DIRITTO ECCLESIASTICO

Carmela ELEFANTE DIRITTO ECCLESIASTICO

0160100032
DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE (SCUOLA DI GIURISPRUDENZA)
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE A CICLO UNICO DI 5 ANNI
GIURISPRUDENZA
2016/2017

OBBLIGATORIO
ANNO CORSO 2
ANNO ORDINAMENTO 2012
SECONDO SEMESTRE
CFUOREATTIVITÀ
872LEZIONE


Obiettivi
L’INSEGNAMENTO ANALIZZA ED APPROFONDISCE PRINCIPI E REGOLE CHE SOPRASSIEDONO ALLA DISCIPLINA GIURIDICA DEL FENOMENO RELIGIOSO E DANNO CORPO ALLA PARTICOLARE NOZIONE DI LAICITA' DELLO STATO, PROPONENDO UNA LETTURA CRITICA DI INTERPRETAZIONE DELLA MATERIA, ATTENTA AI SUOI NESSI SISTEMICI ED ALLE SUE RICADUTE PRATICHE. COSTITUISCONO QUINDI SPECIFICI OBIETTIVI FORMATIVI E RISULTATI DI APPRENDIMENTO PREVISTI
1)CONOSCENZA E CAPACITA’ DI COMPRENSIONE:
LO STUDENTE SARA' IN GRADO DI CONOSCERE E COMPRENDERE
- I PRINCIPI E LE REGOLE CHE SOPRASSIEDONO ALLA REGOLAMENTAZIONE GIURIDICA DEL FENOMENO RELIGIOSO E CHE CONTRIBUISCONO A QUALIFICARE LO STATO LAICO;
- IL SIGNIFICATO DELLE RELAZIONI GIURIDICHE TRA ORDINAMENTO STATUALE E ORDINAMENTI RELIGIOSI PER VALUTARNE CRITICAMENTE DIREZIONE ATTUALE E PROSPETTIVE;
- LE FORME DELLA TUTELA MULTILIVELLO DELLA LIBERTA’ RELIGIOSA NELLA ODIERNA SOCIETA’ PLURALE, MULTICULTURALE E MULTIRELIGIOSA.
2)CONOSCENZA E CAPACITA' DI COMPRENSIONE APPLICATE:
LO STUDENTE SARA' IN GRADO DI APPLICARE CONOSCENZE E CAPACITA' ACQUISITE
- PER IMPOSTARE E RISOLVERE QUESTIONI GIURIDICHE, CASI E FATTISPECIE IN TEMA DI LIBERTA’ RELIGIOSA, PLURALISMO RELIGIOSO E CULTURALE, RAPPORTI TRA STATO E CHIESE E GRUPPI RELIGIOSI;
- PER FARNE USO ANCHE NEI CONTESTI DI STUDIO SUCCESSIVI.
Prerequisiti
E’ PREVISTA LA PROPEDEUTICITÀ DEL DIRITTO COSTITUZIONALE. SI RICHIEDE UNA CONSOLIDATA CONOSCENZA DELLA LINGUA ITALIANA, IN FORMA SIA SCRITTA CHE ORALE.
Contenuti
PRINCIPALI ARGOMENTI:
•CONCETTO E SIGNIFICATO DEL DIRITTO ECCLESIASTICO
•IL MODELLO ITALIANO DI DISCIPLINA DEL FATTO RELIGIOSO: EVOLUZIONE STORICA
•PRINCIPI COSTITUZIONALI IN MATERIA DI REGOLAMENTAZIONE GIURIDICA DEL FATTO RELIGIOSO
•IL PRINCIPIO DI EGUAGLIANZA E NON DISCRIMINAZIONE
•LA LIBERTA’ RELIGIOSA: DIMENSIONE INDIVIDUALE
•DIMENSIONE COLLETTIVA E ISTITUZIONALE
•L’AUTONOMIA DELLE CONFESSIONI E DEI GRUPPI RELIGIOSI
•I RAPPORTI TRA LO STATO E LA CHIESA E TRA LO STATO E LE CONFESSIONI DIVERSE: IL PRINCIPIO DI BILATERALITA’
•IL PRINCIPIO SUPREMO DI LAICITA’ E LE SUE VICENDE
•DALLA BILATERALITA’ ALLA COOPERAZIONE
•IL PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETA’
•RELIGIONE E SCUOLA
•RELIGIONE E MATRIMONIO
•SIMBOLI RELIGIOSI NELLO SPAZIO PUBBLICO
•SOSTEGNO PUBBLICO DELLA RELIGIONE
•AIUTI FINANZIARI
•RUOLO PUBBLICO DELLE RELIGIONI E QUESTIONI BIOETICHE
•IL DIRITTO ECCLESIASTICO ITALIANO E L’INTEGRAZIONE SOVRANAZIONALE: L’UNIONE EUROPEA
•IL DIRITTO ECCLESIASTICO ITALIANO E IL SISTEMA DELLA CONVENZIONE EUROPEA DEI DIRITTI DELL’UOMO
•QUESTIONI DI LIBERTA’ RELIGIOSA E LAICITA’ NELLA INTERPRETAZIONE DELLA GIURISPRUDENZA: CASI DI STUDIO
Metodi Didattici
SONO PREVISTE 72 ORE DI LEZIONI FRONTALI, IN LINGUA ITALIANA. VI SI AGGIUNGONO FORME INTEGRATIVE DELLA DIDATTICA E METODICHE ULTERIORI, QUALI ATTIVITA' DI TUTORATO, NONCHE’, IN RAGIONE DELL'INTERESSE DIMOSTRATO DAGLI STUDENTI FREQUENTANTI, OCCASIONI DI APPROFONDIMENTO, QUALI SEMINARI E LABORATORI GIURIDICI TEMATICI, ANCH’ESSI IN LINGUA ITALIANA. TUTTO CIO’ ANCHE AL FINE DI CONSENTIRE AGLI STESSI STUDENTI IL RISCONTRO DOCUMENTALE E LA VERIFICA PRATICA DELLE NOZIONI TEORICHE ACQUISITE DURANTE LE LEZIONI E DI SOLLECITARNE LA PARTECIPAZIONE ANCHE CRITICA. LA FREQUENZA AL CORSO NON E' OBBLIGATORIA.
Verifica dell'apprendimento
E’ PREVISTO, QUALE MODALITÀ DI VALUTAZIONE TIPICA, L’ESAME ORALE, IN LINGUA ITALIANA, CHE PER GLI STUDENTI FREQUENTANTI TIENE CONTO DELLA PARTECIPAZIONE ATTIVA ALLE LEZIONI ED ALLE ULTERIORI INIZIATIVE DIDATTICHE E DEL CONTESTUALE APPROFONDIMENTO DEL MATERIALE DIDATTICO INTEGRATIVO RESO DISPONIBILE SECONDO MODALITA' DEDICATE.
A QUESTO FINE, GLI STUDENTI CORSISTI POSSONO SOSTENERE ALCUNE VERIFICHE INTERMEDIE, SCRITTE O ORALI, CHE COSTITUISCONO OCCASIONE PER METTERE ALLA PROVA ED EVENTUALMENTE CORREGGERE IL PROPRIO METODO DI STUDIO E PER TESTARE LO SVILUPPO DELLE PROPRIE CAPACITA’ CRITICHE RISPETTO AI TEMI TRATTATI DURANTE IL CORSO. PERTANTO QUESTE VERIFICHE SONO FACOLTATIVE E NON VINCOLANTI. DIPENDENDO DA FATTORI ORGANIZZATIVI E DALL’INTERESSE MANIFESTATO DAGLI STUDENTI, NUMERO E CARATTERISTICHE DI QUESTE VERIFICHE VERRANNO DETERMINATI NEL CORSO DELLE LEZIONI ED IVI ULTERIORMENTE PRECISATI. PER TUTTI GLI STUDENTI, I CRITERI DI VERIFICA E DI VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO SONO COMUNQUE SEMPRE RAPPORTATI AGLI OBIETTIVI FORMATIVI ED AI CONTENUTI DEL PROGRAMMA, COME GIÀ DESCRITTI E TENGONO CONTO:
1)DELLA CAPACITÀ DI COMPRENDERE E DESCRIVERE PRINCIPI, REGOLE ED ISTITUTI DELLA DISCIPLINA ARTICOLANDO UN RAGIONAMENTO GIURIDICO IN MODO LINEARE;
2)DELLA CAPACITÀ DI ESPRIMERSI CON CHIAREZZA E CON LINGUAGGIO APPROPRIATO;
3)DELLA CAPACITA’ DI COGLIERNE LE CONCRETE RICADUTE DELLA DISCIPLINA IN RAPPORTO A SPECIFICHE FATTISPECIE;
4)DELLA CAPACITÀ CRITICA DEGLI ORIENTAMENTI DOTTRINALI E GIURISPRUDENZIALI RILEVANTI;
5)DELLA CAPACITÀ DI INDIVIDUAZIONE DELLE CRITICITÀ E DELLE POSSIBILI PROSPETTIVE DI SVILUPPO DELLA TUTELA DEGLI INTERESSI E DEI DIRITTI RELIGIOSI.
6)DELLA CAPACITÀ DI INSERIRE GLI ISTITUTI CONSIDERATI IN UN QUADRO D'INSIEME LOGICO-SISTEMATICO.
Testi
TESTI
1)M.C. FOLLIERO, DIRITTO ECCLESIASTICO. ELEMENTI. PRINCIPI NON SCRITTI. PRINCIPI SCRITTI. REGOLE. QUADERNO 1: I PRINCIPI NON SCRITTI, GIAPPICHELLI, TORINO, 2007, LIMITATAMENTE ALLE PAGINE 127-174 (OVVERO ALLA PARTE SECONDA);
E
2)M. C. FOLLIERO - A. VITALE, DIRITTO ECCLESIASTICO. ELEMENTI. PRINCIPI NON SCRITTI. PRINCIPI SCRITTI. REGOLE. QUADERNO 2: I PRINCIPI SCRITTI, GIAPPICHELLI, TORINO, 2013, LIMITATAMENTE ALLE PAGINE 27-69 E 87-215 (OVVERO ALLA PARTE I, SEZIONE II ESCLUSA, ALLA PARTE II E ALLA PARTE III);
E
3) G. D’ANGELO, ORDINAMENTI GIURIDICI E INTERESSI RELIGIOSI. ARGOMENTI DI DIRITTO ECCLESIASTICO COMPARATO E MULTILIVELLO. VOLUME 1. IL DIRITTO ECCLESIASTICO ITALIANO NEL SISTEMA CEDU, GIAPPICHELLI, TORINO, 2017.
Altre Informazioni
GLI STUDENTI FUORI CORSO, ISCRITTI A VECCHI CORSI DI LAUREA E GLI STUDENTI LAVORATORI RAPPRESENTANO EVENTUALI ESIGENZE RELATIVE AL PROGRAMMA E DIPENDENTI DALLO STATUS SUDDETTO DIRETTAMENTE AL DOCENTE TITOLARE, FACENDO RIFERIMENTO AGLI ORARI DI RICEVIMENTO DEBITAMENTE PUBBLICIZZATI O, PREFERIBILMENTE, CONTATTANDOLO AL SEGUENTE INDIRIZZO MAIL: GDANGELO@UNISA.IT. ALLO STESSO MODO SI PROCEDE PER OTTENERE ULTERIORI INFORMAZIONI E/O SCIOGLIERE EVENTUALI DUBBI RELATIVI AD ASPETTI QUALI IL PROGRAMMA, LO SVOLGIMENTO DEL CORSO, LE SEDUTE DI ESAME (PER I QUALI SI PUO' CONTATTARE ALTRESI' LA DOTT.SSA CARMELA ELEFANTE: CELEFANTE@UNISA.IT). SI CONSIGLIA ALTRESI’ DI MONITORARE IL SITO WEB DI DIPARTIMENTO E LA PAGINA PERSONALE DEI DOCENTI, ACCESSIBILI DALLA RUBRICA DI ATENEO: HTTP://DOCENTI.UNISA.IT/005228/HOME (PROF. GIUSEPPE D'ANGELO) E HTTP://DOCENTI.UNISA.IT/021710/HOME (DOTT.SSA CARMELA ELEFANTE).
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