Alessandra COMO | ARCHITETTURA E COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA I
Alessandra COMO ARCHITETTURA E COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA I
cod. 0660100005
ARCHITETTURA E COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA I
0660100005 | |
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE | |
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE A CICLO UNICO DI 5 ANNI | |
INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA | |
2019/2020 |
OBBLIGATORIO | |
ANNO CORSO 2 | |
ANNO ORDINAMENTO 2017 | |
ANNUALE |
SSD | CFU | ORE | ATTIVITÀ | |
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ICAR/14 | 12 | 120 | LEZIONE |
Obiettivi | |
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OBIETTIVI FORMATIVI IL CORSO SI PROPONE DI FAVORIRE L’ACQUISIZIONE DI CONOSCENZE TEORICHE, METODOLOGICHE E TECNICHE UTILI PER IL PROGETTO DI OPERE DI ARCHITETTURA DI TIPO SEMPLICE, ELABORANDO SCHEMI SPAZIO-FUNZIONALI ELEMENTARI E INDIVIDUANDO ANCHE POSSIBILI RELAZIONI TRA ARCHITETTURA E CONTESTO ESISTENTE (CLIMA, FORMA E CONDIZIONI DEL TESSUTO URBANO E/O DEL PAESAGGIO). RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI: _CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE CONOSCENZA E COMPRENSIONE DELLA TERMINOLOGIA UTILIZZATA NELL’AMBITO DELL’ARCHITETTURA E DELLA COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA; CAPACITÀ DI ANALIZZARE, INTERPRETARE E DESCRIVERE CONTESTI URBANI ED EDIFICI E TESSUTI URBANI SEMPLICI; CAPACITÀ DI INDIVIDUARE E DESCRIVERE, IN UN TESSUTO URBANO E/O IN UN PAESAGGIO ESISTENTE, GLI ELEMENTI CHE POSSONO ORIENTARE UN PROGETTO DI ARCHITETTURA; SAPER DELINEARE GERARCHIE E PRIORITÀ NEL PROGETTO DI ARCHITETTURA, ACQUISENDO CONSAPEVOLEZZA NEL GESTIRE E METTERE IN RAPPORTO FRA LORO LE DIVERSE SCALE DEL PROGETTO. _CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZE E COMPRENSIONE ABILITÀ NEL RICONOSCERE ED INDIVIDUARE – IN BASE AI CONDIZIONAMENTI DEL CONTESTO ESISTENTE E A UN PROGRAMMA FUNZIONALE ELEMENTARE – I METODI PIÙ APPROPRIATI PER PROGETTARE UN EDIFICIO DI TIPO SEMPLICE, OTTIMIZZANDO LA SUCCESSIONE DELLE VARIE FASI DEL PROCESSO PROGETTUALE E LA TRANSIZIONE TRA UNA FASE E L’ALTRA. CAPACITÀ DI AGGIORNAMENTO ATTRAVERSO GLI STRUMENTI BIBLIOGRAFICI. _AUTONOMIA DI GIUDIZIO LO STUDENTE SARÀ IN GRADO DI DISTINGUERE E VALUTARE IN AUTONOMIA: GLI ELEMENTI PRINCIPALI COSTITUENTI UN CONTESTO URBANO; - GLI ELEMENTI PRINCIPALI COSTITUENTI UN ORGANISMO EDILIZIO, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA FORMA DELLO SPAZIO E AI CRITERI DISTRIBUTIVI DI BASE; GLI AMBITI DI UTILIZZO DEI PRINCIPI ELEMENTARI DELLA COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA PER COMPRENDERE I CRITERI CHE REGOLANO IL PROGETTO. _ABILITÀ COMUNICATIVE: ESSERE IN GRADO DI ESPORRE ORALMENTE LE PRINCIPALI QUESTIONI TEORICHE, METODOLOGICHE E TECNICHE RIGUARDANTI IL PROGETTO DI OPERE DI ARCHITETTURA DI TIPO SEMPLICE, UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO IN RELAZIONE AI CONTENUTI DEL SETTORE SCIENTIFICO DISCIPLINARE A CUI AFFERISCE L’INSEGNAMENTO; SAPER LAVORARE IN GRUPPO ED ESPORRE ORALMENTE UN ARGOMENTO LEGATO AI TEMI DI RICERCA E DI APPROFONDIMENTO PROPOSTI; SAPER INTEGRARE COMUNICAZIONE VERBALE, SCRITTA E GRAFICA PER ILLUSTRARE I CONTENUTI DI UN PROGETTO DI ARCHITETTURA DI TIPO SEMPLICE. |
Prerequisiti | |
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SONO RICHIESTE CONOSCENZE DI BASE DI STORIA DELL’ARCHITETTURA E DI DISEGNO DELL’ARCHITETTURA. È PREFERIBILE CHE GLI STUDENTI POSSIEDANO UNA CULTURA GENERALE AMPIA E COMPOSITA, PER POTER COMPRENDERE ED APPROFONDIRE I NESSI CHE LEGANO L’ARCHITETTURA ALLE ALTRE FORME DI ARTE (LETTERATURA, ARTE FIGURATIVA E PLASTICA, MUSICA, FOTOGRAFIA, CINEMA) ED AGLI ALTRI FENOMENI SOCIALI. PROPEDEUTICITÀ: DISEGNO. |
Contenuti | |
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I CONTENUTI SCIENTIFICO-DISCIPLINARI DEL CORSO SI RIFERISCONO AI LINEAMENTI PRELIMINARI DEL PROGETTO ARCHITETTONICO INTESO COME PROCESSO E MOMENTO DI SINTESI DI UNA PLURALITÀ DI ASPETTI: FORMALI, FUNZIONALI, TECNICI, STORICI, CULTURALI, AMBIENTALI. ESSI SI ARTICOLANO IN ASPETTI: METODOLOGICI, CONCERNENTI CENNI ALLE TEORIE DELLA PROGETTAZIONE CONTEMPORANEA; ANALITICO-STRUMENTALI, PER UNO STUDIO LARGAMENTE PRELIMINARE DEI CARATTERI DISTRIBUTIVI, TIPOLOGICI, MORFOLOGICI, LINGUISTICI DELL'ARCHITETTURA E DELLA CITTÀ; COMPOSITIVI, RIGUARDANTI LA LOGICA AGGREGATIVA E FORMALE CON CUI L'ORGANISMO SI DEFINISCE NEI SUOI ELEMENTI E PARTI E SI RELAZIONA COL SUO CONTESTO. SI PREVEDE ANCHE L’ELABORAZIONE DI SCHEMI PROGETTUALI PER LA SOLUZIONE DI TEMATICHE SPECIFICHE RELATIVE AD INTERVENTI EX NOVO O SUL COSTRUITO. TALI CONTENUTI VENGONO FORNITI SIA MEDIANTE LEZIONI FRONTALI CHE MEDIANTE ESERCITAZIONI PROGETTUALI CONDOTTE SOTTO LA GUIDA DEL DOCENTE. IL CORSO SI DIVIDE IN DUE MODULI DISTINTI – CIASCUNO COINCIDENTE CON UN SEMESTRE – MA STRETTAMENTE INTEGRATI L’UNO CON L’ALTRO. IL PRIMO MODULO – A CUI CORRISPONDONO 6 CFU – RIGUARDA: DEFINIZIONI DI ARCHITETTURA E CONCETTI ELEMENTARI DI COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA (1 CFU) PRINCIPI TEORICI DI BASE DELLA PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA (1 CFU) IL CONCETTO DI ABITARE ALLA LUCE DELLE ESIGENZE ATTUALI (1 CFU) ASPETTI TIPOLOGICI DEL PROGETTO DI ARCHITETTURA (1 CFU) CRITERI SPAZIO-FUNZIONALI ELEMENTARI (1 CFU) IL CONTRIBUTO ITALIANO ALL’ARCHITETTURA DEL SECONDO NOVECENTO (1 CFU) IL SECONDO MODULO – A CUI CORRISPONDONO 6 CFU – RIGUARDA: LO SPAZIO DELL’ARCHITETTURA: PROBLEMI TEORICI ED INTERPRETATIVI, INTRODUZIONE ALLA SPERIMENTAZIONE (1 CFU); LETTURA DI PROGETTI (DALLA STORIA , DAL MODERNO E DAL CONTEMPORANEO) CON L’OBIETTIVO DI INTERPRETARE LE RELAZIONI SPAZIALI TRA LA SCALA DEL CORPO E QUELLA DEGLI SPAZI (1 CFU); ESTRAPOLAZIONE, ATTRAVERSO UN LAVORO DI DECOSTRUZIONE, DI ALCUNE SOLUZIONI SPAZIALI DEI PROGETTI STUDIATI, INDIVIDUANDO RAPPORTI TRA PIANI, TRA PIENI E VUOTI E ATTRAVERSO LA RELAZIONE CON IL CORPO UMANO (1 CFU); GENERAZIONE DI NUOVI SPAZI, ATTRAVERSO UN LAVORO DI MANIPOLAZIONE DEI MODELLI ELABORATI (1 CFU); DEFINIZIONE DI SPAZI IN RELAZIONE A PROGRAMMI DI USO E IN RELAZIONE CON UN SITO SPECIFICO (1 CFU); MESSA A PUNTO DEL PROGETTO ATTRAVERSO DISEGNI E SOLUZIONI A SCALE DIFFERENZIATE (1 CFU). |
Metodi Didattici | |
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IL METODO DIDATTICO ADOTTATO PREVEDE UNA COMPLEMENTARIETÀ FRA L’APPROFONDIMENTO TEORICO E LA SPERIMENTAZIONE PROGETTUALE. I 6 CFU DEL PRIMO MODULO DIDATTICO CORRISPONDONO A 60 ORE DI LEZIONI FRONTALI; DI QUESTE, 24 SONO COSTITUITE DA LEZIONI EX CATHEDRA (CONDOTTE SIA CON METODO ESPOSITIVO CHE CON METODO EURISTICO), E LE RIMANENTI 36 SONO COSTITUITE DA ESERCITAZIONI E ATTIVITÀ DI LABORATORIO DI SPERIMENTAZIONE PROGETTUALE IN CUI CIASCUNO STUDENTE REDIGE, SOTTO LA GUIDA DEL DOCENTE, UNO O PIÙ ESERCIZI PROGETTUALI, LA CUI DIFFICOLTÀ È COMMISURATA AI CONTENUTI E AGLI OBIETTIVI DEL CORSO. TALI ESERCIZI PROGETTUALI COMPRENDONO UNITARIAMENTE TUTTI I CONTENUTI DELL’INSEGNAMENTO E SONO STRUMENTALI ALL’ACQUISIZIONE, OLTRE CHE DELLE CAPACITÀ DI ELABORARE SCHEMI PROGETTUALI PER UN EDIFICIO O UNO SPAZIO URBANO SEMPLICE, ANCHE A SVILUPPARE E RAFFORZARE LE CAPACITÀ DI LAVORARE IN GRUPPO. NEL CORSO DELLE ESERCITAZIONI UN TEMPO SUFFICIENTE È DESTINATO ALLE REVISIONI CRITICHE DEI LAVORI PROGETTUALI, CHE SONO PUBBLICHE E RAPPRESENTANO UNA FASE DECISIVA DAL PUNTO DI VISTA DIDATTICO. |
Verifica dell'apprendimento | |
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_NUMERO E TIPOLOGIA DELLE PROVE CHE CONCORRONO ALLA VALUTAZIONE FINALE: LA VALUTAZIONE DEL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI PREFISSATI AVVIENE ALLA FINE DI CIASCUN MODULO SEMESTRALE MEDIANTE UN COLLOQUIO ORALE E MEDIANTE LA DISCUSSIONE DEGLI ELABORATI DI PROGETTO. ALLA VALUTAZIONE FINALE DELL’INSEGNAMENTO CONCORRONO, PERTANTO, DUE DISTINTE PROVE, CIASCUNA COSTITUITA DA DISCUSSIONE ORALE SUGLI ARGOMENTI DELLE LEZIONI E DA UNA DISCUSSIONE SUGLI ELABORATI PRODOTTI NELLE ESERCITAZIONI PROGETTUALI. _OBIETTIVI DELLE SINGOLE PROVE NEI COLLOQUI ORALI SVOLTI ALLA FINE DI CIASCUN MODULO SEMESTRALE L’OBIETTIVO È QUELLO DI VERIFICARE UNA EFFICACE ACQUISIZIONE DEI CONTENUTI DEL CORSO. LO STUDENTE DEVE DIMOSTRARE DI SAPER SVILUPPARE UN DISCORSO PERSONALE E USARE UNA TERMINOLOGIA APPROPRIATA. NELLA DISCUSSIONE SUGLI ELABORATI SVOLTI, CHE DI NORMA SI TIENE NELLO STESSO GIORNO DEL COLLOQUIO ORALE, L’OBIETTIVO È QUELLO DI VERIFICARE LA CAPACITÀ DEGLI STUDENTI DI TRASFORMARE LE CONOSCENZE ACQUISITE IN CAPACITÀ DI AGIRE, OPERANDO UNA SINTESI CONVINCENTE TRA IL “SAPERE” E IL “SAPER FARE”. LA VALUTAZIONE DEGLI ELABORATI VERTE NON TANTO SULLA QUALITÀ DEL “PRODOTTO” REALIZZATO DURANTE L’ESERCITAZIONE PROGETTUALE, MA SULLA QUALITÀ DEL “PROCESSO” DI APPRENDIMENTO SVILUPPATO DALLO STUDENTE E DIMOSTRATO NELLA DISCUSSIONE. _DURATA DELLA PROVA CIASCUN COLLOQUIO E CIASCUNA DISCUSSIONE DEGLI ELABORATI PRODOTTI DURANTE LE ESERCITAZIONI PROGETTUALI DURANO – SIA ALLA FINE DEL PRIMO SEMESTRE CHE ALLA FINE DEL CORSO – NON MENO DI TRENTA MINUTI. _MODALITÀ DI MISURAZIONE FINALE DELL’ESITO DELLA PROVA AI FINI DELLA VALUTAZIONE NEI COLLOQUI ORALI SI TERRÀ CONTO: -DELLA QUALITÀ DELL’ESPOSIZIONE, IN TERMINI DI UTILIZZO DI LINGUAGGIO APPROPRIATO E COERENTE DAL PUNTO DI VISTA SCIENTIFICO DISCIPLINARE; -DELLA CAPACITÀ DI CORRELAZIONE TRASVERSALE TRA I DIVERSI ARGOMENTI DEL CORSO E, OVE POSSIBILE, CON ALTRE DISCIPLINE; -DELL’AUTONOMIA DI GIUDIZIO DIMOSTRATA; -DELLA QUALITÀ DELLA PARTECIPAZIONE DEGLI STUDENTI NEL CORSO DELLE LEZIONI EURISTICHE, VALUTABILE DAL DOCENTE MEDIANTE LA PERTINENZA DELLE DOMANDE POSTE DAGLI STUDENTI E DAI CONTRIBUTI ALLA DISCUSSIONE COLLETTIVA DA LORO FORNITI. AI FINI DELLA VALUTAZIONE NELLE DISCUSSIONI SUGLI ELABORATI SI TERRÀ CONTO: -DELLA COMPLETEZZA E DELLA LA CHIAREZZA DEGLI ELABORATI; -DELLA COERENZA DEGLI ELABORATI CON GLI ARGOMENTI DELLE LEZIONI E DELLA LORO PERTINENZA RISPETTO ALLE INDICAZIONI FORNITE NEL CORSO DELLE ESERCITAZIONI; -DELLA CAPACITÀ DIALETTICA DEGLI STUDENTI NELL’ILLUSTRARE SCELTE PROGETTUALI. LA EVENTUALE LODE SARÀ ATTRIBUITA SE TUTTI I PRECEDENTI REQUISITI SARANNO STATI ESPRESSI IN MANIERA ECCELLENTE DALLO STUDENTE. |
Testi | |
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CHRISTOPHER ALEXANDER, NOTE SULLA SINTESI DELLA FORMA, IL SAGGIATORE, MILANO, 1967 SERGE CHERMAYEFF, CHRISTOPHER ALEXANDER, SPAZIO DI RELAZIONE E SPAZIO PRIVATO, IL SAGGIATORE, MILANO, 1968. ALDO ROSSI, L’ARCHITETTURA DELLA CITTÀ, MARSILIO, 1966. ROBERT VENTURI, COMPLESSITÀ E CONTRADDIZIONE NELL’ARCHITETTURA, DEDALO BARI, 1980. ALBERTO IZZO (A CURA DI), NAPOLI. DIDATTICA E PROGETTO, EDIZIONI SCIENTIFICHE ITALIANE, 2005. ROBERTO VANACORE, PROGETTO DI ARCHITETTURA E PREESISTENZA STORICA. UN’ESPERIENZA DIDATTICA: CHÂTEAU BARRIÈRE, PÉRIGUEUX, EDIZIONI CUES, SALERNO, 2010. ROBERTO VANACORE, POETICA DEL FRAMMENTO. PROGETTI PER LA RICOMPOSIZIONE DI UNA QUINTA URBANA SUL LUNGOMARE TRIESTE A SALERNO, CUES SALERNO, 2012. FRANCO PURINI, COMPORRE L’ARCHITETTURA, LATERZA, 2000. FRANCESCO DAL CO, STORIA DELL’ARCHITETTURA ITALIANA. IL SECONDO NOVECENTO, ELECTA, MILANO, 1997. A. COMO, DAL CORPO ALLO SPAZIO ABITATO / FROM THE BODY TO THE HABITED SPACE, ROMA 2010. LE CORBUSIER, UNE PETITE MAISON (UNA PICCOLA CASA), 2003. LE CORBUSIER, IL MODULOR [ESTRATTI]. G. PEREC, SPECIE DI SPAZI, TORINO 2002. M. DE CERTEAU, L'INVENZIONE DEL QUOTIDIANO, 2001. G. BACHELARD, LA POETICA DELLO SPAZIO, BARI 1975. MATERIALE TRATTO DA VARI TESTI FORNITO IN DISPENSE. |
Altre Informazioni | |
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IL CORSO SI COLLOCA AL SECONDO ANNO DEL CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA EDILE ARCHITETTURA E CORRISPONDE A 12 CFU. LA PRESENZA È OBBLIGATORIA; LA PERCENTUALE MINIMA DI PRESENZE PER L'AMMISSIONE ALL'ESAME FINALE È DEL 65%. |
BETA VERSION Fonte dati ESSE3 [Ultima Sincronizzazione: 2021-02-19]