The Dark Side of Law

Valentina RIPA The Dark Side of Law

The Dark Side of Law

When discrimination, exclusion and oppression are by law


La proposta di ricerca di The Dark Side of the Law mira a (i) analizzare e comparare le diverse forme di discriminazione (per gender, status, cultura, cittadinanza, ecc.) che sono realizzate dal diritto stesso; e a (ii) delineare forme di resistenza a queste tendenze del diritto, in un’ottica di rilegittimazione dei regimi costituzionali democratici contemporanei, la cui tenuta è messa a repentaglio da diversi fattori, quali il dilagare dei movimenti populisti anti-sistema, la radicalizzazione delle narrazioni politiche e il diffuso disinteresse di fasce sempre più ampie della cittadinanza per la vita politica.

Più in particolare la ricerca si sviluppa lungo due assi:

(1) Prospettiva teorico-concettuale. La prima linea di ricerca è dedicata a indagare e rimodellare alcune impostazioni concettuali di base della riflessione contemporanea in ambito giuridico sul rapporto tra legge, potere e oppressione, nell’assunto che l’apparato concettuale condiviso e impiegato influenzi in modo profondo la comprensione dei problemi sistemici da parte dei cittadini e degli operatori giuridici, nonché la loro capacità di reazione. In questo ambito gli obiettivi sono: (A) indagine sul concetto di “autorità legittima”, in particolare sulla compatibilità tra accettazione generale dell’autorità e resistenza specifica a certi ordini; (B) indagine sul concetto di “sovranità”, in particolare sulla crisi della sovranità dovuta alla crescente interconnessione globale; (C) indagine sul rapporto tra diritto, giustizia e forza, in particolare sulla psicologia dell’obbedienza all’autorità, nell’ottica di una relativizzazione del ruolo della forza nel rendere effettive le autorità; (D) indagine sul diritto come forma di potere non-autoritativa (Che sia appiattito sulla forza oppure identificato con la giustizia, secondo la rappresentazione tradizionale il diritto opera attraverso regole. Obiettivo della ricerca è contribuire a scardinare questo assunto, analizzando altri modi, più impliciti, in cui il diritto influenza le scelte delle persone); (E) indagine sul lato oscuro dei diritti fondamentali, visti come valori che, al di là delle lodevoli intenzioni, possono condurre a ulteriori forme di esclusione e oppressione.

(2) Analisi dell'impatto del diritto e delle pratiche istituzionali. La seconda linea di ricerca mira a esplorare gli effetti discriminatori prodotti – non necessariamente in modo intenzionale – dal funzionamento stesso delle categorie, delle pratiche e delle istituzioni giuridiche. L’obiettivo della ricerca attiene all’analisi delle varie forme di esclusione operate dal diritto prestando attenzione ai meccanismi socio-psicologici che le rendono possibili, e proponendo dei rimedi per neutralizzare questi effetti perversi. In particolare gli obiettivi rilevanti sono: (F) panoramica sugli effetti escludenti e stigmatizzanti del diritto, considerando il caso delle leggi raziali italiane, della categoria della “pericolosità sociale” in ambito psichiatrico, del trattamento delle persone affette da disabilità; (G) analisi delle forme di esclusione attraverso la costruzione degli spazi, con un particolare riferimento all’attività dei diversi centri di accoglienza nell’ambito delle politiche migratorie; (H) analisi del problema della “cieca obbedienza” nell’ambito burocratico, con particolare attenzione al caso delle forze militari e di polizia, e conseguente elaborazione di lineamenti per una teoria dell’obbedienza responsabile.

The Dark Side of the Law si ripropone anche di contribuire allo sviluppo di metodologie di lavoro alternative ai metodi classici della ricerca accademica, come l'approccio dei Critical Legal Studies, il Legal Storytelling e l’approccio delle cliniche legali. Secondo il primo l'impatto effettivo del diritto nella vita sociale non può essere giudicato dalla prospettiva del quadro giuridico astratto, ma dovrebbe essere misurato tenendo conto dei molteplici meccanismi con cui le norme giuridiche vengono aggirate, le loro interpretazioni e applicazioni negoziate, e di come spesso le norme producano effetti non voluti. Il Legal Storytelling per contro ruota attorno all'idea che l'avvocato, il giudice, il professore di diritto siano in un certo senso narratori, nella misura in cui cristallizzano o trasformano l'immaginario collettivo. Il progetto mira in questo senso a esplorare i contributi che possono provenire in ambito giuridico dall’arte, dagli studi psicologici sulla memoria, e da quelli sociologici sui media. Infine, la metodologia delle cliniche legali, secondo una concezione ristretta e sostantiva delle medesime, rimanda a uno approccio pratico, anti-formalistico e non neutrale della ricerca scientifica.

Team

foto di MANCUSO Francesco

MANCUSO Francesco

Responsabile Scientifico

Dipartimento di Scienze Giuridiche (Scuola di Giurisprudenza)
foto di GIORDANO Valeria

GIORDANO Valeria

Responsabile

Dipartimento di Scienze Giuridiche (Scuola di Giurisprudenza)
foto di D'ANGELO Giuseppe

D'ANGELO Giuseppe

Responsabile

Dipartimento di Scienze Giuridiche (Scuola di Giurisprudenza)
foto di SESSA Antonino

SESSA Antonino

Responsabile

Dipartimento di Scienze Giuridiche (Scuola di Giurisprudenza)
foto di SCHIAFFO Francesco

SCHIAFFO Francesco

Responsabile

Dipartimento di Scienze Giuridiche (Scuola di Giurisprudenza)
foto di RIPA Valentina

RIPA Valentina

Responsabile

Dipartimento di Scienze Giuridiche (Scuola di Giurisprudenza)
foto di NIGRO CARMELO

NIGRO CARMELO

Responsabile

Dipartimento di Scienze Giuridiche (Scuola di Giurisprudenza)
DISTRETTO3 (DIPSCIENZEGIUR)

Area di ricerca

Area storico-filosofico-giuridica

Durata

27 gennaio 2020- 27 gennaio 2024

Finanziamento

MIUR, 118.213 euro

Strutture

Laboratorio Hans Kelsen