Maria DE MARTINO | Progetti
Maria DE MARTINO Progetti
L'ELABORAZIONE COGNITIVA NEI PROCESSI DI COMPRENSIONE E PRODUZIONE LESSICALE
Il secondo anno del progetto prevederà più serie di esperimenti.La prima serie di esperimenti riguarda l’ambiguità lessicale. L’ambiguità lessicale è un fenomeno eterogeneo, sia descrittivamente che cognitivamente: è probabile che vari fattori influenzino l'elaborazione delle forme ambigue. Studi recenti (Laudanna & Mancuso, 2010; 2012) hanno mostrato effetti discrepanti di ambiguità in compiti di naming e decisione lessicale, in base a due fattori: 1) il fatto che i significati di forme omonime abbiano frequenze di occorrenza simili (bilanciate) o diverse (sbilanciate); 2) il fatto che le forme omonime appartengano alla stessa classe grammaticale o a classi diverse. Nel primo anno del progetto sono stati condotti due esperimenti di priming semantico in cui gli omonimi erano preceduti o seguiti da parole legate a uno dei loro significati. In tali esperimenti, che mancavano a oggi nella letteratura internazionale, è stata trovata una modulazione degli effetti di priming al variare della dominanza di frequenza e della classe grammaticale. Nel secondo anno saremo in grado di includere altri sottoinsiemi di stimoli in esperimenti virtuali basati su database lessicali, allo scopo di valutare il ruolo giocato da un gran numero di fattori che non erano stati considerati precedentemente. Inoltre, saranno condotti esperimenti sia reali che virtuali sugli omonimi per valutare il ruolo dei fattori morfologici nell’elaborazione lessicale, come la classe flessiva (usando nomi appartenenti a classi flessive diverse, ad es. TESTE). In una seconda serie di esperimenti verrà indagata la classe grammaticale allo scopo di chiarirne il ruolo nell’organizzazione del lessico mentale. Il primo passo sarà quello di realizzare una serie di esperimenti nei quali saranno selezionate tre liste di parole: nomi di oggetti, verbi e nomi di azioni. In una serie di compiti di decisione lessicale e naming tenteremo di evidenziare se la classe grammaticale possa essere considerata un’informazione lessicale essenziale o se possa essere interpretata sulla base della semantica delle parole. In altri esperimenti verrà presa in considerazione la complessità morfologica di nomi e verbi. A parte poche eccezioni, i nomi di azioni sono derivati morfologicamente dai verbi. Lo studio di questa complessa relazione e le sue implicazioni per l’ipotesi della categoria grammaticale è stato spesso trascurato.La terza serie di esperimenti riguarderà il ruolo della struttura morfologica di nomi e verbi nell’accesso lessicale. Saranno condotti alcuni esperimenti sui nomi, con lo scopo di testare per la prima volta due ipotesi alternative circa la trasparenza dei marcatori di genere. La prima prevede che, per i nomi italiani con marcatori di genere non trasparenti (“aroma”), l’accesso lessicale sia influenzato da un’interferenza tra informazioni ortografico-fonologiche e grammaticali. In base alla seconda ipotesi, in italiano il genere maschile sarebbe il genere di default, comunque attivato durante le prime fasi di elaborazione lessicale. Riguardo ai verbi, investigheremo il ruolo dell’informazione di categoria grammaticale: saranno condotti esperimenti di decisione lessicale per chiarire se gi effetti di priming di finitezza osservati da Laudanna e coll. (2011) siano riconducibili ad un livello morfologico di elaborazione o ad una sovrapposizione formale tra prime e target.Un altro insieme di esperimenti tenterà di replicare, in condizioni diverse, il ruolo delle sub-regolarità morfologiche nell’elaborazione, che era stato già indagato nel primo anno. In particolare, le radici e le terminazioni saranno manipolate per creare pseudo-forme flesse regolarizzate e sub-regolarizzate. Sarà verificata la possibilità che la somiglianza morfo-fonologica influenzi in misura diversa l’elaborazione di forme regolari e sub-regolari, sulla base dell’appartenenza di ciascun verbo ad una classe flessiva prevalentemente regolare o sub-regolare.
Struttura | Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione/DISPC | |
Responsabile | LAUDANNA Alessandro | |
Tipo di finanziamento | Fondi dell'ateneo | |
Finanziatori | Università degli Studi di SALERNO | |
Importo | 2.100,00 euro | |
Periodo | 11 Dicembre 2013 - 11 Dicembre 2015 | |
Gruppo di Ricerca | LAUDANNA Alessandro (Coordinatore Progetto) DE MARTINO Maria (Ricercatore) MANCUSO AZZURRA (Ricercatore) |