MARIO DI SERIO | Progetti
MARIO DI SERIO Progetti
ATTORI E PROCESSI PER L'INNOVAZIONE SOCIALE: IMPRESE SOCIALI, BENEFIT CORPORATIONS, RETI
L'obiettivo è di decodificare ruoli della pluralità delle organizzazioni del Terzo Settore (TS) – con finalità mutualistiche e/o solidaristiche e governance democratica - e delle loro interazioni territoriali e interistituzionali nel far emergere, comunicare e diffondere innovazioni sociali. Il focus è duplice: ricostruzione disegno normativo e di policy in Ue e in Italia; tassonomia di filoni teorici – “social economy”, social economics” e “social innovation”- e loro sovrapposizioni usando le lenti teoriche della economia istituzionali e delle capability. Analisi di casi territoriali differenti, dato il peso di fattori di contesto che formano motivazioni e valori dei produttori e dei beneficiari e data la genesi ed evoluzione “practice-led field” delle innovazioni sociali. In primo luogo, con riferimento al peso crescente della componente produttiva del settore (in UE-28 10% del PIL e 6% dell'occupazione totale, 2015), si ricostruisce il quadro di policy relativo alle priorità suggerite ai Paesi nella programmazione dei FS 2014-20 a favore delle imprese sociali, alle iniziative che favoriscono scambi di figure manageriali e start-up innovative sociali (Erasmus for Young Entrapreneurs; Easi), alle iniziative per promuovere il mercato sociale (Social Bussiness Initiative, 2011; Social Initiative Competition), per sostenere networking e scaling up di innovazioni sociali a livello locale e la diffusione di informazioni (Transit; Social Initiative Drive). Con riferimento sia alla massiccia crescita del numero di organizzazioni TS (+ 28% ) e dell’occupazione retribuita ( +60% ) (Istat 2001 e 2011) e alle caratteristiche dimensionali (prevalentemente medio-piccole) in Italia, sia al quadro di riforma del welfare decentrato avviato dalla L. 328/00 e delle relative normative regionali in base alla regola della sussidiarietà, e delle norme che disciplinano le forme organizzative di TS( L.381 /91 su coop sociali, L. 155/06 su impresa sociale), si analizza le innovazioni introdotte dalla recente riforma del Terzo settore (marzo 2016) con focus su imprese sociali e la recente normativa sulle benefit corporation e B-corp (Legge di Stabilità, 2016 art 376-382) introdotta sulla scia delle esperienze in Uk e Usa. (i) Rilevano le questioni sull’allargamento dei settori di attività - a fronte della diversificazione dei bisogni sotto la spinta di cambiamenti socio-demografici, e di advocay sulle aspirazioni e di evoluzione della diseguaglianza generata da “intersezioni”, a là Hill Collins, tra posizioni diseguali occupate da beneficiari del TS –; l’allentamento del vincola alla non distribuzione degli utili e l’indivisibilità del patrimonio; il nesso tra cogenza di finalità pro-sociali ex ante, monitoraggio e valutazione d’impatto sociale ex-post. (ii) Nel confronto tra imprese sociali e benefit corporation rilevano le questioni tra convergenza versus ibridazione di modelli organizzativi , se l’obbiettivo comune è la produzione di beni e servizi, capability e relazioni per lo “sviluppo inclusivo”: diversificazione dell’offerta e inclusione di stakeholder dal lato della domanda. In secondo luogo si fornisce una tassonomia su filoni di letteratura più o meno “eterodossi”, che a partire dagli anni ’80 analizzano: (i) il ruolo di valori e norme a cui sono associati bisogni ed aspirazioni di soggetti reali, reciprocanti, relazionali e/o conflittuali (social economics) che origina dalla contrapposizione tra scuola francese e cattolica e scuola inglese e liberale ; (ii) la demografia delle istituzioni intermedie nello spazio tra Stato e mercato e la nascita recente di organizzazioni e relazioni nuove, anche con riferimento a capacità di resilienza e adattamento in contesti di crisi (social economy); (iii) le forme in innovazione sociale, distinte da quelle tecnologiche, e le specificità delle innovazioni sociali per organizzazioni di TS.
Struttura | Dipartimento di Scienze Aziendali - Management & Innovation Systems/DISA-MIS | |
Responsabile | GAROFALO Maria Rosaria | |
Tipo di finanziamento | Fondi dell'ateneo | |
Finanziatori | Università degli Studi di SALERNO | |
Importo | 2.732,00 euro | |
Periodo | 29 Luglio 2016 - 20 Settembre 2018 | |
Proroga | 20 settembre 2019 | |
Gruppo di Ricerca | GAROFALO Maria Rosaria (Coordinatore Progetto) AMENDOLA Adalgiso (Ricercatore) BRUNI Maria Irene (Ricercatore) COPPOLA Gianluigi (Ricercatore) DI SERIO MARIO (Ricercatore) MALANDRINO Ornella (Ricercatore) MICCOLI Maria Carmela (Ricercatore) SUPINO Stefania (Ricercatore) |