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TERRORISMO INTERNAZIONALE E TUTELA DEI DIRITTI UMANI. ELEMENTI DI DIRITTO INTERNO, EUROPEO ED INTERNAZIONALE

I profili maggiormente originali e innovativi del progetto riguardano le problematiche della limitazione del diritto al giusto processo, della libertà personale e del diritto alla privacy di presunti terroristi. La limitazione delle tutele giurisdizionali di questi ultimi risulta evidente dallo studio della tematica delle sanzioni mirate adottate dall’ONU e dall’Unione Europea, in relazione alle quali va rilevato un apprezzabile approccio inaugurato dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea (nei casi Kadi del 2008 e Hassan e Ayadi del 2009), confermato dal Tribunale generale UE (nei casi nei casi Othman del 2009 e Kadi del 2010) e dalle corti nazionali di alcuni Stati europei, inteso ad assicurare un nucleo irrinunciabile dei diritti delle persone soggette al regime sanzionatorio suddetto. A tale fine il progetto di ricerca si pone l’obiettivo di esaminare la prassi giurisdizionale dei tribunali nazionali ed internazionali relativa al terrorismo internazionale, al fine di coglierne gli orientamenti evolutivi, e di individuare pertinenti soluzioni giuridiche ai problemi sollevati dal fenomeno in esame. Un altro profilo, caratterizzato da importanti elementi di novità, concerne l’esame del fenomeno delle extraordinary renditions (ovvero, i rapimenti di presunti terroristi da parte di agenti CIA in territorio europeo, realizzati, secondo le indagini condotte dal Consiglio d'Europa, con la cooperazione dei servizi segreti degli Stati in cui questi arresti si verificano e in violazione delle libertà fondamentali degli individui), al fine di individuare parametri giuridici idonei, volti alla tutela dei diritti umani, che siano in grado di delimitare le operazioni antiterrorismo poste in essere dai servizi di sicurezza nazionali e stranieri. Un altro profilo di particolare attualità attiene al rapporto tra terrorismo e privacy, e consiste nel chiedersi come la tutela della privacy e dei dati personali possa essere assicurata -a livello nazionale, europeo ed internazionale- in un mondo globalizzato contraddistinto dalla imperiosa esigenza di contrastare il terrorismo internazionale. Inoltre, un ulteriore aspetto di particolare interesse concerne l’analisi della eventualità che il terrorismo, escluso allo stato attuale dalla giurisdizione della Corte Penale Internazionale, possa rientrare nella definizione di uno degli altri crimini rientranti nella giurisdizione della Corte stessa, in particolare i crimini contro l’umanità e i crimini di guerra previsti dagli articoli 7 e 8 dello Statuto in esame. Ciò sulla base della considerazione che suddetto tribunale sia in grado di assicurare la tutela dei diritti umani e, al tempo stesso, la punizione delle persone sospettate di appartenere ad organizzazioni terroristiche.Quanto esposto dimostra l’originalità, l’autenticità e l’attualità dei temi che si intende trattare nell'ambito del progetto presentato. Per quanto attiene al profilo metodologico ed organizzativo, l’attività di ricerca sarà strutturata in tre fasi principali. La prima fase consisterà nell’aggiornamento dei vari orientamenti dottrinali concernenti i temi oggetto della ricerca, nella selezione delle pronunce più significative adottate dagli organi giudiziari interni ed internazionali, e nel reperimento delle normative nazionali antiterrorismo. La seconda fase sarà dedicata all’esame del materiale raccolto al fine di identificare le possibili evoluzioni e le prospettive della lotta al terrorismo internazionale. Attraverso uno studio accurato della prassi normativa e giurisdizionale, interna ed internazionale, il gruppo di ricerca tenterà di prospettare soluzioni giuridiche, intese a garantire il contemperamento tra la lotta al terrorismo e la protezione dei diritti fondamentali. L’ultima fase della ricerca sarà dedicata alla pubblicazione dei risultati scientifici ottenuti.