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"SEXUAL ANARCHY": FIGURE DELLA SESSUALITÀ NELLA CULTURA INGLESE FIN DE SIÀ¨CLE
Il progetto di ricerca, di cui si propone la continuazione, intende indagare i modi attraverso cui la sessualità si è imposta come una questione centrale della cultura fin de siècle, affermandosi come uno dei fattori determinanti di quel processo di rinnovamento che segnerà il passaggio alla stagione delle avanguardie. L’espressione “sexual anarchy”, coniata da George Gissing, pone l’accento su una fenomeno complesso, che da un lato coinvolge la sfera delle pratiche sociali e dei comportamenti individuali, dall’altro si traduce nell’elaborazione di nuovi saperi (sessuologia), ma soprattutto nella proliferazione di nuove figure dell’immaginario, letterario e non solo. Così, nella figura della "new woman" e dell'esteta decadente, nel loro duplice carattere di soggetti sociali e di costrutti culturali, così come nell'icona della "femme fatale" e nella fisionomia del vampiro, proiezione di ansie e desideri repressi, è possibile rintracciare il sintomo di una problematizzazione della sessualità e delle sue manifestazioni, a partire dalla nozione stessa di genere sessuale. All’alba del nuovo secolo tale problematizzazione continuerà ad essere al centro del dibattito pubblico inglese, costituendo, ad esempio, il punto di partenza della iniziativa politica di movimenti come quelli per il suffragio femminile, o dando luogo a esperienze e teorizzazioni fortemente innovative, seppur sorte e sviluppate nel contesto di élite intellettuali e circoli ristretti (si pensi al circolo di Bloomsbury). Sulla base di queste premesse, nell’ultimo anno sono stati individuati alcuni fondamentali filoni di ricerca che verranno ulteriormente sviluppati nei prossimi mesi. Un primo ambito di indagine intende approfondire il nesso che nella cultura fin de siécle connette radicalismo politico, riflessione sulla sessualità e sperimentazione di nuovi codici espressivi. Il legame fra radicalismo politico e riflessione sulla sessualità, in particolare, si rivela un aspetto decisivo nella teorizzazione di figure come quella di Havelock Ellis, fra i padri della sessuologia, o Edward Carpenter, omosessuale e pensatore visionario, per i quali l’adesione agli ideali socialisti si coniuga con la necessità di ripensare le identità sessuali (Livesey, 2007). Rappresentati come radicalmente alternativi nella pubblicistica dell’epoca, l’esteta decadente e la “new woman” rivelano una sostanziale prossimità (Dowling, 1979; Ledger, 2007; Schaffer, 2000) e dimostrano quanto cruciale fosse nella cultura di fine secolo il legame fra sperimentazione letteraria e rifiuto delle tradizionali definizioni di genere. Tale tendenza troverà poi un approdo in alcune esperienze delle avanguardie di primo novecento (si pensi alla ricerca di H.D. o di V. Woolf, per citare solo alcuni esempi). L’esplorazione di questo filone di ricerca, affidata alla responsabile del progetto, è iniziata con lo studio della cosiddetta ‘new woman fiction”, e in particolare della figura di George Egerton, di cui Marina Lops sta curando l’edizione italiana di una selezione di racconti, e si è rivelata particolarmente fruttuosa, soprattutto per quanto concerne i rapporti che connettono la “new woman fiction” agli esperimenti delle scrittrici moderniste e in tale direzione si intende proseguire l’indagine. Un secondo, distinto ambito di ricerca, affidato alla cura di Paolo Pepe, riguarda le figurazioni della sessualità mostruosa nella cultura letteraria e visuale del periodo, dalla Salomé di Wilde-Beardsley al Dracula di Stoker. Muovendo dai seminali studi Mario Praz e Bram Dijkstra e avvalendosi di una prospettiva interpretativa di taglio prevalentemente psicoanalitico, Paolo Pepe ha inteso affrontare la ricostruzione di una di genealogia di quell’immaginario, che, a partire dal romanticismo, attraverso l’esperienza dei pre-raffaelliti, e fino alla stagione estetico-decadente, è andato costruendosi intorno al "corpo gotico" (Hurley,"The Gothic Body", 2004).
Department | Dipartimento di Studi Umanistici/DIPSUM | |
Principal Investigator | LOPS Marina | |
Funding | University funds | |
Funders | Università degli Studi di SALERNO | |
Cost | 1.000,00 euro | |
Project duration | 11 December 2013 - 11 December 2015 | |
Research Team | LOPS Marina (Project Coordinator) |