Criteri per l'assegnazione e la compilazione della tesi di laurea

ERMINIO FONZO Criteri per l'assegnazione e la compilazione della tesi di laurea

SCELTA DELL'ARGOMENTO E COMPILAZIONE DELLA TESI

Una tesi in storia prevede analizzare una vicenda o un fenomeno, concordato tra lo studente e il relatore, sulla base di una fonte primaria. In genere si usano giornali consultabili online, ma, a seconda dell’argomento, possono essere utilizzati anche documenti di altro genere.

Conviene scegliere argomenti non troppo vasti, né troppo recenti, altrimenti l’elevato numero di fonti disponibile renderà il lavoro molto gravoso e lungo.

Inoltre, è preferibile scegliere un argomento che riguarda la storia italiana, perché in tal modo si consultano fonti italiane, ma non è escluso lavorare su fenomeni di altri Paesi e analizzare come sono stati raccontati dalla stampa italiana e quali riflessi hanno avuto in Italia. Nel caso in cui lo studente sia in grado di leggere e reperire fonti in un’altra lingua, è possibile scegliere argomenti relativi ad altri Paesi.

La ricerca non può essere basata solo su fonti secondarie (cioè solo su libri e siti internet).

DATA DI LAUREA

Il relatore non può garantire, al momento in cui si concorda l’argomento e si avvia il lavoro, che lo studente potrà laurearsi in una determinata seduta: prima si prepara la tesi e poi si stabilisce quando laurearsi. Non si possono accettare tesi «a scadenza», cioè stabilendo prima la data di laurea.

Dopo l’assegnazione dell’argomento, gli studenti sono tenuti a registrare sul Sistema informatico di Ateneo (ESSE3) i metadati della tesi (nome e cognome, titolo della tesi, nome del relatore, ecc.) Il lavoro di ricerca deve iniziare subito dopo che si è concordato l’argomento.

FONTI DELLA TESI

In una tesi in storia è importante utilizzare correttamente le fonti. I laureandi sono perciò tenuti a presentare al relatore i documenti che hanno rinvenuto (in particolare i giornali) e a discutere con lui del loro utilizzo. Non conviene iniziare la redazione della tesi prima di aver discusso dei documenti.

Inoltre, nella stesura del lavoro tutte le fonti devono essere citate come note a piè pagina.

CORREZIONI

Le parti della tesi man mano redatte possono essere consegnate in formato cartaceo nel giorno di ricevimento e ritirate, con le correzioni opportune, in un incontro successivo. È possibile anche inviare i testi via e-mail, ma è preferibile la consegna a mano,

Le tesi non possono essere corrette per e-mail o con altri mezzi di comunicazione a distanza, perché è necessario discutere di persona delle modifiche e del prosieguo del lavoro.

AUTORIZZAZIONE DELLA DOMANDA DI LAUREA

La domanda di laurea, in base alla normativa dell’Ateneo, deve essere presentata un mese prima della seduta. Pertanto, è necessario consegnare l’elaborato finale con sufficiente anticipo rispetto a tale scadenza (non meno di una settimana), in modo da lasciare al relatore il tempo per leggerlo ed effettuare le opportune verifiche.

N.B. In nessun caso si possono autorizzare domande di laurea senza che sia stato consegnato il lavoro e che si stato lasciato al relatore il tempo necessario per valutarlo.

ERRORI DA NON COMMETTERE

La tesi deve essere redatta esclusivamente dal laureando. Nel caso che brani della tesi risultino copiati da internet, da libri o da qualsiasi altra fonte (con l’eccezione, naturalmente, delle citazioni testuali tra virgolette), verrà meno il rapporto di fiducia tra lo studente e il relatore e non sarà possibile proseguire il lavoro: lo studente dovrà rivolgersi a un altro relatore.

Lo stesso accadrà nel caso in cui tesi o parti di tesi risultino redatti dall’intelligenza artificiale generativa (Chat GPT e simili programmi). Si segnala, in proposito, che tutti i testi saranno esaminati con software che individuano se il lavoro è stato realizzato da esseri umani o da sistemi di intelligenza artificiale.



COME CITARE LE FONTI

In una tesi di storia è di fondamentale importanza citare con precisione le fonti (libri, giornali, siti internet, videoclip e documentari, interviste, ecc.) di ogni notizia come note a piè pagina. Il relatore non potrà correggere tesi o capitoli di tesi che non citano correttamente tutte le fonti.

LIBRI

Nome e cognome dell’autore, titolo in corsivo, editore, luogo di edizione, anno e pagine dalle quali è tratta la notizia citata.

Esempio: Gabriele Turi, Il mecenate, il filosofo, il gesuita. L’Enciclopedia italiana specchio della nazione, Il Mulino, Bologna, 2002, pp. 11-29.

Quando si cita per la seconda volta un libro già citato in precedenza:

Cognome dell’autore, titolo (senza sottotitolo), cit., pp.

Esempio: Turi, Il mecenate, il filosofo, il gesuita, cit., pp. 10-20 .

Se il libro è citato in due o più note consecutive, si usi Ivi e il numero di pagine.

Esempio: Ivi, pp. 10-15.

N.B. Quando si cita un libro, indicare le pagine è imprescindibile.

GIORNALI

Autore, titolo dell’articolo in corsivo, testata, data, pagina.

Esempio: Luca Ferrua, Alpitour nei Quarti di Coppa, “La Stampa”, 4 novembre 1994, p. 3.

Per i giornali, il numero di pagina è consigliato, ma non obbligatorio.

SITI INTERNET (anche se si tratta di videoclip)

Autore (se è indicato), titolo, data (se è indicata), url completo.

Esempio: Redazione Sport Ciclismo, Le Iene: Come è morto veramente Marco Pantani? 4 ottobre 2018, https://cyclingpro.net/spaziociclismo/worldtour/le-iene-come-e-morto-veramente-marco-pantani-dubbi-per-una-pallina-di-cocaina-e-altre-incongruenze/



ALTRI CONSIGLI

Nella tesi è opportuno servirsi sempre dello stesso tempo verbale: o si scrive tutto al passato o tutto al presente.

Vanno evitate forme come “La nazionale italiana si qualificò ai Campionati del mondo del 1938. La spedizione azzurra parte da Roma”. Si usi, a scelta, il presente: “La nazionale italiana si qualifica ai Campionati del mondo del 1938. La spedizione azzurra parte da Roma”, oppure il passato: “La nazionale italiana si qualificò ai Campionati del mondo del 1938. La spedizione azzurra partì da Roma”.

La tesi, oltre al testo, deve contenere un indice, un’introduzione (che, in genere, si usa anche come abstract) e una bibliografia. Non sono necessarie le conclusioni.

L’introduzione, in genere, riassume il contenuto e la struttura della tesi, le fonti utilizzate e, eventualmente, le motivazioni che hanno spinto lo studente a scegliere l’argomento.

La bibliografia deve elencare, in ordine alfabetico in base al cognome dell’autore, i libri consultati. Devono essere elencati a parte i giornali (solo le testate, non i singoli articoli) e i siti web. Pertanto, è opportuno dividere la bibliografia in tre parti: libri, giornali, siti.

Indice, introduzione e bibliografia possono essere redatti al termine del lavoro, anche dopo che il relatore ha autorizzato la domanda di laurea: se la tesi è stata giudicata positivamente, l’assenza di indice, introduzione e bibliografia a un mese dalla seduta non pregiudica la possibilità di laurearsi.

Si ricorda che entro dieci giorni dalla data di inizio della seduta di laurea è necessario caricare sul sistema ESSE3 la tesi e l’abstract, in due file PDF separati.

Il testo dell’abstract può essere costituito dall’introduzione. Il file deve però contenere anche il frontespizio (identico a quello della tesi, con l’aggiunta della dicitura “abstract” sotto al titolo); il testo non deve essere introdotto dal titolo “introduzione”, né deve contenere note a piè di pagina.

Si ricorda anche che è necessario stampare due copie della tesi (una per il relatore e una per lo studente). La copia del relatore deve essere consegnata in uno dei ricevimenti precedenti la seduta di laurea.


IMPAGINAZIONE

Carattere Times New Roman, corpo 12 per il testo (compresa la bibliografia); corpo 10 per le note e le citazioni in inciso. È possibile usare un carattere diverso, purché sia lo stesso per tutta la tesi.

Interlinea 1,5.

Usare il grassetto per i titoli dei capitoli e dei paragrafi.

Il testo deve essere giustificato (non allineato a sinistra).

Margini 2,5cm per ogni lato.


PRINCIPALI ARCHIVI DI QUOTIDIANI DISPONIBILI ONLINE

Con motore di ricerca:

La Stampa (1869-2006)

http://www.archiviolastampa.it

Corriere della Sera (1876-2020)

http://archivio.corriere.it (richiede la registrazione e il pagamento di 99 centesimi. Dopo aver scaricato quello serve, si può annullare l’abbonamento).

L’Unità (1946-2014)

https://archivio.unita.news/

La Repubblica (1986-2020) (cliccare su “Ricerca avanzata” per poter selezionare le date)

https://ricerca.repubblica.it

Giornali sportivi vari (tra i quali il quotidiano “Il Littoriale”, 1929-1943)

http://dlib.coninet.it

Senza motore di ricerca

Avanti! (1893-1993)

https://avanti.senato.it

Il Popolo (1944-1996)

http://digital.sturzo.it/periodici/Il%20Popolo

Il Popolo d’Italia (1914-1943)

http://digiteca.bsmc.it/?l=periodici&t=Popolo%20d%60Italia%28Il%29

Il Giornale d’Italia (1901-1944)

http://digitale.bnc.roma.sbn.it/tecadigitale/emeroteca/classic/CFI0375227

Il Messaggero (1881-1944)

http://digitale.bnc.roma.sbn.it/tecadigitale/emeroteca/classic/BVE0664750

L’Idea nazionale (1911-1925)

http://digitale.bnc.roma.sbn.it/tecadigitale/emeroteca/classic/TO00185815

Cinegiornali

Istituto Luce

www.archivioluce.com