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SPECULAZIONE FINANZIARIA E DISTRIBUZIONE, GLOBALE E LOCALE, DELLA RICCHEZZA: IL PARADOSSO DELLA "MANCANZA DI CIBO" NELL'ERA DELLA FINANZA.

Condividendo l'affermazione di Amarty Sen che "non è il cibo che manca ma il denaro per acquistarlo" si intende svolgere, in una prima fase, qualche considerazione sui processi di finanziarizzazione che hanno variamente trasformato il sistema economico mondiale del giorno d'oggi e sulle strategie di gestione delle imprese, comprese quelle agroalimentari (Boschma and Frenken, 2006; Martin, 2010). Pertanto, particolare attenzione sarà data alla finanziarizzazione delle soft commodity, la cui attuale configurazione ha avuto origine con l'utilizzazione dell'hedging, ossia il trasferimento del rischio correlato ai tradizionali contratti di scambio (ad un determinato prezzo e ad una determinata data) a terzi attraverso specifici strumenti finanziari, noti come derivati.In effetti, il mercato dei derivati agricoli ha registrato, negli ultimi anni, una grande espansione e una conseguente forte variabilità dei prezzi dei prodotti alimentari. Ma i derivati, per i loro costi e la loro complessità finanziaria, non sono accessibili ai piccoli produttori e non rispondono all'originaria funzione di assicurarli contro la volatilità dei prezzi. In tale scenario, si tenterà di indagare, in una seconda fase, sull'impossibilità di ricorso al credito per le microimprese agricole e sulla mancanza di cibo per le fasce di popolazione più povera utilizzando il concetto di "esclusione finanziaria", ossia l'esclusione dai servizi erogati dagli intermediari finanziari, segnatamente dalle banche (Leyshon and Thrift, 1995).