ROSALIA SANTULLI | Progetti

E-LEADERSHIP E COMPETENZE DIGITALI

Le nuove tecnologie stanno trasformando il modo di operare di aziende private ed enti pubblici, offrendo una concreta opportunità di intercettare in maniera più efficace il consumatore/cittadino digitale, conseguire maggiore efficienza interna e, dunque, migliorare le proprie performance globali. Idonee competenze di e-leadership, o e-business, oltre a favorire l’utilizzazione avanzata di tecnologie digitali, incoraggiano l’innovazione negli specifici settori di mercato in cui si opera. Infatti, le competenze digitali appaiono pienamente complementari con le soft skills, considerate necessarie a chi gestisce progetti e coordina gruppi di lavoro. In sintesi, si tratta di competenze indispensabili sia nel settore privato che nel settore pubblico, entrambi in profonda trasformazione. L’e-leader deve essere in grado di sfruttare le tecnologie digitali per definire e concretizzare progetti di innovazione digitale e la sua professionalità rappresenta il risultato di un’integrazione continua di competenze apprese nei percorsi formativi o acquisite durante il proprio percorso lavorativo. Muovendo da tali premesse, la ricerca che si ha in animo di condurre sarà articolata in due diversi momenti. Il primo volto alla disamina della letteratura, sarà di tipo “desk”, con l’obiettivo di approfondire sia il ruolo nodale che la digitalizzazione può assumere nel percorso di sviluppo socio-economico, sia di valutare la sua portata quale realtà trasversale al mondo delle organizzazioni economiche. Da qui, un’analisi delle correlazioni tra tecnologie e competenze digitali, distinguendo tra Leadership Strategica (riconducibile alla capacità di guidare staff interdisciplinari e influenzare le parti interessate al di là delle barriere funzionali, geografiche, culturali, etc), Senso degli Affari (quale capacità di innovare modelli di business e operativi, creando e distribuendo valore alle organizzazioni) e Senso Digitale (ovvero quella propensione all’immaginazione e alla guida, in grado di orientare il cambiamento, facendo leva sulla tecnologia e sull’innovazione digitale). Nella seconda fase, invece, attraverso un’indagine empirica condotta sul territorio nazionale, la ricerca sarà tesa ad esplorare e misurare alcune fasi del processo di formazione e valorizzazione del capitale umano, alla luce della consapevolezza della sua centralità nell’economia della conoscenza. Tale momento del progetto, avrà l’obiettivo deliberato di sottolineare l’importanza del potenziamento del capitale umano e del trasferimento di competenze anche attraverso consolidate tecniche di benchmarking con altre realtà europee.