO COMPLESSO.
NELLA PROVA INTERCORSO SARANNO SOMMINISTRATE 8 DOMANDE SCRITTE A RISPOSTA MULTIPLA E 2 DOMANDE SCRITTE A RISPOSTA APERTA. LA PROVA INTERCORSO SI SVOLGERÀ ALLA METÀ DEL CORSO E DURERÀ 60 MINUTI. LA PROVA ORALE SI SVOLGERÀ NELLE DATE PREVISTE DAL CALENDARIO DEGLI APPELLI CON DURATA MEDIA DI 30 MINUTI PER QUANTI HANNO GIÀ SOSTENUTO LA PROVA INTERCORSO (45 MINUTI NEI CASI RESTANTI).
AI FINI DELLA VALUTAZIONE, IN SEDE DI PROVA INTERCORSO, SARÀ ATTRIBUITO UN PUNTEGGIO DI 2 PER RISPOSTA MULTIPLA CORRETTA E DI 0 PUNTI PER RISPOSTA MULTIPLA ERRATA O NON INDICATA E UN PUNTEGGIO DA 0 A 7 PER OGNI RISPOSTA APERTA (SECONDO LA SEGUENTE SCALA DI VALORI: GRAVEMENTE INSUFFICIENTE; INSUFFICIENTE; SUFFICIENTE; DISCRETO; BUONO; OTTIMO): PER UN TOTALE MASSIMO DI 30 PUNTI.
IN SEDE DI ESAME ORALE L'ESPOSIZIONE SARÀ VALUTATA CON UN PUNTEGGIO DA 0 A 3 PER OGNUNA DELLE 10 DOMANDE PER CHI NON HA SOSTENUTO LA PROVA INTERCORSO (5 DOMANDE PER CHI HA SUPERATO LA PROVA INTERCORSO CON PUNTEGGIO DA 0 A 6), PER UN TOTALE DI 30 PUNTI, SECONDO LA SEGUENTE SCALA DI VALORI: INSUFFICIENTE; SUFFICIENTE; BUONO.
LE PROVE S'INTENDONO SUPERATE CON IL VOTO MINIMO DI 18/30.
LA VALUTAZIONE FINALE RISULTERÀ DAL VALORE MEDIO DELLE VALUTAZIONI DELLA PROVA INTERCORSO E DELLA PROVA ORALE, SALVO CHE LO STUDENTE NON INTENDA AVVALERSI DEL RISULTATO DELLA PROVA INTERCORSO. IN QUESTO CASO, L'ESAME ORALE VERTERÀ SU TUTTO IL PROGRAMMA, COMPRESI GLI ARGOMENTI PREVISTI PER LA PROVA INTERCORSO.
LA PROVA DI ESAME FINALE SARÀ VALUTATA OGNI RISPOSTA CON UN PUNTEGGIO DA 0 A 6, PER UN TOTALE DI 30 PUNTI, SECONDO LA SEGUENTE SCALA DI VALORI: GRAVEMENTE INSUFFICIENTE; INSUFFICIENTE; SUFFICIENTE; DISCRETO; BUONO; OTTIMO. LA PROVA DI ESAME S'INTENDE SUPERATA CON IL VOTO MINIMO DI 18/30.
Testi
TESTO A SCELTA TRA:
G. ROLLA, DIRITTO REGIONALE E DEGLI ENTI LOCALI, GIUFFRÈ, MILANO, ULT. ED.
S. GAMBINO DIRITTO REGIONALE E DEGLI ENTI LOCALI, GIUFFRÈ, MILANO, ULT. ED.
Altre Informazioni
LA FREQUENZA, PUR NON OBBLIGATORIA, È VIVAMENTE CONSIGLIATA.
  BETA VERSION Fonte dati ESSE3 [Ultima Sincronizzazione: 2024-11-05]