Emanuela DE FEO | RESTAURO ARCHITETTONICO
Emanuela DE FEO RESTAURO ARCHITETTONICO
cod. 0660100032
RESTAURO ARCHITETTONICO
0660100032 | |
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE | |
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE A CICLO UNICO DI 5 ANNI | |
INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA | |
2023/2024 |
OBBLIGATORIO | |
ANNO CORSO 5 | |
ANNO ORDINAMENTO 2017 | |
ANNUALE |
SSD | CFU | ORE | ATTIVITÀ | |
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ICAR/19 | 12 | 120 | LEZIONE |
Obiettivi | |
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RISULTATI DI APPRENDIMENTO PREVISTI E COMPETENZE DA ACQUISIRE: APPRENDERE LA STORIA DEL RESTAURO E GLI ASPETTI TEORICO SCIENTIFICI, METODOLOGICI ED OPERATIVI PER IL PROGETTO DI RESTAURO ARCHITETTONICO. CONOSCENZE E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE. CONOSCERE I PRESUPPOSTI TEORICI E CULTURALI DEL RESTAURO, DEL QUADRO NORMATIVO NAZIONALE ED INTERNAZIONALE SULLA TUTELA DEI BENI CULTURALI; COMPRENDERE I CARATTERI STORICO-TECNOLOGICI DEGLI EDIFICI E CONOSCERE I METODI PER L’ANALISI DELLO STATO DI CONSERVAZIONE E DELLA PROGETTAZIONE DEGLI INTERVENTI DI CONSOLIDAMENTO E RESTAURO. CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE. SAPER APPLICARE UNA METODOLOGIA CULTURALMENTE FONDATA PER LA PROGETTAZIONE DEL RESTAURO ARCHITETTONICO, ARCHEOLOGICO, URBANO E PAESAGGISTICO NELLE SUE FASI DI CONOSCENZA, DIAGNOSI, IPOTESI PROGETTUALE E DI VERIFICA. AUTONOMIA DI GIUDIZIO. SAPER INDIVIDUARE I METODI PIÙ APPROPRIATI PER L'ANALISI DELL’ESISTENTE E PER IL PROGETTO DI INTERVENTO TECNICOOPERATIVO PER IL RESTAURO ARCHITETTONICO, ADOTTANDO LE SCELTE CRITICHE E METODOLOGICHE PIÙ OPPORTUNE IN MERITO ALLE INTEGRAZIONI DELLE LACUNE E ALLA RIMOZIONE DELLE AGGIUNTE. ABILITÀ COMUNICATIVE. DIMOSTRARE DI AVER RAGGIUNTO UN GRADO DI MATURAZIONE DEGLI ARGOMENTI TEORETICI, DELL’INTERRELAZIONE TRA COMPONENTI CONCETTUALI E PROGETTUALI; POSSEDERE UNA CAPACITÀ ESPOSITIVA E DI SINTESI NELL’ESPORRE L’ESERCITAZIONE SVOLTA IN GRUPPO. CAPACITÀ DI APPRENDERE. SAPER APPLICARE LE CONOSCENZE ACQUISITE IN CONTESTI DIFFERENTI DA QUELLI PRESENTATI DURANTE IL CORSO E APPROFONDIRE GLI ARGOMENTI TRATTATI ATTRAVERSO LO STUDIO, IN COMPLETA AUTONOMIA, DI MATERIALI DIVERSI DA QUELLI PROPOSTI. |
Prerequisiti | |
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PROPEDEUTICI ALL’INSEGNAMENTO SONO GLI INSEGNAMENTI DI ARCHITETTURA TECNICA II, DISEGNO DELL'ARCHITETTURA II, STORIA DELL'ARCHITETTURA II, SCIENZA DELLE COSTRUZIONI, FISICA TECNICA AMBIENTALE. L’INSEGNAMENTO INOLTRE PRESUPPONE LA CONOSCENZA DEI FONDAMENTI DELLA STORIA DELL’ARCHITETTURA E DI TEMI GENERALI DELLA STORIA E DELLA CULTURA ITALIANA. CONOSCENZA DEI PRINCIPI E DEL LESSICO CHE REGOLANO LA COMPOSIZIONE SPAZIALE, FORMALE E STRUTTURALE DELL’ARCHITETTURA. CONOSCENZA DI METODI DI RAPPRESENTAZIONE DEL PATRIMONIO COSTRUITO STORICO. |
Contenuti | |
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L’INSEGNAMENTO AFFRONTA I SEGUENTI CONTENUTI: -STORIA E TEORIA DEL RESTAURO: EVOLUZIONE STORICA E APPORTI TEORICI AL RESTAURO NEL XIX E XX SECOLO, QUESTIONI DI METODO E OPERATIVITÀ NELL’ATTUALE CAMPO DEL RESTAURO. ELEMENTI DI NORMATIVA SUI BENI CULTURALI CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL CODICE DEI BENI CULTURALI E DEL PAESAGGIO (40 ORE LEZIONE); -METODOLOGIA E TECNICHE DI RESTAURO DEI BENI ARCHITETTONICI: LETTURA MATERICA E STRATIGRAFICA DEGLI EDIFICI STORICI, CARATTERI COSTRUTTIVI DELL'EDILIZIA STORICA, ANALISI DEI PROCESSI DI ALTERAZIONE E DEGRADO CON RIFERIMENTO ALLA NORMA UNI 11182 PER IL DEGRADO DEI MATERIALI LAPIDEI. APPROFONDIMENTO DELLE TECNICHE DIAGNOSTICHE, DI LETTURA DEI DISSESTI E DESCRIZIONE DI INTERVENTI DI CONSERVAZIONE E CONSOLIDAMENTO. CONSERVAZIONE E ACCESSIBILITÀ: IL SUPERAMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE NEGLI EDIFICI E NEI SITI STORICI. REDAZIONE DI UN PROGETTO DI RESTAURO DI UN EDIFICIO DI INTERESSE STORICO. (30 ORE LEZIONE, 40 ORE ESERCITAZIONE, 10 ORE LABORATORIO). |
Metodi Didattici | |
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L’INSEGNAMENTO PREVEDE LEZIONI TEORICHE (7 CFU), ESERCITAZIONI IN AULA (4 CFU) ED ATTIVITÀ DI LABORATORIO (1 CFU). LE LEZIONI TEORICHE SONO INCENTRATE SULLA EVOLUZIONE STORICA E GLI APPORTI TEORICI AL RESTAURO NEL XIX E XX SECOLO. NEL CORSO DELLE ESERCITAZIONI GLI STUDENTI SVOLGERANNO IL TEMA PROGETTUALE SU UN EDIFICIO ESISTENTE, STORICO E IN CONDIZIONI DI CONSERVAZIONE TALI DA RENDERE GIUSTIFICABILE UN INTERVENTO DI RESTAURO. DURANTE LE ATTIVITÀ DI LABORATORIO GLI STUDENTI SARANNO GUIDATI DAI DOCENTI PER ANALIZZARE IN MANIERA APPROFONDITA L’EDIFICIO E LE PROBLEMATICHE DI CARATTERE CONSERVATIVO, STRUTTURALE E FUNZIONALE DA CONSIDERARE NEL PROGETTO. AI GRUPPI DI STUDENTI (COMPOSTI DA MINIMO 3 MASSIMO 6 PERSONE) VERRÀ RICHIESTO DI PRODURRE TAVOLE DI ANALISI DELLO STATO DI FATTO E DI PROGETTO. SONO PREVISTE ESERCITAZIONI MULTIPLE DURANTE IL CORSO PER POTER VALUTARE LE CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO E L’INCIDENZA DEI TEMI PROPOSTI. LA FREQUENZA ALLE LEZIONI È OBBLIGATORIA. PER SOSTENERE L’ESAME FINALE LO STUDENTE DEVE AVER FREQUENTATO ALMENO IL 70% DELLE ORE PREVISTE DALL’INSEGNAMENTO (COME DA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CDS). LA MODALITÀ DI VERIFICA DELLA PRESENZA È RESA NOTA DAL DOCENTE ALL’INIZIO DELLE LEZIONI. |
Verifica dell'apprendimento | |
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LA VERIFICA FINALE SI SVOLGE ATTRAVERSO UN ESAME ORALE SUI TEMI PRESENTATI DURANTE IL CORSO E SUL TEMA D’ANNO AFFRONTATO. LA PROVA DI ESAME È FINALIZZATA A VALUTARE LA CAPACITÀ DELLO STUDENTE DI AVERE APPRESO I CONTENUTI FONDAMENTALI DEL CORSO. IL VOTO, ESPRESSO IN TRENTESIMI CON EVENTUALE LODE, DIPENDERÀ DALLA MATURITÀ ACQUISITA NELLA CONOSCENZA E NELL’ESPOSIZIONE. ESSA SARÀ ACCERTATA ATTRAVERSO UN COLLOQUIO ORALE FINALIZZATO AD ACCERTARE IL LIVELLO DI CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE RAGGIUNTO DALLO STUDENTE SUI CONTENUTI DELL’INSEGNAMENTO, NONCHÉ A VERIFICARE LA CAPACITÀ DI ESPOSIZIONE, RICORRENDO ALLA TERMINOLOGIA APPROPRIATA E LA CAPACITÀ DI ORGANIZZAZIONE AUTONOMA DELL’ESPOSIZIONE. IL COLLOQUIO CONSISTE IN DUE PARTI: A) E B), LA PARTE A) PROPONE DOMANDE DI TEORIA SU TUTTI GLI ARGOMENTI DEL CORSO E SUI RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI CONSIGLIATI, NONCHÉ SULLE VISITE, I SOPRALLUOGHI E GLI EVENTUALI SEMINARI TENUTI. LA PARTE B) PROPONE LA DISCUSSIONE DEGLI ELABORATI DELL’ESERCITAZIONE D’ANNO, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALL’ANALISI STORICA, ARCHITETTONICA E TECNOLOGICA E ALLE SCELTE PROGETTUALI. AI FINI DELLA LODE SI TERRÀ CONTO: -DELLA QUALITÀ DELL’ESPOSIZIONE, IN TERMINI DI UTILIZZO DI LINGUAGGIO SCIENTIFICO APPROPRIATO -DELLA QUALITÀ DEGLI ELABORATI DELL’ESERCITAZIONE PROGETTUALE -DELLA CAPACITÀ DI CORRELAZIONE TRASVERSALE TRA I DIVERSI ARGOMENTI DEL CORSO -DELL’AUTONOMIA DI GIUDIZIO DIMOSTRATA. |
Testi | |
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OLTRE AGLI APPUNTI DELLE LEZIONI, È CONSIGLIATO L’USO DEI SEGUENTI TESTI DI RIFERIMENTO: MANUALI A CARATTERE GENERALE: - CESCHI C., TEORIA E STORIA DEL RESTAURO, ROMA, BULZONI, 1970 - SETTE M.P., PROFILO STORICO, IN G. CARBONARA (A CURA DI), TRATTATO DI RESTAURO ARCHITETTONICO, TORINO 1996, VOL. I, PP. 109-299 (UTILE SOPRATTUTTO PER APPROFONDIMENTI) - CARBONARA G., AVVICINAMENTO AL RESTAURO, LIGUORI EDITORE, 1997 FONTI: - RUSKIN, THE SEVEN LAMPS OF ARCHITECTURE, LONDON 1849, TRAD. IT., LE SETTE LAMPADE DELL’ARCHITETTURA, MILANO, JACA BOOK, 1982, IN PARTICOLARE, “LA LAMPADA DELLA MEMORIA”, PP. 209-230 - VIOLLET-LE-DUC, L’ARCHITETTURA RAGIONATA, ESTRATTI DAL DICTIONNAIRE RAISONNÉ DE L’ARCHITECTURE FRANÇAISE DU XI E AU XVI E SIÈCLE, A CURA DI M.A. CRIPPA, MILANO, JACA BOOK, 1982, VOCE “RESTAURO”, PP. 247-271 - RIEGL, DER MODERNE DENKMALKULTUS. SEIN WESEN UND SEINE ENTSTEHUNG, WIEN-LEIPZIG 1903, TRADUZIONE ITALIANA IL CULTO MODERNO DIE MONUMENTI. IL SUO CARATTERE E I SUOI INIZI, A CURA DI S. SCARROCCHIA, BOLOGNA, NUOVA ALFA EDITORIALE, 1985 - GIOVANNONI, RESTAURO DEI MONUMENTI, ALLA VOCE RESTAURO IN ENCICLOPEDIA ITALIANA DI SCIENZE LETTERE E ARTI, ROMA, ISTITUTO DELLA ENCICLOPEDIA ITALIANA FONDATO DA G. TRECCANI, 1936, VOL. XXIX, PP. 127-130 - PANE, IL RESTAURO DEI MONUMENTI E LA CHIESA DI S. CHIARA A NAPOLI, IN “ARETUSA”, 1944, 1, ORA IN R. PANE, ATTUALITÀ E DIALETTICA DEL RESTAURO, ANTOLOGIA A CURA DI M. CIVITA, CHIETI, SOLFANELLI, 1987, PP. 23-37 - BONELLI, IL RESTAURO ARCHITETTONICO, ALLA VOCE RESTAURO, IN ENCICLOPEDIA UNIVERSALE DELL’ARTE, VOL. XI, COL. 322 E SS., MA COLL. 344-351, VENEZIA-ROMA 1963 - BRANDI, TEORIA DEL RESTAURO, ROMA, EDIZIONI DI STORIA E LETTERATURA, 1963 (II ED. TORINO, EINAUDI, 1977), IN PART. PP. 3-61, 77-80, 133-154 SAGGI SULLA STORIA DEL RESTAURO: - S. CASIELLO (A CURA DI), LA CULTURA DEL RESTAURO. TEORIE E FONDATORI, VENEZIA, MARSILIO, 1996 - S. CASIELLO (A CURA DI), VERSO UNA STORIA DEL RESTAURO. DALL’ETÀ CLASSICA AL PRIMO OTTOCENTO, FIRENZE, ALINEA, 2008 PER IL DEGRADO E LE TECNICHE DI INTERVENTO: - NORMA UNI 11182 2006, MATERIALI LAPIDEI NATURALI E ARTIFICIALI. DESCRIZIONE DELLA FORMA DI ALTERAZIONE. TERMINI E DEFINIZIONI. - NORME SULLA RIDUZIONE DEL RISCHIO SISMICO PER L’EDILIZIA ESISTENTE E NORME SPECIALI SUL PATRIMONIO CULTURALE - B. PAOLO TORSELLO, P. MUSSO: "TECNICHE DI RESTAURO", TORINO, UTET, 2003; - A. DEFEZ, IL CONSOLIDAMENTO DEGLI EDIFICI, LIGUORI, NAPOLI 1990. -R. PICONE, CONSERVAZIONE E ACCESSIBILITÀ. IL SUPERAMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE NEGLI EDIFICI E NEI SITI STORICI, ARTE TIPOGRAFICA, NAPOLI 2004 |
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