Francesca CITRO | Projects

LA MISURAZIONE DELLA DISCLOSURE NELLA COMUNICAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA

La ricerca intende fornire un contributo alla letteratura esistente, ponendosi un duplice obiettivo:a)misurare il livello di disclosure dei bilanci delle imprese non quotate ossia delle piccole e medie imprese costituenti l’ossatura del tessuto economico italiano;b)misurare il livello di disclosure dei bilanci delle amministrazioni pubbliche;Il progetto sarà articolato in due filoni di ricerca.Il primo filone di ricerca concerne la disclosure dei bilanci delle imprese, focalizzando in particolare l’attenzione sulle piccole e medie imprese. Si noti che la maggior parte degli studi pubblicati ha avuto a oggetto imprese quotate. Di rado la letteratura si è occupata della disclosure dei bilanci delle piccole imprese e ancora più limitato è il numero di studi aventi a oggetto i bilanci delle imprese in crisi.Le fasi sono di seguito illustrate:1.review della letteratura sul tema della disclosure delle imprese, avente la finalità di individuare le diverse impostazioni teoriche adottate, gli approcci metodologici impiegati e i modelli statistici implementati. L’obiettivo perseguito in questa fase è focalizzare e circoscrivere il tema, sviluppando le domande di ricerca e le ipotesi formulabili;2.raccolta di materiale empirico, costituito da bilanci di campioni di imprese opportunamente configurati. La principale banca dati che si prevede di impiegare è AIDA;3.selezione degli item di bilancio da analizzare e determinazione di un indice di disclosure per ciascuna impresa esaminata;4.analisi delle relazioni esistenti tra l’indice di disclosure e alcune variabili esplicative, adottando diversi modelli statistici;5.analisi dei risultati e conclusioni della ricerca.Il secondo filone di ricerca concerne la disclosure dei bilanci delle amministrazioni pubbliche, focalizzando in particolare l’attenzione sugli enti locali e sulle università che negli ultimi anni sono stati interessati da incisivi provvedimenti di riforma che hanno interessato anche l’impianto contabile e la struttura dei prospetti di bilancio. In particolare, tali riforme da un lato stanno incidendo sull’attuale assetto contabile imperniato sulla contabilità finanziaria, allo scopo di introdurre la contabilità economico-patrimoniale e la contabilità analitica per centri di costo; dall’altro hanno stimolato una riflessione sulla trasparenza e la qualità dell’informativa veicolata dai bilanci, che dovrebbero così rappresentare non un mero adempimento a un obbligo di legge ma uno strumento di dialogo con le diverse categorie di stakeholder. Inoltre, lo sviluppo del concetto di accountability ha implicato la necessità di adottare una prospettiva d’indagine più ampia, tale da coinvolgere forme di comunicazione ulteriori rispetto a quella tradizionale basata sui bilanci; in particolare, la trasparenza dell’agire delle pubbliche amministrazioni richiede un ricorso sempre più ampio al sito web dell’amministrazione pubblica, che si pone quale principale veicolo di dialogo con i cittadini.Le fasi in cui si articolerà questo secondo filone della ricerca sono sostanzialmente simili a quelle descritte per le imprese, introducendo le opportune varianti per tener conto del diverso contesto in cui operano le aziende pubbliche e della più ampia prospettiva d’indagine che si intende adottare.